(NPG 1990-07-32)
Pace
Verificando l'esperienza personale, sono sorte alcune perplessità: come conciliare l'interiorità e l'impegno socio-politico? Come evitare di ridurre l'interiorità a intimismo?
Si sono evidenziati alcuni atteggiamenti per delineare che cosa significhi fare esperienza di interiorità:
- capacità di rifondare la propria vita, le proprie scelte in una prospettiva di fede e di verità nei confronti di se stessi e degli altri;
- capacità di sentire la nostra storia inserita nella grande Storia;
- capacità di unificare la propria vita attorno a convinzioni forti (quasi rocce interiori a cui aggrapparsi per leggere la realtà);
- capacità di fare dell'interiorità il luogo del discernimento. Un discernimento
che esige la sapienza del cuore, la lettura dei piccoli o grandi segni che Dio offre nel quotidiano.
Circa i modi, gli spazi e le condizioni per vivere oggi l'interiorità si è sottolineato l'esigenza dell'educazione alla preghiera, la riscoperta e il valore della direzione spirituale e del sacramento della riconciliazione.
I tre doni da offrire agli amici:
- ritrovare spazi di interiorità nel quotidiano;
- avere un confronto quotidiano con la Parola di Dio;
- riscoprire la direzione spirituale.
Solidarietà
L'interiorità è un cammino che si svolge a tappe:
- accettazione di sé;
- fiducia in se stessi e negli altri;
- capacità di far tacere gli idoli, silenzio/empatia;
- riconoscersi come dono di amore;
- tendere all'amore, riconoscendo con pazienza di avere ancora un'esperienza incompleta dell'amore.
L'interiorità è allora:
- esperienza dinamica di relazione con Dio nella storia;
- cammino di amore, di crescita e maturazione, che porta a integrare nel quotidiano azione e contemplazione, che contribuisce a far prendere coscienza di sé, del tu, di Dio nell'ambito della comunità civile ed ecclesiale.
L'interiorità può essere vissuta:
- compromettendosi nel sociale e nel politico;
- realizzando uno stile di vita essenziale e gioioso;
- educando al senso critico;
- approfondendo la cultura e la conoscenza biblica.
L'interiorità esige:
- una pedagogia (riscoprire il valore della guida spirituale e dell'amicizia);
- uno stile di vita;
- una continuità nell'impegno.
Ecologia
Alcuni atteggiamenti:
- capacità di liberarsi dalle maschere, che ognuno di noi ha sia nei confronti di se stesso che con gli altri. È una situazione di pace;
- capacità di accettare la ricchezza di umanità, posseduta da ogni persona che incontriamo;
- capacità di mettersi sempre in discussione: nessuno ha la verità in tasca. Bisogna confrontarsi con tutti, con la consapevolezza che tutti insieme costruiamo la storia;
- capacità di essere persone decise, audaci, che rischiano di andare oltre le sicurezze raggiunte. Il progetto di Dio è sempre più grande di quello che ciascuno di noi può fare. Può essere utile confrontarsi con altre esperienze;
- capacità di riflettere, di pensare alla luce della Parola di Dio.
Alcuni modi, spazi, condizioni per vivere l'interiorità:
- darsi motivazioni. Rileggere in profondità le esperienze forti e quotidiane, positive o negative;
- fare esperienze di volontariato e di servizio;
- condivisione reciproca;
- revisione di vita: confronto con la Parola e con una persona di esperienza (guida spirituale, persone profetiche).
Tre cose importanti per gli amici:
- non avere un occhio superficiale: occhi per cogliere i segni e gli stimoli che vengono dal quotidiano;
- puntare su esperienze concrete perché sono queste che ci aiutano a ritrovare le motivazioni del «fare» e «dell'agire»: nell'impegno che si conosce se stessi e si cambia;
- essere convinti che i luoghi del quotidiano (scuola, famiglia, cortile...) e le espressioni giovanili (musica, teatro, sport...) sono gli spazi e le occasioni per far capire l'importanza di vivere in profondità.
Mondialità
Alcuni atteggiamenti:
- imparare a vivere l'interiorità sia come spazio riservato a Dio, sia come spazio per l'impegno politico;
- educarsi a confrontare la parola di Dio con le situazioni quotidiane;
- avere una buona conoscenza di se stessi; essere capaci di fare delle scelte in base ai valori;
- sapersi ritagliare dei momenti di preghiera;
- aiutarsi a distruggere gli idoli, che ostacolano la propria crescita;
- imparare a «perforare» la vita quotidiana, perché sia il luogo dell'incontro con Dio;
- riconoscere, con sincerità, la propria creaturalità;
- avere costanza nell'impegno.
Alcuni spazi, modalità, condizioni per vivere l'interiorità:
- promuovere campiscuola con continuità di incontri anche durante l'anno, per favorire una verifica progressiva degli impegni assunti;
- allenare il gruppo alla lettura della vita del gruppo stesso, alla luce della Parola di Dio e dei fatti, per imparare a leggere dentro la propria vita;
- cercare le modalità più opportune per educare i giovani all'interiorità e alla preghiera;
- organizzare bene la vita spirituale del gruppo e dei singoli: offrire l'esempio di modelli riusciti di interiorità: giovani animatori, religiosi e religiose, comunità;
- valorizzare la guida spirituale;
- valorizzare il dialogo e la condivisione per evitare di cadere in una falsa o presunta interiorità;
- favorire le occasioni per pregare insieme: comunità religiosa e giovani;
- aiutare i giovani a diventare uomini e donne di preghiera, senza aver sempre bisogno di un ambiente che organizzi momenti espliciti.
Tre messaggi per gli amici:
- l'interiorità non è molto distante dal nostro modo di essere;
- le comunità educative devono essere «santuari» di interiorità;
- fare esperienza di sapersi mettere in discussione, all'interno del gruppo.
Giustizia
La relazione sull'interiorità ci ha portati a ribaltare il titolo della relazione:
«Vivere l'impegno politico e sociale da uomini maturi e da credenti, come condizione irrinunciabile per vivere l'interiorità».
Questo ha spostato la discussione su due aspetti urgenti:
- l'impegno socio-politico:
* una politica di base, trasversale;
* stile educativo, come contenuto concreto del «far politica»;
* gestione del potere in stile di animazione;
* attenzione alle esigenze del territorio;
- l'impegno nel proprio ambiente:
* gruppi e associazioni come «partito» della vita, luogo d'incontro, di identità, di comunione carismatica.