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    Misericordia

    Maria, regina
     misericordiosa

    A cura di Maria Rattà

    0707md00

     

    MARIA NEL PIANO MISERICORDIOSO DI DIO

    * In Maria, lo Spirito Santo realizza il disegno misericordioso del Padre. È per opera dello Spirito che la Vergine concepisce e dà alla luce il Figlio di Dio.
    (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 723)

    * Per mezzo di Maria, lo Spirito Santo comincia a mettere in comunione con Cristo gli uomini, oggetto dell'amore misericordioso di Dio.
    (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 725)

    * Tramite il suo SÌ alla chiamata di Dio, ella ha contribuito alla manifestazione dell’amore divino tra gli uomini. In questo senso, è Madre di Misericordia per partecipazione alla missione del suo Figlio; ha ricevuto il privilegio di poterci soccorrere sempre e dovunque. “Con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci i doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna. Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata.” (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Lumen gentium, 62). Al riparo della sua misericordia, i cuori feriti guariscono, le insidie del Maligno sono sventate e i nemici si riconciliano.
    (Benedetto XVI, Discorso, 18 novembre 2011)

    Maria ha sperimentato su di sé la misericordia divina

    * Il mistero dell’Immacolata Concezione è fonte di luce interiore, di speranza e di conforto. In mezzo alle prove della vita e specialmente alle contraddizioni che l’uomo sperimenta dentro di sé e intorno a sé, Maria, Madre di Cristo, ci dice che la Grazia è più grande del peccato, che la misericordia di Dio è più potente del male e sa trasformarlo in bene. La Sacra Scrittura ci rivela che all’origine di ogni male c’è la disobbedienza alla volontà di Dio, e che la morte ha preso dominio perché la libertà umana ha ceduto alla tentazione del Maligno. Ma Dio non viene meno al suo disegno d’amore e di vita: attraverso un lungo e paziente cammino di riconciliazione ha preparato l’alleanza nuova ed eterna, sigillata nel sangue del suo Figlio, che per offrire se stesso in espiazione è “nato da donna” (Gal 4,4). Questa donna, la Vergine Maria, ha beneficiato in anticipo della morte redentrice del suo Figlio e fin dal concepimento è stata preservata dal contagio della colpa. Perciò, con il suo cuore immacolato, Lei ci dice: affidatevi a Gesù, Lui vi salva.
    (Benedetto XVI, Angelus, 8 dicembre 2010)

    * La Vergine Maria ha sperimentato al massimo livello il mistero dell’amore divino: “Di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono” (Lc 1,50), esclama nel suo Magnificat.
    (Benedetto XVI, Discorso, 18 novembre 2011)

    * La Madre dell'eterno Figlio, fa esplodere la sua gioia dinanzi alla cugina Elisabetta: «L'anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore . . . D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata». Essa, meglio di ogni altra creatura, ha compreso che Dio compie azioni meravigliose: santo è il suo Nome, egli mostra la sua misericordia, egli innalza gli umili, egli è fedele alle sue promesse. Non che l'apparente corso della vita di Maria esca dalla trama ordinaria: ma essa riflette sui più piccoli segni di Dio, meditandoli nel suo cuore. Non che le sofferenze le siano state risparmiate: essa sta in piedi accanto alla croce, associata in modo eminente al sacrificio del Servo innocente, Lei ch'è madre dei dolori. Ma essa è anche aperta senza alcun limite alla gioia della Risurrezione; ed essa è anche elevata, corpo e anima, alla gloria del Cielo.
    (Paolo VI, Gaudete in Domino, IV)


    MARIA RIFLETTE IL VOLTO MISERICORDIOSO DI DIO

    * Vedendo il volto di Maria possiamo vedere più che in altri modi la bellezza di Dio, la sua bontà, la sua misericordia. Possiamo realmente percepire la luce divina in questo volto.
    (Benedetto XVI, Omelia, 15 agosto 2006)

    * Maria non parla mai di sé, ma sempre di Dio, e lo ha fatto con questo nome così antico e sempre nuovo: misericordia, che è sinonimo di amore, di grazia. È qui tutta l’essenza del cristianesimo, perché è l’essenza di Dio stesso. Dio è Uno in quanto è tutto e solo Amore, ma proprio essendo Amore è apertura, accoglienza, dialogo; e nella sua relazione con noi, uomini peccatori, è misericordia, compassione, grazia, perdono. Dio ha creato tutto per l’esistenza e la sua volontà è sempre e soltanto vita. Per chi si trova nel pericolo, è salvezza.
    (Benedetto XVI, Omelia, 17 maggio 2008)

    Madre di misericordia

    * Maria, nel cui grembo verginale Dio si è fatto uomo, è nostra Madre! Dall’alto della croce infatti, Gesù, prima di portare a compimento il suo sacrificio, ce l’ha donata come madre e a Lei ci ha affidati come suoi figli. Mistero di misericordia e di amore, dono che arricchisce la Chiesa di una feconda maternità spirituale. Volgiamo il nostro sguardo verso di Lei e, implorando il suo aiuto, disponiamoci a far tesoro di ogni suo materno insegnamento.
    (Benedetto XVI, Discorso, 8 dicembre 2007)

    * Dio gioisce e si compiace in maniera tutta speciale in Maria. In una delle preghiere più care al popolo cristiano, la Salve Regina, chiamiamo Maria «madre di misericordia». Lei ha sperimentato la misericordia divina, ed ha accolto nel suo seno la fonte stessa di questa misericordia: Gesù Cristo. Lei, che ha sempre vissuto intimamente unita a suo Figlio, sa meglio di chiunque altro ciò che Egli vuole: che tutti gli uomini si salvino, che a nessuno venga mai a mancare la tenerezza e la consolazione di Dio. Che Maria, Madre di Misericordia, ci aiuti a comprendere quanto Dio ci ama.
    (Francesco, Omelia, 12 dicembre 2015)


    IL MESSAGGIO DI MARIA SULLA MISERICORDIA

    * Maria crede e proclama che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e poveri, ma li soccorre con misericordia, con premura, rovesciando i potenti dai loro troni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del loro cuore. Il Cantico della Madonna ci lascia anche intuire il senso compiuto della vicenda di Maria: se la misericordia del Signore è il motore della storia, allora non poteva «conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita» (Prefazio).
    (Francesco, Angelus, 15 agosto 2015)

    * Maria Immacolata ci aiuta a riscoprire e difendere la profondità delle persone, perché in lei vi è perfetta trasparenza dell’anima nel corpo. È la purezza in persona, nel senso che spirito, anima e corpo sono in lei pienamente coerenti tra di loro e con la volontà di Dio. La Madonna ci insegna ad aprirci all’azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda Lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati. “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia”.
    (Benedetto XVI, Discorso, 8 dicembre 2000)

    * Maria Mater Misericordiae, Madre di Gesù che è l’incarnazione della Divina Misericordia. Con il suo aiuto lasciamoci rinnovare dallo Spirito per cooperare all’opera di pace che Dio sta compiendo nel mondo e che non fa rumore, ma si attua negli innumerevoli gesti di carità di tutti i suoi figli.
    (Benedetto XVI, Regina Coeli, 15 aprile 2007)

    * Cosa ci dice Maria? Lei ci parla con la Parola di Dio, che si è fatta carne nel suo grembo. Il suo “messaggio” non è altro che Gesù. Come il Figlio di Dio si è fatto uomo per noi, così anche lei, la Madre, è stata preservata dal peccato per noi, per tutti, quale anticipo della salvezza di Dio per ogni uomo. Così Maria ci dice che siamo tutti chiamati ad aprirci all’azione dello Spirito Santo per poter giungere, nel nostro destino finale, ad essere immacolati, pienamente e definitivamente liberi dal male. Lei ci guarda con l’amore stesso del Padre e ci benedice. Si comporta come nostra “avvocata”. Anche se tutti parlassero male di noi, lei direbbe bene, perché il suo cuore immacolato è sintonizzato con la misericordia di Dio. Chi più di lei conosce la potenza della Grazia divina? Chi meglio di lei sa che nulla è impossibile a Dio, capace addirittura di trarre il bene dal male?
    (Benedetto XVI, Discorso, 8 dicembre 2010)

    * È Maria ad accompagnarci nella vita di ogni giorno. Noi la invochiamo "Regina del Cielo", sapendo che la sua regalità è come quella del suo Figlio: tutta amore, e amore misericordioso.
    (Benedetto XVI, Regina Coeli, 19 aprile 2009)

    * Nel corso della storia della Chiesa, la Vergine Maria non ha fatto che invitare i suoi figli a ritornare a Dio, ad affidarsi a Lui nella preghiera, a bussare con fiduciosa insistenza alla porta del suo Cuore misericordioso. In verità, altro Egli non desidera che riversare sul mondo la sovrabbondanza della sua Grazia. "Misericordia e non giustizia" ha implorato Maria, sapendo che avrebbe certamente trovato ascolto presso il Figlio suo Gesù, ma altrettanto consapevole della necessità della conversione del cuore dei peccatori. Per questo ha invitato alla preghiera ed alla penitenza.
    (Benedetto XVI, Omelia, 17 maggio 2008)

    * Maria ci insegna a cogliere il momento favorevole in cui Gesù passa nella nostra vita e chiede una risposta pronta e generosa. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come Maria, con un “sì” personale e sincero, mettendosi pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore. Un Santo diceva: “Ho timore che il Signore passi”. Sapete perché aveva timore? Timore di non accorgersi e lasciarlo passare. Quando noi sentiamo nel nostro cuore: “Vorrei essere più buono, più buona… Sono pentito di questo che ho fatto…”. È proprio il Signore che bussa. Ti fa sentire questo: la voglia di essere migliore, la voglia di rimanere più vicino agli altri, a Dio. Se tu senti questo, fermati. È il Signore lì! E vai alla preghiera, e forse alla confessione, a pulire un po’…: questo fa bene.
    (Francesco, Angelus, 21 dicembre 2014)


    RIVOLGERSI A MARIA, LA MADRE MISERICORDIOSA

    * Nessuno può avvicinarsi a Cristo se non attraverso la Madre. Quanta luce di sapienza e di misericordia risplende in questo disegno divino! Come noi lodiamo l’infinita misericordia di Dio e crediamo in essa, così ne riconosciamo e temiamo l’infinita giustizia. Perciò, necessariamente ci occorre un protettore e patrocinatore che goda di tutta la grazia di Dio e che sia di tanta generosità da non rifiutare la difesa di nessuno e da ridare agli avviliti e agli afflitti la speranza nella misericordia divina. Con estrema chiarezza, è proprio il caso di Maria: potente perché madre dell’Onnipotente, ma, benigna, indulgente al massimo grado. Tale ce la offrì Dio stesso quando la elesse madre del suo Unigenito, instillandole veri sentimenti materni, di null’altro animati se non di amore e perdono. Così ce la mostrò Gesù Cristo nei fatti, quando volle spontaneamente viverle accanto, in sottomissione e obbedienza, come un figlio con la madre. Così la consacrò dalla Croce, quando le affidò, nel discepolo Giovanni, la cura e il sostegno dell’umanità intera; come tale, infine, si offerse ella stessa quando, accettando con grande forza d’animo l’eredità dell’immenso impegno affidatole dal figlio morente, cominciò subito a riversare su tutti le sue cure di madre.
    (Leone XIII, Octobri mense)

    * Vi invito a rivolgervi/ al cuore immacolato di Maria, /Madre di Gesù, /nella quale «si è operata /la riconciliazione di Dio /con l'umanità, /si è compiuta l'opera della riconciliazione, /perché ella ha / ricevuto da Dio /la pienezza della grazia / in virtù del sacrificio redentore di Cristo».
    Maria è diventata / «l'alleata di Dio», / in virtù della sua maternità divina, /nell'opera della riconciliazione.
    Alle mani di questa Madre, /il cui «fiat» segnò l'inizio /di quella «pienezza dei tempi», /nella quale/ fu attuata da Cristo /la riconciliazione dell'uomo con Dio, / e al suo cuore immacolato / - al quale abbiamo ripetutamente affidato / l'intera umanità, /turbata dal peccato /e straziata da tante/ tensioni e conflitti / - affido ora in special modo questa intenzione: /che, per la sua intercessione, / l'umanità stessa scopra e percorra / la via della penitenza, l'unica che /potrà condurla alla piena riconciliazione.
    (Giovanni Paolo II, Reconciliatio et poenitentia, n. 35)

    * Quando con la preghiera ci rivolgiamo a Maria, è alla Madre di Misericordia che ci rivolgiamo, a colei che è così benevola verso di noi che, in qualsiasi necessità ci troviamo, specialmente se è in gioco la salvezza dell’anima, è sempre pronta, anche prima di essere invocata, ad attingere per noi dal tesoro di quella grazia della quale fin dall’inizio le fu donata gran copia da Dio, perché degnamente ella divenisse sua Madre. È appunto questa pienezza di grazia, la più eccelsa delle molte prerogative della Vergine, che la pone di gran lunga al di sopra di tutte le gerarchie umane ed angeliche. Maria, per il fatto stesso di essere stata eletta a Madre di Cristo, Signore e insieme fratello nostro, ebbe la peculiare prerogativa di soccorrerci manifestando la sua misericordia».
    (Leone XIII, Magnae Dei Matris)

    * «Prega per noi, peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte». Chiedendo a Maria di pregare per noi, ci riconosciamo poveri peccatori e ci rivolgiamo alla «Madre della misericordia», alla tutta Santa. Ci affidiamo a lei «adesso», nell'oggi delle nostre esistenze. E la nostra fiducia si dilata per consegnare a lei, fin da adesso, «l'ora della nostra morte». Maria sia ad essa presente come alla morte in croce del Figlio suo, e nell'ora del nostro transito ci accolga come nostra Madre, per condurci al suo Figlio Gesù, in paradiso.
    (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2677)

    * Colei che la Chiesa saluta abitualmente quale  madre di grazia e madre di misericordia», si è sempre rivelata tale, soprattutto quando si è pregato tramite il Rosario. Conseguentemente, i Pontefici Romani non tralasciarono alcuna occasione per esaltare con somme lodi il Rosario Mariano e per arricchirlo con i tesori dell’Indulgenza Apostolica.
    (Benedetto XV, Fausto asppetente die)

    * Procurino tutti di avvicinarsi ora con maggior fiducia di prima, quanti ricorrono al trono di grazia e di misericordia della Regina e Madre nostra, per chiedere soccorso nelle avversità, luce nelle tenebre, conforto nel dolore e nel pianto, e, ciò che conta più di tutto, si sforzino di liberarsi dalla schiavitù del peccato, per poter presentare un ossequio immutabile, penetrato dalla fragrante devozione di figli, allo scettro regale di sì grande Madre. I suoi templi siano frequentati dalle folle dei fedeli, per celebrarne le feste; la pia corona del Rosario sia nelle mani di tutti per riunire insieme, nelle chiese, nelle case, negli ospedali, nelle carceri, sia i piccoli gruppi, sia le grandi adunanze di fedeli, a cantare le sue glorie.
    (Pio XII, Ad Caeli Reginam)

    * A Lei, che è «Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra» ricorriamo tutti noi «gementi e piangenti in questa valle di lacrime», e affidiamo con fiducia noi e tutte le nostre cose alla sua protezione. Essa è diventata Madre nostra mentre il Divin Redentore compiva il sacrificio di Sé, e perciò, anche a questo titolo, noi siamo figli suoi. Essa ci insegna tutte le virtù; ci dà suo Figlio, e, con Lui, tutti gli aiuti che ci sono necessari, perché Dio «ha voluto che tutto noi avessimo per mezzo di Maria».
    (Pio XII, Mediator Dei)

    * Non cessate di invocare Maria e di confidare in lei, madre di misericordia per tutti i suoi figli senza distinzione.
    (Francesco, Angelus, 12 luglio 2015)


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