La nostra fede
nella risurrezione
dei morti
Al pari di queste cose dette, ammettete almeno la nostra testimonianza, piú di loro credenti, in Dio, noi che attendiamo di rivestire i nostri corpi, anche se abbandonati senza vita alla terra, dal momento che nulla è impossibile a Dio.
E a ben pensarci, cosa potrebbe apparirci piú credibile - se noi non possedessimo un corpo - del sentirci dire che da una piccola stilla dell`umano sperma possano derivare ossa e nervi e carni formate all`immagine che vediamo? Se, in via di ipotesi, voi non esisteste così fatti né così generati, e uno vi assicurasse categoricamente, mostrandovi da una parte il seme umano e dall`altra una immagine dipinta, che questa essere prodotta da quello, se non vedeste in atto la cosa, la credereste? No; nessuno ardirebbe contestarlo!
Orbene, è per la stessa ragione che, per non averlo ancora visto, non credete al risorgere dei morti. Senonché, come inizialmente non avreste creduto possibile che da una piccola stilla originassero creature siffatte - eppure le vedete prodotte -, cosí dovete ammettere la non impossibilità che i corpi umani andati in dissoluzione e scompostisi a guisa di semi sulla terra, a tempo debito, per ordine di Dio, risorgano e si vestano dell`incorruttibilità (cf. 1Cor 15,53).
Quale potenza di Dio è in grado di concepire chi afferma il ritorno degli esseri allo stato da cui sorsero e la contemporanea impotenza di Dio a trascendere questa legge, è difficile poterlo stabilire; una cosa però va rilevata, che costui non avrebbe creduto mai il potersi generare esseri - e da quali elementi! - simili a se stesso e al mondo quale egli lo vede. Meglio credere perciò in cose impossibili agli uomini e alla natura, anziché non credervi al pari degli altri, ricordando l`insegnamento del nostro Maestro Gesú Cristo: "Ciò che è impossibile presso gli uomini è possibile presso Dio" (Mt 19,26; Mc 10,27; Lc 18,27). Disse pure: "Non temete quelli che uccidono il corpo e poi non possono fare altro; temete piuttosto colui che dopo avere ucciso il corpo ha il potere di gettarvi, anima e corpo, nella Geenna" (Lc 12,45; cf. 2Cor 5,4). La Geenna è il luogo dove andrà punito chi vive nell`iniquità e non crede alla realizzazione di quanto Dio ha insegnato per mezzo di Cristo.
(Giustino, I Apol., 18-19)