Adulti e tecnologie
Divari digitali, generazionali. Ai propri amici gli adolescenti attribuiscono capacità di navigare molto buone (76,3%; nel 19,5% dei casi abbastanza buone), ai nonni decisamente scarse (per il 79,6% non sanno navigare per niente, per il 14,6% poco). Gli insegnanti vengono giudicati abbastanza competenti dal 50,2%, molto competenti solo dal 7%, poco dal 34,9%, per niente dal 7,3%. I genitori, considerati leggermente meno competenti degli insegnanti, per la maggioranza dei ragazzi sanno utilizzare Internet abbastanza (39,3%) o molto bene (13,7%); tuttavia per il 35% sanno usarlo poco e per l’11,5% per niente. L’opinione degli adolescenti conferma il quadro più prevedibile: giovanissimi che dimostrano grande dimestichezza con Internet, adulti in fase di avvicinamento ed apprendimento, divisi tra chi ha colmato il divario di conoscenze e chi è rimasto parzialmente “fuori”, anziani nella larghissima maggioranza dei casi fermi all’analfabetismo informatico.
Adulti e modalità di controllo. A ben il 46,8% degli adolescenti è capitato di accorgersi che i genitori erano alle loro spalle mentre utilizzava il pc, il 31,8% si è accorto che avevano letto i messaggi sul loro telefono, il 25,2% che avevano ascoltato le loro telefonate. Altri si sono accorti che i genitori erano entrati nel loro profilo Facebook/Twitter (19,6%), avevano letto le loro chat (15,4%), avevano letto la loro posta elettronica (15,3%). I ragazzi più grandi (16-18 anni) dichiarano più spesso rispetto a quelli più piccoli (12-15 anni) di essersi accorti che i genitori stavano alle loro spalle mentre usavano il computer (53,8% contro 42,2%) e avevano ascoltato le loro telefonate (31,5% contro 21,4%).
I genitori sembrano adottare strumenti di controllo più semplici ed alla loro portata (guardare lo schermo del pc, ascoltare le telefonate, ma anche leggere gli sms); è sicuramente meno facile accedere alla posta elettronica dei figli o entrare nei loro profili sui Social Network.
I rischi a cui ci si espone maggiormente. Gli adolescenti riferiscono che ai propri amici è capitato di esporsi a rischi per aver inviato via Internet le proprie password (16,9%); al secondo posto si colloca chi ha inviato il proprio numero di cellulare (11,8%). Il 7,5% delle situazioni spiacevoli sperimentate indirettamente dai ragazzi riguarda l’invio online di foto di persone nude, il 6,9% di foto di se stesso nudo, il 5,2% del proprio indirizzo di casa, il 2,9% del numero di carta di credito.
Indagine conoscitiva sulla condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia 2012
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