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    Un istituto educativo definisce la propria identità: bozza di statuto



    (NPG 1975-11-54)

    Le scelte e i progetti hanno bisogno di diventare concreti negli strumenti operativi che li mediano.
    Molti educatori, oggi, ne sono ormai decisamente convinti. E si interrogano sugli strumenti che hanno tra mano, spesso legati ad una cultura, ad una visione educativa, in cui non ci si riconosce più.
    Gli strumenti sono tutti da inventare. Per essere concreti devono essere locali. Quello che altri hanno elaborato non è mai una velina da riprodurre. Al massimo: un modello cui ispirarsi.
    In questa prospettiva trascriviamo lo «statuto» di una comunità educativa scolastica. Ci sembra, nel suo complesso, una buona traduzione delle linee teoriche elaborate nella monografia sulla programmazione educativa nella scuola media (1975 /9-10).

    (Redazione dell'Istituto Salesiano «Astori» di Mogliano Veneto).

    CHE COS'È L' «ASTORI» E CRITERIO DI «APPARTENENZA»

    L'Astori è una comunità educativa complessa, generata dalla convergenza gestionale, in un consenso di motivazioni e di scelte di fondo nella comunità civile ed ecclesiale di Mogliano Veneto e dintorni, fra:

    a) un gruppo di religiosi salesiani disposti e consacrati all'impegno educativo scolastico secondo il metodo preventivo di Don Bosco;
    b) gruppi di giovani (ragazzi e ragazze) dei corsi medio-superiori di indirizzo classico, tecnico commerciale e tecnico industriale;
    c) un gruppo di famiglie che accettano l'offerta salesiana e intendono collaborarvi con unità e continuità educativa.
    d) un più largo quadro di forze sociali vive, civili, culturali, professionali (economiche, sindacali, imprenditoriali), religiose.

    Il criterio fondamentale di «accettazione» nella comunità educativa dell'Astori è il consenso attorno al suo progetto educativo e scolastico.

    MODELLO DI SCUOLA CHE INTENDE REALIZZARE

    Il consenso motivazionale, in base all'esperienza di questi ultimi due anni di revisione critica e di programmazione, si esprime nelle seguenti proposizioni che definiscono le scelte operative di fondo dell'Astori e determinano il «modello» di scuola che intende realizzare.

    a) L'Astori, come comunità educativa definita precedentemente, tende alla FORMAZIONE DI UOMINI PER UNA SOCIETÀ NUOVA ANIMATA DAL CRISTIANESIMO.

    b) Conseguentemente l'Astori tende a realizzare un progetto educativo organizzato attorno ai fini di:
    1. crescita umana di personalità complete;
    2. orientamento alla vita, allo studio, al lavoro;
    3. preparazione culturale e professionale.
    Questi fini sono da intendersi in senso gerarchico, contemporaneo (equilibrato e interdipendente) e progressivo per estensione e rigorosità di metodo.
    Quanto segue (come illustrazione e impegno del progetto educativo-scolastico a livello di: chiarezza e articolazione degli obiettivi, funzionalità della gestione, metodologia operativa pedagogico-didattica) dà le ragioni di esistenza dell'Astori come scuola pubblica libera accanto alla scuola di Stato, pur con la consapevolezza dei gravi oneri d'impegno, di costo e di fatica.

    NATURA DI SCUOLA CATTOLICA, COME SCUOLA PUBBLICA LIBERA

    La natura di Scuola Cattolica, come scuola pubblica libera, dell'Astori risulta:

    a) dalla qualifica «religiosa» del gruppo salesiano;
    b) dalla globale convergenza religiosa cristiana dei documenti esterni, delle famiglia, degli alunni che appartengono anche a comunità ecclesiali;
    c) dalla particolare struttura giuridica di scuola pubblica libera nello Stato Italiano con dipendenza diretta dall'autorità ecclesiastica;
    d) dalla qualificata correttezza e rigorosità di esame, nel quadro dei programmi scolastici, dei problemi, dell'esperienza e dei fatti religiosi e cristiani;
    e) dalla possibilità di libera adesione a programmi di maturazione teologica della fede e della morale cristiana;
    f) dalla possibilità di definire in senso cristiano il rapporto educativo personale ordinario e l'impegno formativo di particolari «tempi forti» nel ritmo annuale;
    g) dalla effettiva possibilità e dalla volontà concreta di creare – nel quadro della libertà culturale promossa dalla Costituzione italiana – una «coscienza di scuola libera e di farsi produttrice autonoma di libera cultura.

    QUADRO DEGLI OBIETTIVI GENERALI

    Una scuola di CRESCITA UMANA di personalità complete.
    L'Astori si propone in primo luogo, di aiutare l'allievo a liberarsi e a maturare in dimensione:

    – personale:
    assunzione, educazione, soluzione dei «veri» problemi personali dei giovani di natura:
    • fisica: sanità e tenuta fisica;
    • psicologica mentale: capacità di pensare;
    affettiva: maturazione affettiva;
    relazionale: rapporti interpersonali;
    • culturale: cultura generale e specializzata;
    • etica: libertà e coscienza secondo un quadro di valori.

    – sociale:
    • socializzazione della personalità e della condotta di ogni alunno (solidarietà, amicizia, corresponsabilità, collaborazione);
    • anticipazione di autentica società e socialità nuova nell'ambito della scuola e delle sue partecipazioni esterne (scuola come modello anticipativo di una società caratterizzata da nuovi rapporti): scuola in situazione «mordente»; assunzione e soluzione delle istanze sociali dei gruppi e delle comunità locali di appartenenza emergenti singolarmente e globalmente negli alunni (all'Astori devono emergere e trovare soluzioni, attraverso gli alunni, i problemi e richieste delle famiglie, dei gruppi e classi sociali, della comunità cittadina e più ampia, della comunità ecclesiale);
    • formazione della partecipazione e della maturità politica.

    – trascendente:
    • approfondimento, in direzione sociale, etica e religiosa, dei grandi problemi dell'esistenza personale e dell'umanità che emergono spontaneamente o nell'attività culturale e formativa;
    • definizione e conquista di un quadro personale e comunitario di valori ideali, che ispirano e guidano la condotta, che risolvono i problemi;
    • particolare cura della maturazione della coscienza morale, della libertà morale, di un progetto organico di vita presente e futura;
    • ripresa culturale ed esperienziale dei grandi temi religiosi e cristiani: Dio, fede, Chiesa, Sacramenti, salvezza, vocazione.

    ♦ Una scuola di ORIENTAMENTO alla vita, allo studio, al lavoro.
    Si oppone agli obiettivi di selezione, di integrazione passiva e acritica, di conservazione, di gerarchia preconcetta delle aree disciplinari, di proposizione di programmi come aventi fine a se stessi.
    Fa riferimento all'educazione per il cambio, in posizione critica nei riguardi dei disvalori che la società oggi propone.
    Intende educare ad un:
    – orientamento personale-vitale (come scegliere di essere nella società civile ed ecclesiale): impegno, amore, apertura, sincerità, creatività, non violenza.
    – orientamento scolastico-professionale (cosa fare nella società): adeguata scelta del corso di studi,
    informazione sui possibili sbocchi culturali o professionali,
    conoscenza della struttura dell'occupazione (realtà, ritmi di sviluppo, meccanismi di cui si avvale) nel cui ambito il giovane deve individuare la propria personale occupazione.

    ♦ Una scuola di PREPARAZIONE culturale e professionale
    – ai traguardi conclusivi immediati;
    – all'acquisizione delle conoscenze e competenze richieste;
    – allo sviluppo ed organizzazione d'una personalità adeguata;
    – alla autovalutazione globale delle capacità e degli impegni in rapporto all'orientamento scelto per la scuola o il lavoro futuro;
    – allo sviluppo progressivo di personali gerarchie di impegno e di metodo nelle diverse materie (specie opzionali) in rapporto alle scelte fatte;
    – alla preparazione corretta e sufficiente alla vita sociale amministrativa e politica in rapporto alla maggiore età raggiunta al termine dei corsi.

    SCELTE ORIENTATIVE DEL PROGETTO EDUCATIVO

    Vengono indicati alcuni tratti preferenziali.

    Tipo di uomo

    – capace di pensare perciò informato, critico, creativo;
    – capace di scelte autonome e responsabile;
    – attento, competente, partecipante, impegnato nelle trasformazioni (di cultura, costume, giustizia), anche radicali, che la situazione attuale presenta e impone;
    – impegnato per ogni liberazione propria e/o altrui
    dal bisogno, dalla miseria
    dall'asservimento all'opulenza, al consumismo
    dal terrenismo
    dalle usurpazioni, dalla prepotenza, dalla violenza
    dalle manipolazioni o strumentalizzazioni ideologiche o politiche;
    – svincolato dal clericalismo che sacralizza il temporale e dal confessionalismo che monopolizza il momento religioso, senza cadere nell'ignoranza, nel pregiudizio e nella preclusione religiosa;
    – capace di organizzare il proprio tempo e metodo per lo studio, il lavoro e la vita pubblica e disposto e capace per l'educazione permanente;
    – che ha avviato a buona soluzione i problemi personali affettivi, relazionali, sociali, etici, religiosi.

    Tipo di società

    – da ricostruire in tutti i suoi aspetti di organizzazione e funzionamento a misura d'uomo;
    – più attenta all'uguaglianza e alla democrazia anche a costo dell'investimento sociale dei propri privilegi;
    – pluralistica perciò bisognosa di informazioni, di comparazione, di tolleranza, di dialogo;
    – che richiede preparazione generale, competenza specializzata, volontà e possibilità di mobilità sociale;
    – caratterizzata dalla partecipazione attiva e responsabile alla vita pubblica, professionale, sindacale, amministrativa e politica;
    – rispettosa dei legami internazionali e dei diritti dei paesi sottosviluppati;
    – capace di alternare con valore forme e ruoli comunitari e funzionali.

    Tipi di cultura

    – privilegiare una cultura prodotta con sforzo di partecipazione, di ricerca e di azione personale e di gruppo, sulla assunzione passiva e acritica e sul consumo dei prodotti culturali del passato o d'altri;
    – privilegio dei processi culturali critici (del proprio pensiero e dei messaggi altrui) e creativi (di nuove interrogazioni e soluzioni); e liberi dalla visione ufficiale della «cultura di Stato»;
    – che dà un posto organico e armonico, verso un umanesimo integrale, alle area umanistiche, scientifiche, tecnologiche, artistiche;
    – cultura che fa centro privilegiato sulla attualità (situazioni, problemi, sensibilità, comparazione) ricuperando in sua funzione il passato e proiettandosi verso un futuro libero ma realistico.

    Tipo di professione-lavoro

    – riconoscimento dell'essenziale finalità personalizzante e socializzante di ogni scelta e pratica di lavoro e professione;
    – stima e pratica del lavoro manuale e tecnologico;
    – «dominio» scientifico, culturale, etico e religioso d'ogni lavoro e professione;
    – anticipazione esemplare nel lavoro scolastico della metodologia e dei valori del lavoro futuro;
    – integrazione delle proprie scelte professionali entro quadri di giustizia sociale generale;
    – polivalenza sostanziale e metodologica di preparazione, in vista di scelte di sviluppi e di cambi professionali futuri.


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