Santi per la vita
Valentino
Vedi in ognuno il desiderio ardente dell'amore
Anselm Grün
Negli ultimi anni, per impulso non indifferente dato dai fiorai, il giorno di san Valentino è diventato di moda. Anche per persone poco religiose è il giorno in cui regalano fiori ad amici e amiche. Presso i Germani il 14 febbraio era considerato un giorno del destino, della sorte e della sfortuna. Valentino significa 'il sano, il forte'. Valentino è il patrono dei fidanzati e il promotore di un buon matrimonio. Ancor oggi, nei territori anglosassoni, la sera della vigilia di san Valentino viene fatta un'estrazione per decidere a chi tocca per un giorno essere Valentino o Valentina. Valentino è il patrono dell'amore. L'amore è come un dono che ci tocca in regalo. Chi è toccato dall'amore, viene stregato. I fiori sono espressione dell'amore. Se a qualcuno si regalano dei fiori, gli si augura che l'amore lo colpisca e che egli possa avere delle buone esperienze con l'amore.
La leggenda riferisce che Valentino era un sacerdote di Roma. Visse all'epoca dell'imperatore Claudio. Si distinse per saggezza e virtù. L'imperatore aveva sentito parlare di lui e lo volle vedere. Cercò invano di convincerlo a rinnegare la superstizione dei cristiani, Valentino rispose all'imperatore: «Non pretenderesti questo da me se sospettassi qualcosa della gloria di Dio e sapessi che Cristo è veramente suo figlio». L'imperatore fu molto impressionato da Valentino, ma il prefetto gli spiegò che era uno stregone che voleva conquistare l'imperatore. Sobillò i presenti contro l'imperatore, così che questi non poté far altro che consegnare Valentino al prefetto che lo portò dal giudice Asterio. Valentino chiese a Dio di poter illuminare tutti i miscredenti. Il prefetto disse che se Cristo era una luce così grande avrebbe dovuto donare la vista alla sua figlia cieca. Valentino chiese questa grazia e subito la figlia ci vide. Il giudice e sua moglie si prostrarono ai piedi del santo e gli chiesero il battesimo. Asterio ricevette il battesimo assieme a tutta la sua casa, circa quaranta persone. Quando lo venne a sapere l'imperatore, fece torturare Valentino e poi lo fece decapitare dinanzi alla Porta Flaminia. Era l'anno 269.
A prima vista pare che la leggenda abbia ben poco da spartire con le diffuse consuetudini commerciali che si praticano oggi nel giorno di san Valentino. Probabilmente queste usanze risalgono a tradizioni pagane. È sensato e significativo tuttavia che i cristiani abbiano consapevolmente collegato a Valentino queste pratiche. Valentino è l'uomo saggio che con la sua sapienza influenza altre persone. Egli riesce ad affascinare l'imperatore tanto che il prefetto ha paura che riesca a stregarlo. Valentino che incanta le persone con il suo discorso è un simbolo dell'amore affascinante che illumina il nostro sguardo e rapisce in alto i nostri sentimenti. L'amore porta luce nella vita, così come Valentino non illumina solamente i miscredenti, ma restituisce la vista anche alla figlia cieca. L'amore annunciato da Valentino è l'amore di Gesù Cristo. È questa la fonte a cui possiamo bere, la fonte che non inaridisce mai. Gesù ci ha amati fino alla fine. Il suo amore apre i nostri occhi così che in ogni uomo noi scorgiamo l'ardente desiderio d'amore. Valentino, l'uomo in sé sano e forte, ci vuole incoraggiare ad affidarci all'amore che è nel nostro cuore e a vedere il desiderio ardente dell'amore vero anche nell'amore degli uomini, che è spesso imperfetto e fragile. Chi riconosce la brama d'amore anche nelle persone cieche e indurite, 'nei miscredenti e nei giudici', riesce ad aprire loro gli occhi con la sua fede, riesce a portarli al vero amore che non inaridisce mai. San Valentino vuole renderci capaci di questo.
In ciascuno di noi c'è il desiderio ardente dell'amore. Metti a contatto del tuo amore le persone che ti stanno attorno. Se nel giorno di san Valentino regali un fiore a una persona, le dici anche: «Vedo in te l'ardente desiderio dell'amore. Ti auguro di credere all'amore che è in te. Abbi il coraggio di amare e lasciati amare. Lasciati incantare dall'amore, lascia che esso ti introduca nel mistero di un amore più profondo che colma il tuo vero desiderio».
(da: Scoprire i Santi per la nostra vita, Queriniana 2004, pp.244-247)