Trinità
e vita nuova
José A. Pagola
DIO È LA «TRINITÀ»?
Da bambino ti hanno detto che Dio è la « Santissima Trinità». Tu lo hai accettato, ma ti è sempre sembrato qualcosa di veramente strano: che cosa vuol dire che Dio è tre persone e un solo Dio? Perché parlare di Dio con questo linguaggio così enigmatico?
Ti hanno insegnato anche a « segnarti con il segno della croce » nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ci hai messo un bel po' a imparare a farti il segno della croce, portando la tua mano dalla fronte al petto e dalla spalla sinistra a quella destra.
Ti dicevano che, tracciando questa croce sulla tua fronte, sulla tua bocca e sul tuo petto, ti dovevi impegnare a vivere tutti i pensieri della tua mente, tutte le parole pronunciate dalla tua bocca e tutti i desideri del tuo cuore come un figlio amato da un Dio Padre, seguendo fedelmente Gesù, suo Figlio, guidato dallo Spirito.
Forse un gesto bello e sublime per coloro che lo compiono per la prima volta, ma troppo astruso per te. Lo hai ripetuto migliaia di volte in maniera astratta e abitudinaria. Non ti ha mai detto granché. Tanto per incominciare, che cosa significa credere in un Dio che è Padre, è Figlio ed è Spirito Santo? Perché i cristiani dicono queste cose?
La miglior cosa da fare è approfondire un po' quanto Gesù ci ha insegnato. Tu sai che egli chiama sempre Dio «Padre». Non usa mai un altro termine. Per lui, Dio non è il «Santo» di cui tutti parlano, ma il Padre misericordioso. Non abita nel Tempio, pronto ad accogliere soltanto chi ha il cuore puro e le mani innocenti. Gesù vive Dio come un Padre che dà la vita per tutte le sue creature, senza escludere nessuno dal suo amore compassionevole. Gesù gioisce perché ogni giorno Dio fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi.
Gesù si sente «Figlio» prediletto di questo Dio. La sua vita è caratterizzata da due aspetti: fiducia totale in Dio che è Padre e disponibilità incondizionata ad accettare la sua volontà. Gesù è il Figlio che accoglie l'immenso amore del Padre per tutta l'umanità e vive dedicandosi completamente a realizzare il grande progetto che ha nel suo cuore: un mondo più giusto, umano e felice per tutti. Niente lo potrà impedire: né l'ingiustizia degli uomini né la durezza della morte.
Gesù vive pieno di Dio e guidato dal suo «Spirito Santo ». Per questo annuncia a tutti che Dio è amore, soprattutto a coloro che meno se lo aspettano: i peccatori e gli emarginati. Lo Spirito conduce Gesù verso coloro che soffrono. È normale, poiché vede impressi nel cuore del Padre suo i nomi di quelli più soli e sfortunati. Coloro che per noi sono un niente, costoro sono i prediletti di Dio. Per questo Gesù, che vive mosso dal suo amore, si avvicina a loro, perché non c'è nessuno che ne asciughi le lacrime.
Il modo migliore di credere nel Dio trinitario non è cercare di comprendere le spiegazioni dei teologi. Inizierai a credere nella Trinità se seguirai i passi di Gesù, che è vissuto come Figlio prediletto di un Dio Padre, e che, mosso dal suo Spirito Santo, si è completamente dedicato a costruire un mondo più giusto e più umano.
Inizierai a « comprendere » che Dio non è Qualcosa di freddo e impersonale, un essere triste, solitario e narcisista. Non è un Dio chiuso in se stesso. Nel suo mistero più profondo Dio è Amore, vita condivisa, comunione di persone.
Quasi senza rendertene conto, inizierai a cogliere il mistero di Dio in questo Padre che ti dona la vita continuamente. Puoi vivere con fiducia e senza timore. Non sarai mai rifiutato. Non sarai mai solo né dimenticato. Dio è tuo Padre. Non sarai mai un estraneo per lui, ma un figlio immensamente amato.
Nello stesso tempo, però, inizierai a cogliere anche il mistero di Dio incarnato in Gesù, il Figlio di Dio. In nessun altro troverai come in lui la vicinanza di Dio. Gesù è il Figlio di Dio, ma al tempo stesso è anche tuo amico e fratello. Seguendo i suoi passi, imparerai a vivere con piena fiducia in Dio.
Da ultimo, a partire da Gesù, probabilmente sperimenterai che il mistero di Dio è dentro di te, che alimenta la tua vita e ti attrae verso il bene. Questo Spirito che abita in te ti invita a vivere come Gesù, il quale visse la sua vita facendo del bene.
Padre di infinita tenerezza,
prendimi con le tue due mani:
il tuo Figlio e il tuo Spirito Santo.
Il tuo Figlio mi unisca strettamente a te... Il tuo Spirito Santo mi modelli
a immagine di Gesù Cristo...
Padre Santo, prendimi con le tue due mani e posa sulla mia fronte un bacio.
(Henri Caffarel, sacerdote francese: 1903-1996)
(José Antonio Pagola, Perché credere? Dialogo con i cercatori di Dio, Paoline 2019, pp.137-139)
VIVERE IN MODO NUOVO
Lo avrai sentito dire più di una volta. Autorevoli esperti di scienze umane assicurano che, di solito, la maggior parte delle persone vive solo un dieci per cento, o forse meno, di quello che potrebbe vivere e godere.
Riusciamo a vedere solo una piccola parte della bellezza che ci circonda. Ascoltiamo unicamente alcuni frammenti della musica, della poesia e della vita che risuona intorno a noi. Restiamo aperti soltanto a un campo molto limitato di emozioni, sentimenti e pensieri. Il nostro cuore conosce solo una parte delle esperienze possibili di tenerezza e di amore.
Sono convinto che sia così. Molte persone moriranno senza aver vissuto realmente con una certa intensità. Qualcosa di simile succede a non pochi credenti. Moriranno senza aver conosciuto per esperienza personale quello che avrebbe potuto essere per loro una vita animata dalla fede.
I primi discepoli di Gesù e i cristiani delle prime comunità avevano scoperto un modo nuovo di vivere. Non sapevano come spiegarlo. Dicevano che avevano ricevuto lo « Spirito Santo ».
Per loro, questo « Spirito Santo » era un dono che ricevevano da Dio quando prendevano la decisione di seguire Gesù. Questa forza che sentivano nel loro intimo, questo impulso che li animava da dentro, questa vita che riempiva il loro cuore, poteva venire soltanto da Dio. Ancora oggi, quando noi cristiani recitiamo il Credo, diciamo così: « Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita ».
Io non riesco a spiegarti in che cosa consista questa esperienza. Quando studio Gesù vedo che egli è pieno di una vita che mi sfugge. Egli vive totalmente animato e mosso dallo Spirito di Dio, io no. Ci sono cose però che tutti possiamo intuire e persino sperimentare se ci avviciniamo a lui.
Lo Spirito di Dio insegna a non sciupare la vita in nessun modo, a non prendere con superficialità le cose essenziali, a non vivere i giorni in maniera inconsapevole. Porre lo Spirito Santo al centro della nostra esistenza significa assaporare la vita in un modo più intenso e profondo.
Lo Spirito di Dio ci riempie di gioia, di luce e di chiarezza, ci fa conoscere una fiducia nuova dinanzi alla vita, ci cambia dentro. Vivere animati dallo Spirito ci libera dal vuoto e dalla solitudine interiori.
Lo Spirito di Dio ci insegna a essere attenti alle cose buone e semplici, e soprattutto a coloro che soffrono. Diventiamo più generosi perché cresce in noi la capacità di amare e di essere amati.
Lo Spirito di Dio ci aiuta a «rinascere» ogni giorno e ci permette di iniziare ogni mattino senza farci sopraffare dal logorio, dagli errori e dalla fatica del vivere quotidiano. Non sappiamo come succede, ma dentro di noi c'è una forza che ci sostiene.
Lo Spirito di Dio ci fa comunicare con Dio in maniera più sincera e fiduciosa. Ci insegna a pregare. I nostri dubbi, interrogativi e resistenze si dissolvono, non perché abbiamo trovato nuovi argomenti ragioni per credere, ma semplicemente perché il nostro cuore è cambiato, sentiamo Dio in maniera diversa.
Se vivi qualcosa di simile, ti renderai conto in seguito che si tratta di un dono. Non lo ottieni per il tuo sforzo e lavoro personale. L'unica cosa che devi fare è aprire il tuo cuore, essere attento a ciò che succede dentro di te, accogliere Dio con gioia e lasciare che egli lavori su di te.
Io non so esattamente come si ridesta la fede in una persona che è vissuta molti anni lontana da Dio. So solo una cosa. Quando qualcuno, dal profondo del suo essere, dice: «Vieni, Spirito Santo di Dio, rinnova il mio cuore », in questa persona inizia una nuova fede. Se persevererà in questo atteggiamento interiore, la sua vita cambierà.
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce...
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo...
nel pianto, conforto..
Senza la tua forza, nulla è nell'uomo.
(Inno dalla liturgia romana)
(José Antonio Pagola, Perché credere? Dialogo con i cercatori di Dio, Paoline 2019, pp.140-142)