Riccardo Tonelli
(NPG 1968-11-70)
Uno dei modi di essere efficaci nei nostri interventi educativi è quello di partire con un piano programmato e con un calendario ben preciso: gli inevitabili cambiamenti entreranno facilmente negli ingranaggi della realtà, senza costringere ad improvvisazioni, a brusche inversioni di marcia o ad annaspamenti pericolosi. All'apertura di un anno scolastico, in un istituto di educazione, è ormai abitudine presentare tutto un diagramma di giornate di ritiro spirituale, per segnare dei momenti forti di riferimento. Sono una chiave essenziale del nostro ministero pastorale: la riflessione, nella vita cristiana, è questione di vita o di morte.
Talvolta però, trascinati dal tempo che fugge e dal ritmo delle cose da fare, arriviamo alla vigilia del ritiro... con tutto sossopra: tema, predicatore, tecnica, orari.
La buona volontà ci spalleggia, e qualcuno che parli, lo si trova sempre.
Ma diventa tremendamente facile accontentarsi di raccogliere il 10 per uno, in un terreno che, opportunamente curato, poteva regalarci il 50 o il 100.
Il Centro di Pastorale Giovanile, come proposta di servizio, ha preparato un sussidio che può tornare utile per un piano organico di ritiri, lungo l'arco dell'anno.
6 FOGLIETTI-SCHEDE DI RIFLESSIONE PER ESERCIZI SPIRITUALI E PER RITIRI
Sono stati affrontati 6 temi scottanti e impegnativi:
• il mondo (la creazione: via a Dio – una risposta cristiana al male che esiste nel mondo – la presenza dell'uomo nel progresso);
• l'uomo (la scoperta dell'altro – siamo tutti fratelli – l'uomo nel mondo della tecnica);
• il peccato (una panoramica sulle ingiustizie, le lotte fratricide, le guerre, le disgrazie irreparabili – perché tutto questo?);
• la vita (a che serve la vita? – vita: felicità o noia?);
• la verità (il problema della doppia faccia – il coraggio di essere coerenti –sincerità e verità);
• la morte (un suicida ogni 12 secondi – morte e aldilà).
CONTENUTO
Ciascun foglietto, stampato a due colori, per una immediata evidenza anche grafica, contiene:
a) aggancio del problema
un disegno stilizzato e molto espressivo e il testo di una canzone in voga introducono immediatamente nel tema; attraverso le strofe certamente canticchiate molte volte (Celentano, Modugno, Bob Dylan, i Nomadi, ecc.), il ragazzo è condotto a dare espressione e voce ai sentimenti che prova nel suo intimo: la canzone è la traduzione poetica e ritmica di un atteggiamento interiore comune.
b) impostazione del problema
la seconda e la terza facciata hanno il compito di mettere decisamente a fuoco il tema.
Sono riprodotti dati statistici, affermazioni, episodi di pronta presa, tratti dalla cronaca, e da autori moderni.
Formano un po' la visione «della gente comune», il modo di pensare del «mondo»: il clima che il ragazzo respira, attraverso cinema, televisione, conversazioni, assume un tono preciso e dettagliato.
È il primo passo verso la conversione.
c) soluzione cristiana
le affermazioni precedenti sono riprese e lanciate contro lo specchio delle parole del Vangelo e delle testimonianze di persone che hanno vissuto in pienezza la propria fede cristiana.
La risposta così fiorisce immediata: non è il ragionamento che porta alla rivoluzione di mentalità, ma la vita.
d) piste di riflessione e discussione
la riflessione del ragazzo va continuamente guidata, per non disperdersi, e condotta nel clima di un gruppo di riferimento e di esperienza.
L'ultima facciata contiene una serie di domande precise e graffianti che possono essere indicative di una conversazione in gruppo (discussione o, meglio, comunicazione di esperienza) o fornire i binari per una interiorizzazione personale.
Come esempio e testimonianza, ne riproduciamo uno (v. pag. seguenti).
UTILIZZAZIONE
Suggeriamo alcuni modi concreti per utilizzare i foglietti-schede in corsi di esercizi o in cicli di ritiri.
Le possibilità elencate sono molte: vanno proporzionate alla disponibilità del gruppo di giovani; il più delle volte, la tecnica concreta può nascere dall'integrazione dell'uno con l'altro momento.
Evidentemente ogni foglietto presenta un tema determinato, che va sviluppato secondo le suggestioni sotto elencate.
Può diventare la totalità di un ritiro, o solo una parte di esso.
a) Con la guida di un predicatore
• Ad ogni ragazzo viene consegnato il foglietto e indicato un tempo di riflessione personale, da dedicare soprattutto alla prima parte della scheda (aggancio e impostazione del problema). La lettura delle affermazioni ha lo scopo di renderlo disponibile ad ascoltare quanto il predicatore dirà; la riflessione lo porterà a verificare nella propria vita l'incidenza del tema e la «risposta» abituale di mentalità - comportamento.
• Il predicatore ha il compito di sviluppare, approfondire, concretizzare la soluzione cristiana del tema.
È certamente opportuno che sia ricco di riferimenti con la scheda, ponte di contatto con gli ascoltatori.
• La pista di discussione potrà opportunamente guidare una conversazione conclusiva, a gruppo completo (possibilmente aperta dopo qualche momento di pausa, per permettere la riorganizzazione personale delle parole ascoltate); o a piccoli gruppi ristretti, se le
circostanze lo permettono.
b) Con il metodo «revisione di vita». Vedere - giudicare – agire
• vedere. La lettura fatta in comune delle prime tre facciate del foglietto rappresenta un'ottima focalizzazione del tema.
Le affermazioni indicate possono essere opportunamente ampliate da giudizi personali, da riferimenti a fatti concreti e vicini.
È spesso difficile trovare «qualcosa» che riesca a porre in evidenza quei problemi di vita, che ciascuno, più
o meno, sente, magari solo in fase inconscia.
• giudicare. La quarta e quinta facciata rappresentano la soluzione cristiana del problema. Una lettura lenta
e meditata delle affermazioni, la ricerca del contesto e dei passi paralleli (citazioni scritturistiche), la presentazione dettagliata del personaggio, del suo modo concreto di risolvere, al di là delle sue parole... sono tutti elementi che, partendo dal foglietto-scheda, possono completare una visione cristiana della realtà in questione.
• agire. La traduzione nei termini di vita nasce facilmente da un saggio uso delle piste di discussione.
c) In una formula più personale di ritiro
Ci si ricollega alla proposta presentata in Note di Pastorale Giovanile 1968-1, pag. 69, per ritiri in cui largo spazio sia dato alla riflessione personale, guidata da una traccia che la incanala in binari comuni a tutto il gruppo (tema del ritiro, es.: il foglietto-scheda distribuito a tutti i partecipanti).
• Dopo una brevissima presentazione del ritiro fatta dal responsabile, ha luogo una preghiera comune di introduzione al tema e al clima di raccoglimento, nella presenza del Signore (es.: la recita di qualche salmo, scelto in sintonia).
• Segue la riflessione personale, guidata dalla lettura di tutto il foglietto. Nella presentazione, il responsabile avrà indicato il modo con cui sono condotte le idee e quindi la tecnica di utilizzazione. Questa riflessione personale sostituisce la predica; tempo: almeno mezz'ora.
• Conclude il ritiro la comunicazione di esperienze, sulla traccia delle piste di discussione.
Ciascuno presenta agli amici gli spunti su cui ha riflettuto, ciò che lo Spirito gli ha suggerito.
Se esiste un clima di amicizia e di raccoglimento, risulterà la predica più bella, che nessuno di noi avrebbe mai potuto proporre.
Al responsabile spetta unicamente il compito di convogliare gli interventi e di non permettere dibattiti. Questa fase, per essere efficace, non può diventare una tribuna... religiosa, ma un «convertirsi» assieme, mettendo a nudo, ciascuno di fronte agli amici, la propria mentalità-comportamento, per cercare assieme «il nuovo modo di vedere e di fare le cose».
LIVELLO DI ETÀ
Questi foglietti sono stati studiati per preadolescenti e adolescenti; pare quindi che l'arco di più efficace incidenza possa essere: III media - Biennio.