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    Il Vangelo e

    la preghiera del cuore

     

     pellgrinorusso 

    Il mio compagno mangiava con il libro aperto davanti a sé e di continuo lo scorreva. Vidi che era il Vangelo e gli dissi: “Permettetemi di domandarvi, batjuška, perché tenete sempre in mano il Vangelo, giorno e notte, senza staccarvene mai”.

    “Perché da questo libro, e da questo solo, imparo continuamente”, rispose.

    “Che cosa imparate?”, continuai.

    “La vita cristiana, che tutta si riassume nell'orazione. Io considero l'orazione il mezzo fondamentale e indispensabile alla salvezza e il primo dovere di ogni cristiano. L'orazione è il primo gradino e insieme il coronamento di ogni vita devota. Per questo, il Vangelo insegna a pregare sempre. Tutti gli altri atti di devozione hanno il loro momento, ma l'orazione non consente momenti di ozio. Senza l'orazione non si può fare nulla di buono e senza il Vangelo non si può imparare la vera orazione. Perciò, tutti coloro che hanno raggiunto la salvezza percorrendo la via della vita interiore, i santi predicatori della Parola di Dio come gli eremiti e gli anacoreti, e anche tutti i cristiani timorati di Dio, hanno attinto la loro scienza da una costante e indefettibile meditazione delle profondità della Parola di Dio; e la lettura del Vangelo ha costituito la loro attività essenziale. Molti tenevano sempre in mano il Vangelo e, insegnando come ottenere la salvezza, davano questo ammaestramento: "Raccogliti nel silenzio di una cella e leggi il Vangelo e rileggilo". Ecco la ragione per la quale il Vangelo è la mia unica preoccupazione”.

    Mi piacquero molto queste sue riflessioni e la sua avidità di orazione, e gli domandai ancora:

    “Da quale Vangelo in particolare avete tratto l'insegnamento sull'orazione?”.

    “Da tutti e quattro gli Evangelisti”, rispose, “cioè da tutto il nuovo Testamento, leggendolo nell'ordine. L'ho letto per lungo tempo e meditandolo ho scoperto che vi è una gradualità e una concatenazione sistematica nell'insegnamento dell'orazione lungo l'intero arco del Vangelo, a partire dal primo Evangelista e procedendo per ordine sino in fondo. Per esempio, all'inizio vi è una introduzione all'insegnamento dell'orazione; si prosegue con la sua forma, cioè la sua espressione in parole. Più avanti troviamo le condizioni indispensabili all'orazione, i mezzi per impararla e gli esempi; e alla fine la dottrina segreta sulla incessante orazione interiore e spirituale nel Nome di Gesù Cristo, che ci viene presentata come più elevata e più salutare dell'orazione formale. Poi vengono la sua necessità, i suoi frutti benedetti, ecc. In una parola, nel Vangelo si trova la piena e minuziosa conoscenza della pratica dell'orazione esposta in ordine sistematico dal principio alla fine”.

    Udito questo, pensai di chiedergli che mi facesse esempi precisi; cosi dissi;

    “Poiché amo sopra ogni cosa udir parlare e conversare dell'orazione, desidererei immensamente vedere questa catena segreta di insegnamenti sull'orazione in ogni particolare. Indicatemi nel Vangelo tutto ciò, per amore di Dio”.

    Egli acconsentì volentieri e mi disse: “Apri il tuo Vangelo, leggi e segna quello che ti dico”, e mi diede anche la matita. “Da' un'occhiata a queste mie note. Ecco, cerca prima il capitolo 6 di Matteo e leggi i versetti dal 5 al 9. Qui abbiamo la preparazione o l'introduzione all'orazione: vi si insegna che bisogna cominciare a pregare non per vanagloria o rumorosamente ma nella pace di un luogo solitario; pregare solo per ottenere il perdono dei peccati e l'unione con Dio, evitando pe.. tizioni superflue per le diverse necessità della vita, come fanno i pagani. Poi leggi più avanti nello stesso capitolo, dal versetto 9 al 14. Qui ci è data la forma dell'orazione, cioè le parole che bisogna usare. In queste parole è concentrato, con estrema saggezza, tutto quello che è indispensabile e desiderabile per la nostra vita. Continua ancora e leggi i versetti 14 e 15 dello stesso capitolo e vedrai a quali condizioni la tua orazione sarà efficace. Infatti, se noi non perdoniamo chi ci ha offeso, il Signore non perdonerà i nostri peccati. Passando al capitolo 7, nei versetti 7-12 leggerai come fare perché la tua orazione agisca e siano audaci le tue speranze: "Chiedi, cerca, bussa". Queste forti parole si riferiscono alla frequenza dell'orazione e all'urgenza del costante esercizio, affinché essa non solo accompagni tutte le nostre azioni ma abbia la precedenza su di esse. Questa è la prerogativa fondamentale dell'orazione. Un esempio lo trovi in Marco, capitolo 14, versetti 32-39, dove lo stesso Gesù Cristo nel Getsemani ripete più volte, pregando, le stesse parole. Un simile esempio sulla reiterazione dell'orazione ce lo offre anche Luca, 11, 5-13, nella parabola dell'amico a mezzanotte e anche in quella di Luca 18, 1-8 sulla insistente richiesta della vedova importuna, mettendo in luce il comando di Gesù Cristo secondo il quale bisogna pregare sempre, in ogni tempo e in ogni luogo, senza scoraggiarsi, cioè senza impigrirsi.

    “Dopo questo preciso ammaestramento, scopriamo in Giovanni la dottrina fondamentale dell'orazione segreta e interiore del cuore, esposta dapprima nel profondo racconto di Gesù Cristo a colloquio con la Samaritana, dove è, rivelata l'adorazione "in spirito e verità", che Dio stesso desidera e che è la vera e incessante orazione, 1'" acqua viva, saliente nella vita eterna» di cui parla Giovanni al capitolo 4, dal versetto 5 al 25. Più avanti, al capitolo 15, dal versetto 4 all'8, risultano ancora più chiaramente il potere e la necessità dell'orazione interiore, cioè la presenza dello spirito in Cristo in un incessante ricordo di Dio. E infine, leggi nel capitolo 16 dello stesso Evangelista i versetti 23-25. Qui è rivelato il mistero. Tu vedi qui quale forza immensa abbia l'orazione nel Nome di Gesù, o la cosiddetta Preghiera di Gesù - cioè: "Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me" - se la ripetiamo con frequenza e costanza, e come essa apra con facilità sorprendente il cuore e lo riempia di luce. È chiaramente il caso degli Apostoli stessi, che erano già stati discepoli di Gesù per oltre un anno e già avevano appreso da Lui la Preghiera del Signore, il Padre nostro, che essi ci hanno tramandato. Eppure, alla fine della sua esistenza terrena, Gesù Cristo rivelò il mistero che essi ancora ignoravano, affinché la loro orazione fosse veramente efficace. Egli disse loro: "Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. In verità vi dico: qualunque cosa chiederete al Padre egli ve la concederà in nome mio" (Gv 16, 24 e 23). E così fu. Quando gli Apostoli ebbero imparato a offrire preghiere sempre nel Nome del Signore Gesù Cristo, quante mirabili opere compirono e quanta luce ottennero! Vedi ora la catena, il progressivo e completo insegnamento sull'orazione, racchiuso con così profonda saggezza nel santo Vangelo? Se poi passi alla lettura delle lettere apostoliche, troverai anche in esse lo stesso insegnamento sistematico sull'orazione.

    “Per continuare con le mie note, ti mostrerò alcuni passi che mettono in luce le proprietà zione. Negli Atti degli Apostoli se ne descrive la pratica, cioè l'esercizio diligente e costante, come lo praticavano i primi cristiani illuminati dalla loro fede in Gesù Cristo (Atti 4, 1). Vi si narra dei frutti o degli effetti che si ottengono restando costantemente immersi nell'orazione, cioè dell'effusione dello Spirito e dei suoi doni su coloro che pregano. Qualcosa di simile troverai anche nel capitolo 16, versetti 25-26.

    “Poi segui per ordine le lettere apostoliche e vedrai: 1) quanto sia necessaria la preghiera in ogni circostanza della vita (Giac 5, 13-16); 2) come lo Spirito ci aiuti a pregare (Giuda 1, 20-21 e Rom. 8, 26); 3) come si debba sempre pregare nello Spirito (Ef 11, 18); 4) quanto siano necessarie all'orazione la calma e la pace interiore (Fil 4, 6-7); 5) come sia necessario pregare senza intermissione (1Tess 5, 17); 6) osserviamo infine come occorra pregare non solo per se stessi ma per tutti gli uomini (1Tim. 2, 1-5).

    “In tal modo, se a lungo e con attenzione si seguono le linee di questi significati, si potranno trovare molte altre rivelazioni di dottrina segreta celata nella Parola di Dio, che sfuggono a una lettura rara o rapida.

    “Ora, hai notato da queste mie indicazioni con quale saggezza e come sistematicamente il nuovo Testamento esponga l'insegnamento di nostro Signore Gesù Cristo sul tema di cui ci stiamo occupando e in quale mirabile sequenza esso si presenti nei quattro Evangelisti? Ecco: in Matteo troviamo l'introduzione all'orazione, la sua forma attuale, le sue condizioni e così via. In Marco ne troviamo gli esempi, in Luca le parabole. E in Giovanni è l'esercizio segreto dell'orazione interiore, sebbene di questa si tratti anche in tutti e quattro gli Evangelisti, più o meno ampiamente. Negli Atti sono illustrati la pratica e gli effetti dell'orazione; nelle lettere apostoEche e nell'Apocalisse, molti particolari strettamente legati all'atto del pregare.

    “Ecco la ragione per cui a me è sufficiente il Vangelo quale maestro nelle vie della vita spirituale che conducono alla salvezza”.

    Mentre egli parlava, io segnavo sul mio Vangelo tutti i passi che mi indicava. Tutto mi appariva notevole ed edificante. Lo ringraziai molto.

    (Racconti di un pellegrino russo, Bompiani 2013: “Quinto racconto”, pp. 191-197)


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