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    Mostrare ai giovani

    che essere cristiani

    è bello

    Benedetto XVI e i giovani nei primi quattro anni
    di pontificato [1]

    Jan Balík [2]

    (NPG 2009-04-66)


    Quando il 19 aprile 2005 il card. Joseph Ratzinger fu eletto successore di san Pietro, molti aspettavano con ansia l’evento della ormai prossima Giornata mondiale dei giovani (GMG) a Colonia. Interrogativi silenziosi affollavano come ombre: quale sarà l’approccio del Papa nei confronti delle tendenze evangelizzatrici lanciate da Giovanni Paolo II? Includerà i giovani tra le priorità del suo pontificato? Sarà bene accolto dai giovani?

    A fianco di Giovanni Paolo II

    Joseph Ratzinger, uomo di una straordinaria grandezza spirituale e di una profonda spiritualità,[3] spesso visitava a Roma il «Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo», fondato dal suo predecessore, tenendo numerosi incontri e dibattiti con i giovani provenienti da tutto il mondo.
    I compiti assunti da Ratzinger per 23 anni come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, lo portavano nelle più svariate parti del mondo, con grande opportunità di vivere da vicino la vita della Chiesa, scoprire ostacoli ma anche risorse di una rinnovata speranza. Gradualmente si rendeva conto del significato dei movimenti ecclesiali che nascevano, della loro ammirevole dinamica della fede, come pure della loro capacità di parlare ai giovani.[4]
    Avendo partecipato ad alcune GMG, poteva attingere dall’esperienza personale. Nel 1998, nelle riflessioni sul ventesimo anniversario del pontificato di Giovanni Paolo II, menzionò anche le GMG e un anno più tardi (dopo aver visitato a sorpresa la GMG di Parigi) descrisse accuratamente la loro entità e il loro significato.[5] Giunse alla conclusione che gli incontri dei giovani con Giovanni Paolo II erano tutt’altro che superficiali e che si trattava di una straordinaria esperienza di fede. Quanto stimasse già allora tali rapporti lo disse alla televisione polacca, rispondendo ad una domanda sui punti salienti del pontificato di Giovanni Paolo II: «Io direi che, anzitutto, ha saputo entusiasmare la gioventù per Cristo… Che la gioventù si sia entusiasmata per Cristo e per la Chiesa e anche per valori difficili, poteva ottenerlo soltanto una personalità con quel carisma; soltanto Lui poteva in tal modo riuscire a mobilitare la gioventù del mondo per la causa di Dio e per l’amore di Cristo».[6]

    Erede e continuatore di Giovanni Paolo II

    Quando, pochi minuti dopo essere stato eletto, incontrò Mons. Renato Boccardo, allora responsabile dei viaggi del Santo Padre all’estero, subito gli disse: «Ora dobbiamo pensare a Colonia».[7]
    A partire dai primi discorsi pubblici [8] e più tardi anche a Colonia, ha dimostrato di voler seguire nella pastorale giovanile la scia del predecessore. Prima dell’incontro di Colonia si percepiva una sottile ansia sull’esito del primissimo incontro del Santo Padre con i giovani. Ma già durante l’incontro stesso era chiaro che i giovani avevano accolto il nuovo Papa. Quest’incontro è stato importante anche per Benedetto XVI in quanto la sua prima esperienza con i giovani dall’inizio del pontificato. L’ha descritto come un insolito incontro con Cristo, un’esperienza di Chiesa e una testimonianza della speranza. L’incontro ha suscitato nel suo cuore un’enorme gratitudine a Dio per le GMG, volute con un’intuizione profetica dal suo predecessore.[9]
    La seguente XXIII GMG tenutasi a Sydney ha mostrato che il papa e i giovani sono inseparabili e seguono Cristo insieme. Ormai nessuno può più dubitare se la Chiesa ha trovato un modo di incontrare i giovani del mondo di oggi.
    Benedetto XVI segue ovviamente la sua strada, ma vuole bene ai giovani e include il dialogo con loro tra le sue priorità. Ciò traspare nella menzionata continuazione della tradizione delle GMG e anche dai regolari messaggi ai giovani che invia loro ogni anno in occasione delle feste diocesane delle GMG, come faceva anche il suo predecessore. In tal modo dona alla pastorale giovanile un programma spirituale di base inserendola in un lungo cammino di formazione.
    Benedetto XVI segue le orme del suo predecessore anche in un altro importante tratto: i viaggi apostolici fuori Roma e oltre i confini dell’Italia. Nel loro svolgimento scopriamo che più o meno tutti contenevano un momento dedicato esclusivamente ai giovani.[10]
    La posizione di Benedetto XVI risulta più chiara da alcuni dei suoi discorsi pubblici che risalgono al ritorno dalla XXIII GMG a Sydney.[11] Tra i discorsi chiave, che riflettono il suo concetto della pastorale giovanile e del significato delle GMG, vorrei menzionare quello presentato all’udienza alla Curia Romana, nel tempo di Natale 2008.[12] Volendo chiarire l’essenza delle GMG, parte dalle obiezioni. «Analisi in voga tendono a considerare queste giornate come una variante della moderna cultura giovanile, come una specie di festival rock modificato in senso ecclesiale con il Papa quale star. Con o senza la fede, questi festival sarebbero in fondo sempre la stessa cosa, e così si pensa di poter rimuovere la questione su Dio. Ci sono anche voci cattoliche che vanno in questa direzione valutando tutto ciò come un grande spettacolo, anche bello, ma di poco significato per la questione sulla fede e sulla presenza del Vangelo nel nostro tempo. Sarebbero momenti di una festosa estasi, che però in fin dei conti lascerebbero poi tutto come prima, senza influire in modo più profondo sulla vita».[13]
    Partendo dalle constatazioni superficiali, spiega a sua volta l’essenza stessa delle GMG sottolineando che si tratta di un programma strutturato e a lungo termine. Le GMG non si consumano in una sola settimana in cui captano l’attenzione dei mass media. Costituiscono invece un cammino spirituale che segue la Croce delle Giornate mondiali dei giovani e l’icona della Santissima Vergine. I giovani si preparano all’incontro – sia individualmente che con altri – dedicando attenzione a Cristo. Le giornate festive non sono che il culmine di un lungo cammino spirituale.
    Le Giornate stesse poi costituiscono un incontro attorno a Cristo. «Così anche il Papa non è la star intorno alla quale gira il tutto. Egli è totalmente e solamente Vicario. Rimanda all’Altro che sta in mezzo a noi».[14]
    Dopo la settimana festiva bisogna rimettersi in cammino. I giovani possono tra l’altro stringere nuove amicizie, che li incoraggiano a vivere il loro stile di vita.
    Benedetto XVI fa notare un altro aspetto importante degli incontri: le GMG offrono esperienza di una profonda gioia. «Lui è presente. Lui entra in mezzo a noi... È questo che rende lieta e aperta la vita e unisce gli uni con gli altri in una gioia che non è paragonabile con l’estasi di un festival rock... Secondo la Scrittura, la gioia è frutto della Spirito Santo (cf Gal 5, 22): questo frutto era abbondantemente percepibile nei giorni di Sydney... Parte integrante della festa è la gioia. La festa si può organizzare, la gioia no. Essa può soltanto essere offerta in dono; e, di fatto, ci è stata donata in abbondanza: per questo siamo riconoscenti».[15]
    Le parole citate faranno d’ora in poi parte del tesoro dei concetti irrinunciabili per comprendere il cammino della Chiesa con i giovani.

    I messaggi del papa ai giovani

    I primi tre messaggi costituiscono una trilogia concentrata sull’esperienza della presenza dello Spirito Santo nella Chiesa.[16] Siccome i testi tracciano il programma spirituale della pastorale giovanile, dobbiamo interrogarci sull’orientamento che ci offrono.
    Nel 2006, in occasione della XXI GMG, Benedetto XVI ha presentato ai giovani lo Spirito in quanto verità. Nel corso della storia la Chiesa media l’accesso alla Parola di Dio, contenuta nelle Scritture. Perciò il Santo Padre ha invitato i giovani a «nutrirsi» della Parola di Dio, innanzitutto usando il metodo della Lectio Divina. Chi ascolta la Parola di Dio, trova una rotta sicura per la sua vita, coraggio per la lotta spirituale, scopre la sua missione e desidera divenire apostolo della Buona novella.
    La XXII GMG del 2007 si è focalizzata sulla conoscenza dello Spirito Sano che è Amore, infonde la carità nei nostri cuori e ci insegna ad essere sensibili nei confronti del prossimo. Il Dio – amore agisce nella sua Chiesa. Un altro campo da approfondire in cui un amore vero lotta con un sentimento superficiale, sono le relazioni tra i fidanzati e tra i coniugi. Un vero amore si libera gradualmente da ogni egoismo, maturando in un amore umano che raggiunge pienezza, e rifacendosi all’amore di Dio. Il terzo campo è quello della quotidiana crescita nell’amore che facilita la «civiltà dell’amore». In questo contesto il Santo Padre incita ad approfondire la dottrina sociale della Chiesa e i modelli costituiti dalla vita dei santi.
    Il terzo messaggio, lanciato in preparazione della XXIII GMG a Sydney, in Australia, si concentra sullo Spirito Santo che non cessa di operare. I momenti privilegiati per incontrarlo sono i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia. Il messaggio del Santo Padre culmina con un appello ad intraprendere coraggiosamente la propria missione. Annunciare il Vangelo non è un’espressione di intolleranza, ma un frutto di amore per il Dio e per il prossimo.
    L’ultimo messaggio finora è stato appena pubblicato, il 4 marzo 2009. Parla della speranza che non è una mera sensazione, ma una persona viva – Gesù. L’attuale crisi della speranza è la conseguenza dell’oblio di Dio. Per questo l’evangelizzazione del mondo dei giovani è molto importante, perché soprattutto i giovani trovino la fonte vera della speranza in Dio che è amore.

    I nuclei dei discorsi di Benedetto XVI durante gli incontri con i giovani

    I discorsi di Benedetto XVI ai giovani mantengono gli stessi accenti del suo predecessore. Il motivo è da cercarsi nella visione della fede, nell’antropologia biblica della Chiesa, come pure nell’amore per i giovani che si esprime nel desiderio di continuare ad incontrarli e avvicinarli a Cristo.[17]

    * Idee fondamentali
    Ecco quelli che ritengo i nuclei del suo dialogo con i giovani:
    – la gioventù in quanto grande ricchezza (opportunità di decidere per il bene nella vita);[18]
    – la fiducia nei giovani e la fede nell’opera di Dio nelle loro vite;[19]
    – i giovani in quanto futuro della Chiesa e del mondo (il futuro dipende dalla qualità della loro vita);[20]
    – la vita come missione (importanza del coraggio di fare scelte plasmate dalla fede);[21]
    – il sacramento del matrimonio si può vivere anche oggi;[22]
    – la vita consacrata e il sacerdozio non hanno perso la propria validità;[23]
    – scoprire il significato della croce (l’amore umano è inevitabilmente connesso con sacrifici);[24]
    – evangelizzazione.[25]

    * Le accentuazioni
    – necessità di vivere la fede in seno alla Chiesa;[26]
    – ispirarsi agli autori patristici, soprattutto S. Agostino;[27]
    – necessità di cercare la verità (ruolo di un’esperienza razionale della fede);[28]
    – realismo della fede (percepire l’imperfezione umana e prendere in considerazione difficoltà);[29]
    – esempio dei santi.[30]

    * Temi che riflettono i problemi del mondo
    – espansione della violenza (incluso l’abuso delle religioni per commettere violenza);[31]
    – religione percepita come un ostacolo al dialogo con gli altri;[32]
    – forti pressioni volte a sopprimere una qualsiasi morale, presenti nella società occidentale;[33]
    – attacchi alla famiglia tradizionale.[34]

    Conclusione

    Giovanni Paolo II ha più volte dichiarato che il Papa morirà ma le Giornate mondiali dei giovani andranno avanti.[35]
    Oggi possiamo costatare che la sua profezia si sta realizzando e che il cammino dei giovani non si è arrestato.
    Tuttavia rimane fondamentale che nell’ambito della Chiesa e nella figura del Santo Padre l’amore per i giovani e l’accento sui giovani continuino a svilupparsi, realizzando così il lascito del grande Giovanni Paolo II, Papa dei giovani.

     
    NOTE

    [1] Benedetto XVI: Intervista per la RadioVaticana, 12.8.2005; Citazioni del Santo Padre in www.vatican.va.

    [2] Jan Balik per anni è stato direttore della Sezione per i giovani della Conferenza Episcopale della Repubblica Ceca. Attualmente ne è consultore nazionale.

    [3] Cf Bertone. T., Serata in onore del Santo Padre Benedetto XVI, promosso dall’ufficio della pastorale universitaria del Vicariato di Roma 19.4.2007, In.: www.vatican.va.

    [4] Ratzinger, J. «Kirchliche Bewegungen und ihr theologischer Ort», In: Comminio, 5 (1998) pp. 431-448 (Discorso pronunciato il 27.5.1998 in occasione dell’Incontro internazionale di 56 movimenti ecclesiali tenutosi a Roma).

    [5] Molti, inclusi alcuni vescovi, erano scettici e ritenevano che un Papa malato avrebbe smesso di attirare i giovani e il numero dei partecipanti sarebbe stato deludente. Ciò nonostante l’incontro si dimostrò una splendida festa della fede con una partecipazione clamorosa. Vayne, F. – Rollier, A.: Jean-Paul II les Jeunes et les JMJ. Paris : Parole et Silence 2006, pp. 67s, 98s.

    [6] Intervista alla televisione polacca, 16. 10. 2005.

    [7] Dialogo personale dell’autore con Mons. Boccardo.

    [8] p.es. l’omelia durante la S. messa per i cardinali il 20.4.2005, l’omelia all’inaugurazione del pontificato il 24.4.2005.

    [9] Udienza generale 24.8.2005.

    [10] Un incontro speciale con i giovani non si è verificato solo durante la visita dell’Austria e della Baviera, tuttavia il Santo Padre riservò loro almeno un’allocuzione. I suoi viaggi pastorali hanno sempre contemplato un incontro con i giovani, salvo nei viaggi concepiti come un pellegrinaggio del Pontefice.

    [11] p. es.: Incontro con il clero della Diocesi di Bressanone 6.8.2008; Incontro con i giovani, Sardegna – Cagliari 7.9.2008.

    [12] Verso la fine dell’anno civile il Santo Padre incontra i collaboratori, valuta l‘anno passato e accentua momenti significativi. In uno dei tali discorsi programmatici Giovanni Paolo II istituì le GMG.

    [13] Benedetto XVI: Udienza alla Curia Romana, 22.12.2008.

    [14] Ivi.

    [15] Ivi.

    [16] Messaggio per la XXI. GMG 22.2. 2006; per la XXII. GMG 5.2.2007; per la XXIII. GMG 20.7.2007.

    [17] p.es.: L’incontro con i giovani alla celebrazione della XXII GMG nella diocesi di Roma, il 29.3.2007; L’incontro con i giovani italiani a Loreto, il 1.9.2007; L’incontro con i giovani a Brindisi, il 14.6.2008; In particolare ha dimostrato di voler ascoltare i giovani, rispondendo spontaneamente alle loro domande in occasione dell’incontro di Benedetto XVI con i giovani della diocesi di Roma il 6.4.2006 e all’incontro con i giovani a Loreto il 1.9.2007.

    [18] p. es.: Incontro con i giovani, Sao Paulo il 10.5.2007.

    [19] p.es.: XX GMG Colonia il 18.8.2005.

    [20] p.es.: Incontro con i giovani, Sao Paulo il 10.5.2007; Incontro con i giovani, Loreto il 1.9.2007; Incontro con i giovani, Genova il 18.5.2008; XXIII GMG Sydney il 20.7.2008.

    [21] p.es.: Celebrazione della penitenza con i giovani della diocesi di Roma in preparazione alla XXIII GMG, omelia il 13.3.2008; Incontro con i giovani, New York, il 20.4.2008.

    [22] p.es.: Incontro con i giovani, Sao Paulo il 10.5.2007.

    [23] p.es.: Incontro con i giovani, Loreto il 1.9.2007; Incontro con i giovani, New York il 20.4.2008; XXIII GMG Sydney 20.7.2008.

    [24] p.es.: Domenica delle palme, omelia 9.4.2006; Incontro con i giovani, Parigi il 12.9.2008.

    [25] p.es.: XX GMG Colonia il 21.8.2005; Incontro con i giovani, Parig il 2.9.2008.

    [26] p.es.: XX GMG Colonia il 20.8.2005, il 21.8.2005; Incontro con i giovani, Loreto (risposta) il 1.9.2007; Incontro con i giovani, Genova il 18.5.2008.

    [27] p.es.: XXIII GMG Sydney il 19.7.2008.

    [28] p.es.: Incontro con i giovani, Assisi il 18.6.2007; Incontro con i giovani, New York il 20.4.2008; Incontro con i giovani, Genova il 18.5.2008; XXIII GMG Sydney il 17.7.2008.

    [29] p.es.: Incontro con i giovani, Loreto il 1.9.2007; Incontro con i giovani, Cagliari il 7.9.2008.

    [30] p.es.: XX GMG Colonia il 20.8.2005; Messaggio per la XXII GMG il 27.1.2007; Incontro con i giovani, New York il 20.4.2008.

    [31] p.es.: XX GMG Colonia il 20.8.2005; L’omelia della domenica delle Palme il 9.4.2006; Messaggio per la XXII GMG il 27. 1. 2007.

    [32] p.es.: Messaggio per la XXIII GMG il 20.7.2007.

    [33] p.es.: XX GMG Colonia il 20.8.2005; Incontro con i giovani, Loreto il 1.9.2007; XXIII GMG Sydney il 17.7.2008.

    [34] p.es.: Incontro con i giovani, Cagliari il 7.9.2008.

    [35] Vayne, F. – Rollier, A., cf nota 5.


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