Imparare a vincere
la paura
Un commento esistenziale al Vangelo della domenica XIX C
«Non temere, piccolo gregge,
perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno»
«Debbo anche vincere la paura indefinita che mi porto dentro. La vita è difficile davvero, è una lotta di minuto in minuto (non esagerare, tesoro!), ma è una lotta invitante.
Una volta io mi immaginavo un futuro caotico perché mi rifiutavo di vivere l'istante più prossimo. Ero come un bambino molto viziato, volevo che tutto mi fosse regalato. A volte avevo la certezza - peraltro molto vaga - che in futuro sarei potuta diventare “qualcuno” e avrei realizzato qualcosa di “straordinario”, altre volte mi ripigliava quella paura confusa che “sarei andata in malora lo stesso”.
Comincio a capire perché: mi rifiutavo di adempiere ai compiti che avevo sotto gli occhi, mi rifiutavo di salire verso quel futuro di gradino in gradino.
E ora, ora che ogni minuto è pieno, pieno sino all'orlo di vita e di esperienza, di lotta e vittorie e cadute, ma subito dopo di nuova lotta e talvolta pace - ora non penso più a quel futuro, in altre parole mi è indifferente se riuscirò a produrre qualcosa di straordinario oppure no, perché sono certa che qualcosa ne verrà fuori comunque».
(Etty Hillesum)