Essere cristiani in
una università cattolica:
l’esperienza dei Collegi
Fabrizio Infusino * - Mattia Pivato **
I Collegi in Campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nati per volontà di Padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Ateneo dei cattolici italiani, ospitano giovani provenienti da tutta Italia e internazionali, confluiti a Milano per il loro percorso di studi. È una comunità di circa 450 studenti nella sola sede milanese, ammessi per concorso, ai quali è proposto un progetto formativo strutturato in numerose attività e progetti dedicati che si affiancano allo studio accademico, favorendo un percorso di maturazione personale e di formazione integrale.
L’esperienza universitaria, e particolarmente quella in Università Cattolica, rappresenta per lo studente un momento particolarmente denso di opportunità di crescita intellettuale e di arricchimento delle proprie competenze, in un percorso orientato ai valori e ai principi ispiratori dell’Ateneo. Nel processo di formazione dei giovani è essenziale la compresenza di molteplici fattori: figure e modelli di riferimento, autenticità delle relazioni e costante ricchezza di stimoli e interrogazioni che alimentino la curiosità dell’apprendimento. I Collegi della Cattolica, in questo senso, rappresentano senz’altro un luogo privilegiato in cui poter trovare e fare interagire fra loro queste componenti. Essi sono ad un tempo ambienti significativi, nella misura in cui consentono di fare esperienza dei valori dell’umanesimo cristiano, e personalizzanti, poiché aiutano lo studente a coltivare il suo “essere persona”, la propria vocazione come uomo di oggi e professionista del domani. Al centro è lo studente, guidato e sostenuto nel suo percorso formativo dalle figure che professionalmente vi operano, ciascuna secondo il proprio ruolo: la direzione, l’assistente pastorale, gli studenti più grandi e lo staff tecnico.
A tal fine è stata pensata una Carta fondamentale dei Collegi in campus, nella quale si specifica che la crescita integrale non si ferma alla sola preparazione culturale, ma interseca fra loro gli aspetti relazione e spirituale. Alla luce dei documenti, il Collegio si configura come una comunità educante, in cui è possibile creare una rete di relazioni forti e vivere la condivisione, in una logica di co-formazione e autoformazione.
L’azione educativa si snoda attraverso tre aree di attenzione formativa: anzitutto lo studio, sia individuale che accompagnato da un tutoraggio mirato, arricchito da iniziative culturali, percorsi di alta formazione dedicati e progetti di volontariato sociale. Vi è poi una dimensione di vita comunitaria, articolata nei lavori degli organi assembleari e delle commissioni collegiali, che gestiscono i diversi aspetti della quotidianità, nonché in attività di tipo ricreativo e sportivo. Centrale è infine la proposta di fede, promossa dall’assistente pastorale del collegio di concerto con l’Assistente Ecclesiastico Generale, col Centro Pastorale dell’università e coordinata con la direzione del collegio. Tra le attività connesse alla scelta di fede si possono menzionare le celebrazioni liturgiche organizzate dalla commissione liturgica collegiale, i viaggi e i ritiri spirituali, i momenti di riflessione e di approfondimento della Parola, il volontariato, i colloqui con gli assistenti spirituali dedicati. Particolarmente utile risulta quest’ultimo aspetto, da cui non di rado nasce un accompagnamento individuale che sfocia nella richiesta di confessioni sacramentali. Il volontariato è un’altra dimensione formativa vissuta da un’ampia platea di collegiali, a riprova della loro preferenza nello svolgere esperienze concrete di impegno sociale a fronte di forme tradizionali di religiosità.
Il punto decisivo è quello di suscitare domande di fede e di senso, favorendo processi di umanizzazione secondo il modello di Cristo uomo perfetto (cfr. Gaudium et spes, 22). Rispetto a quanto detto, si può affermare che il Collegio è un luogo di evangelizzazione, dove la proposta di fede interpella direttamente la responsabilità del giovane che è chiamato a farne esperienza diretta e a compiere una scelta matura e coinvolgente.
Come ambiente di evangelizzazione, l’Università e in particolare i collegi consentono di vivere una vera e propria esperienza ecclesiale, sia poiché tramite gli studenti è possibile consolidare un legame con le Diocesi sul territorio e, più in generale, con la Conferenza Episcopale Italiana, sia perché, così facendo, si vivono le dinamiche proprie di una pastorale parrocchiale.
Da ultimo il collegio rappresenta un vero laboratorio di vita, propedeutico al passaggio all’adultità, capace di guardare al futuro dei giovani universitari e favorire un processo di autonomia grazie all’acquisizione di competenze trasversali, necessarie ad armonizzare i diversi aspetti della vita.
L’obiettivo è ambizioso, teso a favorire la formazione integrale della persona in un percorso che non disgiunga la progressione intellettuale dalla maturazione cristiana ma, proprio in virtù della vocazione tipica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, può trovare qui un terreno fertile su cui radicare.
* Assistente Pastorale Collegio Ludovicianum
** Direttore Collegio Ludovicianum