Pastorale Giovanile

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    Meditazioni corali su Gesù Cristo



    (NPG 1970-02-76)

    Gli esercizi spirituali sono tempo privilegiato di meditazione e di riflessione. Il gruppo non è contro la meditazione.
    Tutt'altro, quando è ben guidato. È la profondità della meditazione. Per il contributo che ciascuno è capace di dare.
    Queste tre meditazioni possono fornire una traccia, qualificata, di riflessione preghiera corale.
    Per la loro efficacia richiedono un ritmo molto lento di recitazione e largo spazio di silenzio. Anche la scelta dei canti va condotta entro queste direttrici.
    La meditazione personale può essere accompagnata o sostituita da una riflessione di gruppo, in cui ciascuno presenta agli amici le suggestioni e gli entusiasmi che gli sono brillati dentro.

    CRISTO RIVELAZIONE DI DIO E DELL'UOMO

    Canto d'inizio

    SG Carissimi, se vogliamo conoscere Dio, dobbiamo, prima di tutto, aprire il Vangelo ed impegnarci a conoscere Cristo. In Lui, conosceremo Dio. Sentiamo l'esigenza di entrare in comunione con Dio? Non affidiamoci alle sole nostre forze, perché il nostro slancio ricadrebbe su noi stessi. Inseriamoci in Lui. Lui è la via al Padre.
    Cristo è l'uomo, la verità dell'uomo, la salvezza dell'uomo. Più conosceremo Lui, più conosceremo noi stessi. Più vivremo come Lui, più vivremo da uomini. Più saremo uomini. La fame di umanità che è in noi, la potremo realizzare solo in Cristo: Cristo è l'uomo per gli altri e per Dio; l'uomo degli altri e di Dio; l'uomo con gli altri e con Dio.
    Cristo è amore, il Dio amore, l'uomo amore.

    Lettura della Parola di Dio

    L Dal Vangelo secondo Giovanni.
    In principio era il Verbo. E il Verbo era presso Dio. E il Verbo era Dio. Egli era in principio con Dio. Tutte le cose furono fatte per mezzo di Lui. Senza di Lui nulla fu fatto, di ciò che fu fatto. Lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta. La luce vera, che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo. Egli era nel mondo, e il mondo non lo riconobbe. È venuto nella sua casa, e i suoi non l'hanno accolto. A quanti lo hanno ricevuto, ha dato il potere di diventare figli di Dio.
    A quelli che credono in Lui, i quali non da sangue, né da volere della carne, né da volere d'uomo ma da Dio sono nati. E il Verbo si è fatto carne, e ha dimorato fra di noi. Noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria che, come unigenito, ha dal Padre, pieno di grazia e di verità.

    Riflessione personale in silenzio

    Preghiera

    T O Cristo, figlio dell'uomo,
    tu sei la nostra grande speranza
    e la sicurezza della nostra preghiera.
    Tu sei il messia,
    il centro dell'umanità.
    Tu sei colui che dà un senso agli avvenimenti umani.
    Tu sei colui che dà valore alle azioni umane.
    Tu sei colui che dà la gioia e la pienezza
    ai desideri dei cuori. Tu sei il vero uomo,
    il fratello di tutti,
    l'amico insostituibile,
    l'unico degno di fiducia e di amore.
    Tu sei la luce
    per cui il mondo prende proporzioni,
    forma, bellezza ed ombre.
    Tu sei per ciascuno di noi.
    E per noi tutti assieme.
    Ogni stirpe, ogni popolo, ogni nazione
    ti può raggiungere, ti può avere.
    O Gesù, nostra vita,
    senza di te non si può fare nulla,
    senza di te non si può vivere.
    Cristo, tu ci sei necessario.
    Cristo, tu ci riveli il volto del Padre,
    tu ci fai conoscere l'amore dello Spirito.
    Tu sei la nostra certezza
    nel difficile cammino verso la casa del Padre,
    per cui siamo stati creati.

    SG O Dio, per tua scelta soltanto, noi siamo in Cristo Gesù. Egli per opera tua, è diventato per noi, sapienza e giustizia, santificazione e redenzione. Concedi di amarlo come Lui ci ha amato.
    Per Cristo nostro Signore.

    T Amen.

    Canto finale

    CRISTO VIVO OGGI NEI FRATELLI

    Canto d'inizio

    SG Carissimi, non si può separare il Cristo-ieri dal Cristo-oggi. Egli è vivo nei fratelli.
    Non c'è esperienza viva di Cristo senza un'esperienza viva di una chiesa viva: di una comunità di amore che si pone al servizio dei fratelli.
    Povero è chi ha fame e sete, chi è ignorante. Povero è chi ha bisogno di attenzione e di amore. Povero è chi è solo. Chi è ammalato.
    Il grande segno della presenza di Cristo è l'amore fraterno.
    Egli ci dice:

    Lettura della Parola di Dio

    L Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, là sono io in mezzo a loro. Vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri.

    L Dal Vangelo secondo Matteo.
    Quando verrà il Figlio dell'uomo nella sua gloria, dirà a coloro che sono alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi fino dalla fondazione del mondo. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, sono stato forestiero e mi avete accolto, nudo e mi avete rivestito, sono stato malato e mi avete visitato, sono stato in carcere e siete venuti a trovarmi».

    T Signore,
    quando ti abbiamo visto affamato,
    ti abbiamo dato da mangiare,
    assetato e ti abbiamo dato da bere?
    Quando ti abbiamo visto forestiero,
    e ti abbiamo accolto?
    O nudo, e ti abbiamo ricoperto?
    E quando ti abbiamo visto malato
    O in carcere,
    e siam venuti a trovarti?

    L In verità vi dico: ogni volta che l'avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l'avete fatto a me!

    Riflessione personale in silenzio

    Preghiera

    T O Signore,
    concedi che la nostra comunità
    offra un clima di affetto reale,
    dove ciascuno sia considerato per quello che è,
    «un fratello per cui Cristo è morto».
    Fa' che regni quell'amicizia veramente fraterna,
    fatta di calore umano
    e di delicatezza soprannaturale,
    che favorisce la comunione
    delle gioie e delle pene,
    dà una mano nelle ore difficili,
    nutre l'entusiasmo,
    nella fedeltà quotidiana a Cristo
    e nel servizio dei poveri.

    SG Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.
    T Amen.

    Canto finale

    CRISTO VIVO OGGI SOTTO I SEGNI SACRAMENTALI

    Canto d'inizio

    SG Fratelli, nella Chiesa, nell'amore che ci portiamo, abbiamo la fortuna di fare esperienza di Cristo.
    Ma su questa terra, una comunità di amore è necessariamente una comunità di riconciliazione.
    Nel sacramento della penitenza, incontriamo Cristo e il suo amore misericordioso. Egli ci invita alla conversione e alla riconciliazione. Egli ci riconcilia fra noi e con Dio.
    Ascoltiamo le sue parole.

    Lettura della Parola di Dio

    L Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea, predicando il Vangelo di Dio. Diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è qui. Ravvedetevi e credete nel Vangelo».

    L Allora Pietro, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Signore, se mio fratello pecca contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E gli dice Gesù: «Non dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette!».

    L Se stai per presentare la tua offerta all'altare e ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello; poi va' a presentare la tua offerta.

    Riflessione personale in silenzio

    Preghiera

    T Signore,
    spargi su di noi acque pure,
    e saremo mondati da ogni peccato.
    Purificaci da tutti i nostri idoli.
    Donaci un cuore nuovo:
    togli dal nostro corpo il cuore di sasso
    e mettine uno di carne.
    Così, perdonati da te,
    sapremo perdonare anche i nostri fratelli.
    Potremo così partecipare con gioia
    alla tua mensa.

    Canto

    SG La comunità cristiana è una comunità eucaristica. I fratelli riconciliati, celebrano l'unità fra loro e con Cristo, nella cena del Signore.
    Una comunità senza messa è qualcosa di vuoto, di stridente: come una messa senza comunità.
    La messa esige che noi ci amiamo, come Lui ci ha amato. Tutto il senso della vita di Cristo è nelle parole della consacrazione. «Questo è il mio corpo, dato per voi». Il cristiano ripete ai fratelli le stesse parole.

    L Dal Vangelo secondo Matteo. Mentre mangiavano, Gesù prese del pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede
    ai suoi discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate: questo è il mio corpo». Poi, prendendo una coppa, rese grazie e la diede loro dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, sparso per voi, in remissione dei peccati».

    L Gesù ci dice:
    «Io sono il pane della vita. In verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna. E io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui».

    Preghiera

    T O Signore,
    tu ci raduni attorno alla tua mensa,
    per celebrare la nostra unione con te e con i fratelli.
    Ci doni in nutrimento
    il corpo di Cristo, tuo Figlio,
    pane della vita.
    Facci comprendere
    come non sia possibile partecipare pienamente
    alla cena del Signore,
    senza accogliere il tuo dono, con gioia,
    nella comunione.

    SG Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.
    T Amen.

    Canto finale


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    p a g i n A


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