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     Scheda 5

    Il vescovo

    (LG 25)

     



    cf "Chiesa, che cosa dici di te stessa? perché tu sei?"


    I. PARTE TEOLOGICA

    Approfondimento tematico

    «I Vescovi, quali successori degli Apostoli, ricevono dal Signore, cui è stata data ogni potestà in cielo e in terra, la missione di insegnare a tutte le genti e di predicare il Vangelo a ogni creatura, affinché tutti gli uomini, per mezzo della fede, del battesimo e dell’osservanza dei comandamenti ottengano la salvezza (cf Mt 28,18; Mc 16,15-16; At 26,17ss). “I Vescovi, partecipi della sollecitudine per tutte le Chiese, esercitano il loro ministero episcopale, ricevuto per mezzo della loro consacrazione episcopale, in comunione e sotto l’autorità del Sommo Pontefice, in tutto ciò che riguarda il magistero e il governo episcopale, uniti tutti in un collegio o corpo, rispetto a tutta la Chiesa. I singoli Vescovi esercitano tale ministero nei riguardi delle porzioni del gregge del Signore che sono state loro assegnate, avendo ciascuno cura della particolare Chiesa affidatagli” (CD, 3).
    “La sacra Tradizione e la Sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della Parola di Dio affidata alla Chiesa, e nell’adesione ad esso tutto il popolo santo, unito ai suoi Pastori persevera assiduamente nell’insegnamento degli Apostoli (DV, cap.2, 10)”.
    “Tra i principali doveri dei Vescovi, eccelle la predicazione del Vangelo (LG 25)”. Il Vescovo, in quanto successore degli Apostoli è il principale e affidabile annunziatore del Vangelo, fonte autorevole dalla quale i fedeli attingono all’acqua viva della Parola. Tutti i fedeli devono accogliere con venerazione il suo insegnamento, fiduciosi che nella persona del Vescovo è Cristo stesso che parla: “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me e offro la vita per le pecore. (Il buon Pastore) cammina innanzi a loro e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce”. (Gv 10,14;4). Il Vescovo, in quanto in comunione col Romano Pontefice, quando parla al suo popolo in materia di fede e di morale, gode la prerogativa dell’infallibilità e a lui spetta l’ossequio della filiale obbedienza (CIC cann. 1322-1323). In virtù del sacramento dell’Ordine a lui conferito partecipa di una particolare grazia e illuminazione dello Spirito Santo: “Lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutt’intera perché non parlerà da se, ma dirà tutto ciò che avrà udito … prenderà del mio e ve lo annunzierà”. (GV 16,13-14). Egli garantisce l’autentica interpretazione della scrittura, rendendola nel tempo, parola attuale di Cristo che è “lo stesso ieri, oggi e sempre.” (Eb 13,8).
    E i fedeli fanno bene “a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro.” (2Pt 1,19). Per lui vale massimamente l’affermazione della 2Pt 1,20-21: “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.”
    A lui sono sottoposti nel discernimento i carismi, che lo Spirito suscita nella Chiesa, perché se ne dimostri la fedeltà al Vangelo, alla Tradizione e al Magistero. E’ lui che conferma, sia nei doni straordinari che in quelli ordinari, il suggerimento dello Spirito, autorizzandone l’esercizio per il bene del corpo mistico, onde tutti ne traggano gli spirituali benefici.
    A lui compete particolarmente di essere paternamente presente nella vita dei suoi fedeli con tutte le sue virtù umane, psicologiche e spirituali a immagine del Padre che effondendo il Consolatore, ci sostiene e ci consola in ogni nostra necessità e, a imitazione di Cristo, che al vedere le folle “sentì compassione perché erano come pecore senza pastore” (Mt 9,36), capace di soffrire nel dolore e di rallegrarsi nella gioia degli uomini e di santamente indignarsi di fronte a ogni tipo di ingiustizia, soprattutto verso i più deboli e inermi, fatto voce di chi non ha voce.
    Ognuno all’ombra della sua paternità, trovi sollievo e conforto. Il Vescovo è “amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di se, attaccato alla dottrina sicura secondo l’insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.” (Tt 1,8-9).
    Concludiamo con l’esortazione di Paolo a Timoteo: “Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.” (Tm 4,16).

    Letture consigliate

    - 1Tm 3, 1-7
    - 2Tm 2, 14-28
    - Tt 2, 1-9
    - 1Pt 5, 1-4

    II. PARTE CATECHETICA

    Idea di fondo

    Per annunziare la fede ed instaurare il suo Regno, Cristo invia i suoi apostoli ed i loro successori.
    Li rende partecipi della sua missione. Da Lui ricevono il potere di agire in sua persona. I vescovi, costituiti per mezzo dello Spirito Santo, succedono agli apostoli. I vescovi singolarmente presi, sono il principio visibile e il fondamento dell’unità nelle loro Chiese particolari.

    Riferimento ai Catechismi della CEI

    - Catechismo della Chiesa Cattolica – cfr. Parte I, n°874/896, pag. 239/245.
    - Bambini (fino a 6 anni) – cfr. “Lasciate che i bambini vengano a me”, Parte II, Cap. 4, pag. 110-111.
    - Fanciulli (6-8 anni) – cfr. “Io sono con voi”, Unità 6, pag. 103/110.
    - Fanciulli (8-10 anni) – cfr. “Venite con me”, Unità 8, pag. 144-145.
    - Ragazzi (11-12 anni) – cfr. “Sarete miei testimoni”, Unità 5, pag. 84/85.
    - Preadolescenti (12-14 anni) – cfr. “Vi ho chiamato amici”, Unità 6, pag. 188-189.
    - Adolescenti (15-18 anni) – cfr. “Io ho scelto voi”, Capitolo 5, Paragrafo 4 , pag. 273/276.
    - Giovani (18-25 anni) – cfr. “Venite e vedrete”, Capitolo 5, Paragrafo 3, pag. 226-227-232-233.
    - Adulti (25 anni in poi) – cfr. “La Verità vi farà liberi”, Parte II, Sezione I, Cap. 12, Paragrafo 2-3, pag. 248/254.

    Proposte e attività a misura per ogni età

    Bambini (fino a 6 anni)
    I bambini vengono aiutati a riflettere sulla figura del pastore chiamato a custodire e sorvegliare il proprio gregge. Si può consegnare a loro alcune scene della parabola della pecora smarrita e, dopo averle colorate e collocate nel giusto ordine cronologico, l’educatore può presentare la figura del Vescovo come una persona a cui il Signore ha chiesto di pascere le sue pecorelle (il popolo di Dio).

    Fanciulli (6-11 anni)
    I ragazzi iniziano con un gioco: divisi in due gruppi dovranno individuare un capo rappresentativo del proprio gruppo. Quando i due capi saranno eletti … si discuterà sulle motivazioni che hanno spinto a quella scelta (la simpatia, la forza, la capacità di andare in accordo con tutti …). Successivamente i ragazzi cercano nella Bibbia il passo di S. Paolo a Tito (1,5-9) dove sono elencate le qualità che deve avere un capo. Si confronteranno con quelle individuate nella scelta dei capi fatta nel gioco. L’educatore evidenzierà le differenze su un cartellone a due colonne e cerchierà anche quelle comuni. Ne segue una discussione su cosa significa essere capo nella Chiesa.

    Preadolescenti (12-14 anni)
    L’educatore introduce l’attività con questo testo: “Le comunità cristiane del I secolo ebbero la necessità di darsi un’organizzazione. Poiché il numero dei fedeli aumentava, gli apostoli dovettero scegliere in ogni città persone adatte ad essere capi, che continuassero la loro opera, che fossero responsabili della comunità e che organizzassero la vita. Segno di questa scelta era ed è tutt’ora l’imposizione delle mani sul capo da parte dell’apostolo, oggi da parte del suo successore, il Vescovo”. Le citazioni qui di seguito riportate in ordine giusto vengono consegnate ai ragazzi divisi in coppie con il compito di riferirle a frasi che l’educatore avrà riportato su un cartellone dal titolo: “I capi sono coloro che hanno ricevuto l’incarico …”. Gv 20,21; Mt 28,20; Lc 10,16
    - di continuare nella Chiesa la presenza di Gesù – Mt 28,18-20; Mc 16, 15-16; Gal 1,11-12; 1Cor 1,17
    - di predicare il Vangelo – Mt 28,19
    - di accogliere nella comunità coloro che hanno creduto – Gv 20,23; 1Cor 11,24-25
    - di accogliere ogni successiva espressione di fede nei momenti fondamentali dell’esistenza (sacramenti).
    Alcune domande per il confronto di gruppo potrebbero essere: che cosa pensi del Papa. Dei vescovi e dei preti? Che cosa ne pensano i tuoi amici e gli adulti che conosci? Al di là delle loro idee e delle loro caratteristiche, quale importanza hanno per te, per il tuo cammino nella Chiesa?

    Adolescenti (15-18 anni)
    Il gruppo potrebbe chiedere o pensare un’occasione per incontrarsi con il Vescovo. L’occasione può essere data anche dalle numerose proposte della Pastorale giovanile. Ogni giovanissimo viene incoraggiato a rendere questa occasione di incontro come una bella opportunità per conoscere davvero il pastore di questa Chiesa. Il Vescovo nella diocesi è segno dell’unità della Chiesa ed è la guida a cui Cristo ha affidato la cura di ciascun fedele di questa Chiesa particolare.

    Giovani (18-25 anni)
    Ai giovani viene proposto di organizzare con cura un incontro con il Vescovo. Egli riceve chi lo desidera, basta informarsi su giorno ed orari in cui è disponibile, soprattutto per i più giovani. Conoscerlo e lasciarsi conoscere permetterà ad ogni giovane di vivere meglio la propria appartenenza alla Chiesa e alla propria comunità.

    Adulti (25 anni in poi)
    Il gruppo viene invitato ad approfondire il profilo di un apostolo e ad individuarne le caratteristiche. A questo punto sarebbe utile riflettere su cosa significa essere “capo”, guida nella Chiesa. Il concetto di autorità nella Chiesa è strettamente legato a quello di servizio. Il gruppo potrebbe interrogarsi sul motivo per cui in alcuni casi questo concetto viene vissuto in modo differente o distorto all’interno della comunità ecclesiale.

    Per chi vuole approfondire

    Proposte per i ragazzi (fino ai 14 anni)
    · Il seme della Parola. Lectio divina per ragazzi su Pietro, Editrice AVE.
    · Quando l’amore diventa una carezza. Il sacramento dell’unzione spiegato ai ragazzi, Editrice AVE.
    · Tutti per Uno … Uno per tutti. Il sacramento dell’ordine presentato ai ragazzi, Editrice AVE.

    Proposte per i giovani (15-25 anni)
    · C. M. Martini, Lo spirito dell’apostolo, Ed. Ancora.

    Proposte per gli adulti (dai 25 anni in poi)
    · P. Rossi, Vesti ed insegne liturgiche, Ed. Lampi di Stampa.
    · C. Ruini, Chiesa contestata, Ed. Piemme.

    III. PARTE SULLA PREGHIERA

    Invochiamo Dio Padre, che ha eletto e posto il nostro Vescovo a capo di questa nostra bella Chiesa e diciamo insieme:
    Custodiscilo nel tuo amore, Padre Perché possa adempiere fedelmente il ministero apostolico da te affidatogli ed essere testimone della risurrezione del figlio tuo Gesù Cristo.
    Perché annunci a tutti, con fedeltà e perseveranza, in modo opportuno e inopportuno, il Vangelo di Cristo.
    Perché custodisca con cuore puro e integro il deposito della fede e sia per noi maestro buono e padre sapiente.
    Perché il tuo servo e nostro Vescovo, che hai scelto come dispensatore dei santi misteri, edifichi, con la parola e con la vita, il popolo che tu gli hai affidato e insieme possiamo giungere alla vita eterna.
    Padre santo, donaci di sperimentare la tua paternità nel nostro Vescovo che tu hai scelto come nostro pastore e guida. Per il nostro Signore....


    T e r z a
    p a g i n A


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