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    Il Movimento Giovanile Salesiano

    come espressione della SGS

    Gabriella Scarpa

     


    1. LA SITUAZIONE DELLE ISPETTORIE D'ITALIA

    Per poter dare un contributo serio ci siamo interrogate come Ispettorie italiane sul significato della SGS, sul suo rapporto con il MGS facendo emergére il vissuto dei singoli ambienti. Ne è risultato un quadro variegato ricco e interrogante che si può raccogliere entro queste voci.

    1.1. MGS: cos'è?

    Alla domanda fa riscontro una risposta differenziata:
    - in tutte le Ispettorie c'è consapevolezza dell'esistenza del MGS e del suo essere strettamente collegato alla SGS
    - poche ne parlano in modo confuso
    - nessuna lo ignora.
    È inteso come:
    - vasto movimento che abbraccia tutti i giovani dei nostri ambienti grande movimento di giovani che condividono la SGS e la testimoniano nel loro ambiente a livelli diversi
    - come movimento caratterizzato da una spiritualità e come luogo in cui si assume l'appartenenza salesiana
    - come momento di riferimento per tutti i gruppi e le associazioni (PGS - TGS - CGS - VIDES) che pur rimanendo autonomi si riconoscono nella SGS.

    1.2. MGS-SGS: quale rapporto?

    Sembra notevolmente migliorata in questi ultimi anni la consapevolezza della relazione MGS-SGS, ma si avverte ancora l'esigenza:
    - di esprimere con trasparenza il legame indissolubile: SGS sorgente e forza del MGS
    - di maggior chiarezza ed evidenza
    - di approfondimento perché raggiunga non solo gli iniziati ma tutta la realtà.

    Ci sono segni che lo dimostrano quali:
    * l'esigenza di conoscere sempre meglio la SGS
    * un accresciuto senso di appartenenza al mondo salesiano
    * il vivere dentro i valori tipici della SGS
    - coniugando festa e servizio
    - operando in attenzione agli ultimi
    - accogliendo il quotidiano come il luogo dell'incontro col Dio che salva
    - assumendo nel rapporto educativo la logica del seme
    - vivendo il volontariato come servizio
    * il ritrovarsi dei giovani per condividere ricerche ed esperienze attorno ai valori della SGS.
    Le Ispettorie hanno veramente compiuto un cammino e messo in atto esperienze perché la condivisione della stessa SGS accomuni educatori e giovani a livelli diversi e apra a forme di appartenenza significative e maturanti:
    è più chiara la nostra specifica identità nella Chiesa, nel territorio è' più attento il cammino educativo al protagonismo giovanile
    è convinzione piena che l'interiorità e la formazione sono la carta vincente.

    1.3. Esperienze MGS

    Si sono date esperienze di MGS vere e proprie? Anche qui il panorama è estremamente diversificato.
    - Ci sono Ispettorie che non hanno avuto vere e proprie esperienze di MGS, ma hanno lievitato le esperienze, le iniziative, le feste coi valori tipici della SGS.
    - Ci sono altre Ispettorie che si sono espresse con la partecipazione ad incontri, convegni, giornate di studio e di festa indette dai salesiani. Forti le esperienze del cammino in vista del Confronto '88 - '92.
    - Altre Ispettorie hanno avviato graduali esperienze di Consulte giovanili, Segreterie MGS, finalizzate ad animare e coordinare la vita pastorale.
    - C'è qualche realtà ispettoriale dove esiste una segreteria funzionante e Consulte locali e zonali con una ricca gamma di iniziative (Convegni - Tendopoli - Feste giovani e ragazzi - Corso Animatori - Scuola di- mondialità).

    1.4. Orientamenti su MGS - SGS

    Rivedendo alcuni documenti del magistero SDB e FMA le Ispettorie FMA si interrogano ancora su aspetti che non risultano immediatamente comprensibili e su altri che creano difficoltà di realizzazione e di condivisione.

    Aspetti non sufficientemente chiari risultano:
    - il collegamento del MGS: come, a quali livelli?
    - l'appartenenza al MGS: quali giovani, quale età?
    - la gestione del MGS: cosa degli educatori o dei giovani?

    Aspetti che creano difficoltà sono:
    - l'attenzione e l'appartenenza dei giovani alla Chiesa locale che spesso rifiuta "cose solo nostre"
    - il sovrapporsi delle iniziative e proposte
    - i doppioni che si creano per cammini di fede all'interno dei propri gruppi e nell'appartenere al MGS.

    Aspetti ancora problematici e senza risposte, quali:
    - il conflitto tra l'esigenza di una strutturazione forte che garantisca chiarezza di identità e di appartenenza, e l'esigenza di mantenere il movimento libero da eccesso di strutture
    - i problemi organizzativi ai vari livelli
    - il tipo di collegamento a livello locale, nazionale, mondiale di giovani che vogliono esprimere la stessa SGS.

    Si avverte spesso il MGS come sovrastruttura che interferisce in ambiti diversi, mentre lo si vorrebbe come possibilità di "fare opinione", far passare messaggi, renderci "visibili" nel territorio.

    1.5. Prospettive

    Ci si chiede quale futuro? E si auspica:

    per i giovani
    - renderli testimoni e narratori della SGS
    - favorire il protagonismo e rendere i giovani sempre più responsabili nella gestione delle loro scelte e della vita
    - promuovere cammini seri e organici di formazione caratterizzata dalla SGS

    per le comunità FMA
    - qualificare i nostri ambienti educativi e creare le condizioni perché la SGS sia veicolata dal "clima" delle nostre comunità
    - programmare in modo unitario e convergente e coordinare le varie proposte ed iniziative pastorali
    - coinvolgere maggiormente le Associazioni nel cammino educativo tipico di una SGS
    - ripensare le esperienze esistenti di MGS perché siano più significative per 'tutti' i giovani dei nostri ambienti
    - coinvolgere maggiormente i laici.

    2. LA NOSTRA RIFLESSIONE

    La lettura dei dati delle Ispettorie italiane evidenzia chiaramente una mentalità condivisa che ha per denominatore comune la SGS.
    Il cammino percorso in quest'ultimo decennio parte da un documento FMA (senza dimenticarne altri autorevoli del Capitolo e del magistero FMA) che ci ha radicate nella convinzione che una stessa 'spiritualità di vita' accomuna giovani ed educatori: la SGS.
    Il documento-dossier. "l'associazionismo delle FMA: dalla realtà educativa del gruppo alla spiritualità giovanile salesiana", sulla scia del Manifesto sulla SGS dei fratelli salesiani ci ha portate:
    - dall'analisi della nostra situazione associativa dagli anni '70 in poi all'esperienza dei gruppi spontanei
    - ai valori tipici della SGS:
    * incontrare Dio nel quotidiano
    * vivere e coniugare festa e impegno
    * essere in compagnia nella Chiesa per il Regno
    * celebrare la gioia della salvezza nella sacramentalità
    * porsi sulla strada esigente di Maria

    Si è individuato così "il perno del 'nuovo associazionismo': non tanto la struttura, ma i valori condivisi capaci di creare convergenza e coesione. Tali valori costituiscono quel modo particolare di vedere la realtà, di vivere la proposta cristiana che noi denominiamo SGS.
    I gruppi, pur nella multiforme varietà del loro volto scoprono un fascio di valori importanti che sentono il bisogno di vivere e comunicare. In questo processo di ricerca e di scoperta, incontrano altri gruppi che vivono la loro stessa esperienza, ne nasce uno scambio arricchente, un forte reciproco sostegno, l'esigenza di contatto e di collegamento. I valori che i giovani scoprono non scaturiscono spontaneamente, ma sono il frutto di un ambiente educativo ricco di fascino e di attrattiva profonda, dove modelli incarnati testimoniano quei valori in cui credono.
    È così - cito ancora dal documento-dossier - "che alla base può prendere vita un 'movimento spontaneo' di giovani che si riconoscono nello stile salesiano, in una SGS. "
    L'intuizione si è andata via via consolidando nel corso di questi anni con molteplici esperienze comuni ad SDB e FMA sempre nel tentativo di dare consistenza e volto alla SGS.
    Il discorso esplicito sul MGS ci ha sempre trovate un po' caute, nella maggior parte dei casi, nel timore che una nuova struttura potesse prendere il sopravvento sulla libera espressione giovanile dei nostri ambienti.

    3. NODI PROBLEMATICI

    Dai dati raccolti e dalla riflessione fatta emerge chiaramente l'interrogativo e la tensione che attraversa attualmente la situazione italiana delle Ispettorie FMA.

    3.1. MGS-SGS, quale rapporto?
    Ci sentiamo a nostro agio nella SGS perché è una spiritualità di compagnia, non discrimina, ma consente di vivere in modi differenziati la maturazione personale. Non appiattisce, ma consente di esprimersi fino ai livelli più alti d'impegno.
    Ma ci si interroga: 'quale il passaggio al MGS'? Come assicurare un livello minimo di collegamento senza cadere in una struttura forte?

    3.2. MGS - gruppi - Associazioni CIOFS-CNOS
    I gruppi spontanei di base sono il tessuto dei nostri ambienti con una gamma vastissima di differenziazioni.
    Così pure operano associazioni nazionali riconosciute nel civile che aggregano numerosissimi giovani soprattutto nel campo sport e turismo. Quale appartenenza per questi giovani e associazioni? Quale collegamento? Si avverte l'esigenza del non restare isolati ma si resiste - per molti casi - a strutture più articolate. Quale il volto e il rapporto del MGS per tali realtà?

    3.3. Altri interrogativi
    E ancora altri interrogativi e problemi affiorano nella concretezza dell'esperienza quotidiana.
    - Chi appartiene al MGS e quale appartenenza?
    Le situazioni ci svelano inoltre una sofferta incertezza:
    - MGS complessa "appartenenza" o semplice "riferimento"?
    Le linee teologico-pastorali risultano oggi molto più chiare anche se non ancora di patrimonio comune ad una base.
    Il vissuto quotidiano che s'imbatte sui problemi di interferenza e di relazioni personali a volte scricchiola.
    Ciò che sembra però prevalere è il desiderio forte che la SGS ci connoti, sia 'narrata' e ci caratterizzi nella Chiesa.

    3.4. Quali attese?
    Una lettura attenta e rispettosa della situazione sembra muoversi ancora sulla linea dell'intuizione del dossier cui abbiamo accennato: esprimere la forza della SGS condivisa a livelli diversi per ritrovarci in un MOVIMENTO in cui ci riconosciamo dentro la stessa passione per la vita, per l'educazione, per la salvezza, con un minimo di struttura di riferimento che consenta la presenza differenziata e in cui convergono tutti i gruppi e le Associazioni CIOFS-CNOS.
    Dalla SGS al MGS e non viceversa. Quasi applicando al MGS l'affermazione del CG 23, 100 che dice, relativamente all'ambiente oratoriano: Il MGS "non è primariamente una specifica struttura, ma un clima (SGS) che caratterizza ogni opera salesiana."

    4. CONCLUDENDO

    In continuità e in accordo con quanto C.I.I. e C.I.S.I. hanno convenuto in numerosi incontri relativi al MGS-SGS ci sembra di poter così precisare.
    Intendiamo il Movimento giovanile salesiano come un "Movimento di riferimento" in cui convergono tutti i gruppi che vivono i valori della SGS, a diversi livelli e tutti i giovani che accettano di fare un cammino educativo nello stile salesiano.
    È quindi un Movimento:
    * aperto a tutti
    * per tutte le età, dalla fanciullezza alla giovinezza
    * per tutti gli ambienti educativi
    - fa del gruppo il luogo educativo privilegiato
    - vede la Comunità educante come il luogo più importante per creare comunione, senso di appartenenza al carisma tipico di Don Bosco prevede una pluralità di gruppi, che si riconoscono nei valori della SGS
    - qualifica le proposte in senso educativo, perché la scelta di evangelizzare attraverso l'educazione - esige che si armonizzi in un unico processo la crescita umana e quella di fede dei giovani" (PPGU, 24) Atti XVII, 102-103.
    - richiede che in ogni gruppo sia presente un animatore preparato dal punto di vista educativo e salesiano
    - promuove con gradualità il protagonismo dei giovani, perché il Movimento "è cosa dei giovani".

    Per realizzare un coordinamento dei gruppi e per far circolare i valori della SGS e le varie esperienze, è richiesta una struttura minima che può essere configurata in modi diversi, ma che ha come un nucleo promotore - a livello ispettoriale - le Ispettrici e le coordinatrici di P.G.
    Pensiamo a una collaborazione che si fonda su una comune intesa circa:
    - i contenuti della SGS
    - i destinatari
    - l'iter educativo
    - l'organizzazione dei momenti comuni (feste, celebrazioni e relative verifiche)
    - la preparazione degli animatori e di eventuali sussidi.

    Tutto questo richiede: conoscenza, rispetto e accoglienza del cammino pastorale delle singole Ispettorie perché diversi sono i ritmi, le esigenze e le configurazioni degli ambienti.

    (Dicastero della Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana, Il Movimento Giovanile Salesiano come espressione della spiritualità giovanile salesiana. Atti del Convegno Europeo, Sanlucar la Mayor, 22-25 ottobre 1992, Edizione SDB Roma 1993, pp. 81-88)


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