Stand up
Per comunicare il vangelo in un mondo che cambia
II Assemblea Nazionale del Movimento Giovanile Salesiano Italia
Vogliamo condividere con tutti coloro che si riconoscono nel Movimento Giovanile Salesiano (MGS) l’esperienza che abbiamo vissuto in questi quattro giorni a Mestre, per confrontarci su alcuni temi che affiorano nel mondo che abitiamo. Parlando con i testimoni incontrati nell’Assemblea Nazionale, abbiamo cercato di leggere le povertà che sono attorno a noi e abbiamo «aperto gli occhi sulla realtà di un mondo che cambia».
Noi non ci rassegniamo:
- al mondo del sopruso e della violenza;
- alla guerra degli interessi economici e alla politica dei potenti;
- allo sfruttamento delle persone e delle risorse del creato.
Stiamo dalla parte di ogni uomo e donna di buona volontà che:
- costruisce la pace e organizza la solidarietà;
- ha il coraggio di educare ad uno stile di vita alternativo, che dà dignità ad ogni persona e soprattutto ai poveri, e crede che solo insieme si cammina verso un mondo diverso;
- si impegna a vivere perché le logiche del mercato non dimentichino la centralità della persona umana.
Noi, con la forza del Vangelo testimoniato nella concretezza della nostra esistenza, crediamo che la qualità della vita non sia un bene esclusivo e un diritto di pochi.
Vogliamo comunicare “fatti di Vangelo” in tutti i luoghi e gli ambienti dove vivono i giovani: oratorio, scuola, comunità parrocchiale, lavoro, università, gruppi e associazioni, spazi informali di aggregazione, dentro e fuori le mura.
Il nostro Movimento vuole annunciare la speranza che nasce da Gesù, la felicità di averlo incontrato e la passione di testimoniare a tutti il Vangelo dell’amore nella vita di ogni giorno.
Abbiamo provato a guardare oltre. Abbiamo osato dire ad alta voce alcune cose che vogliamo condividere con tutti.
1. Abbiamo bisogno di una formazione umana e cristiana che ci aiuti a leggere i fatti della storia e che unifichi la nostra esistenza attorno al Vangelo (professionalità, famiglia, stile di vita…). Il MGS è uno dei canali privilegiati per raggiungere molti giovani e collaborare a far crescere la loro felicità. Don Bosco ripete loro anche oggi attraverso di noi: «Vi voglio felici nel tempo e nell’eternità» (vivere una vita “da Dio” di qua e di là!). È questo il momento in cui prepararci a dare visibilità all’impegno di costruire il bene comune, per una politica che aiuti a far crescere partecipazione e corresponsabilità, giustizia e libertà, pace e verità.
2. Cerchiamo di costruire un’Europa dei valori che guarda al mondo e in cui – come ci ricorda il Rettor Maggiore – le radici cristiane diano frutti di accoglienza e dialogo. L’impegno educativo ci porta a scegliere un modello di sviluppo sostenibile, che aiuta a superare l’ottica egoistica e consumistica in cui siamo immersi. Per questo ci impegniamo a costruire un “universalismo fraterno” (l’altro nome della globalizzazione), «chinandosi perché l’altro cingendoci il collo possa rialzarsi».
3. Vogliamo rendere significativa la nostra presenza nella realtà civile ed ecclesiale, con particolare attenzione al mondo della comunicazione sociale, che plasma le nostre opinioni e il nostro stile di vita e seleziona le nostre informazioni.
L’esperienza vissuta insieme ha fatto nascere alcuni orientamenti
1. Attivare percorsi di formazione socio-politica, declinando la riflessione sui grandi temi della globalizzazione, della cittadinanza, della mondialità, secondo la Spiritualità Giovanile Salesiana, anche ripensando all’esperienza di Don Bosco e di Madre Mazzarello secondo questo preciso taglio.
2. Educarci alla spiritualità di comunione come stile di famiglia, senso di appartenenza, corresponsabilità, intese sia come condivisione spirituale, sia come reciproco riconoscimento di spazi e ruoli precisi.
3. Potenziare la comunicazione, l’informazione e la conoscenza reciproca “ad intra” (con le associazioni, le varie realtà salesiane, ecc.) e “ad extra” (con le altre presenze impegnate sul territorio…).
4. Dare più forza alla nostra carta vincente che è l’educazione.
5. Concretizzare la testimonianza come coscienza critica e stile di vita evangelico per essere «sale della terra e luce del mondo».
Mestre, 5 gennaio 2002
I partecipanti alla 2ª Assemblea Nazionale MGS