Bartolino Bartolini
(NPG 1973-05-71)
Viviamo in un momento di grandi trasformazioni. Avvertiamo che molto cose, nella società e nell'uomo, vanno cambiate. Molti sono impegnati nel creare un mondo più giusto. In questo momento, perciò è più che mai necessario aver davanti un progetto d'uomo, per non lavorare senza una meta. È più che mai urgente una solida e certa speranza che i nostri sforzi e sacrifici non finiranno nel nulla: è la condizione indispensabile perché gli inevitabili insuccessi momentanei non diminuiscano l'impegno.
Ancora una volta Maria può essere la stella che orienta il nostro cammino.
Le celebrazioni che presentiamo sviluppano i temi mariani come risposta alle grandi esigenze indicate sopra. Esse fanno perno su sette canti. Sono melodie del folk religioso sud-americano, cariche dell'ansia di liberazione verso un mondo migliore di quel popolo.
Il primo momento della celebrazione è dato dal canto: può essere cantato oppure ascoltato dal disco.
Il tema viene ripreso in un «dialogo» che dispone all'ascolto della Parola di Dio. C'è poi una breve traccia per la riflessione, che può essere svolta dall'animatore oppure in una conversazione del gruppo.
Dopo una preghiera conclusiva, il canto finale. Essendo in forma litanica si presta ad essere sviluppato in successive intenzioni e invocazioni, create dal gruppo, particolarmente rispondenti al momento che si vive.
MARIA, INIZIO DELL'UMANITÀ NUOVA
Canto
IL CANTO DI MARIA
Cantiamo al Signore con gioia:
è Cristo la nostra salvezza.
1. lo canto al Signor perché è grande,
esulto nel Dio che mi salva;
beata diranno le nazioni,
su me s'è posato il suo sguardo.
2. Ha fatto in me cose grandi,
l'amore più forte che il tempo;
trionfa sul male del mondo,
abbatte ogni uomo superbo.
3. Depone dal trono i potenti
e l'umile, invece, lo esalta;
riempie di beni chi ha fame
e lascia chi è ricco con nulla.
4. Compiendo l'eterna promessa
già fatta al suo popolo eletto,
fa liberi gli uomini tutti,
le genti di tutta la terra.
Dialogo d'inizio
G Dio Padre scelse Maria fin dall'eternità.
T Prima che il mondo fosse.
G Cristo l'amò e dette se stesso per lei.
T Volendo presentarla a sè,
tutta splendente, santa e immacolata.
G Lo Spirito Santo la coprì con la sua ombra.
T E divenne madre di Dio.
Lettura (Lc 1,46.55)
C'è nel nostro mondo un grande bisogno di rinnovamento, di cambiamento. C'è bisogno di uomini per il mondo nuovo che nasce dalla scienza e dalla tecnica. Qual è la via per creare questi uomini nuovi? Qual è il progetto d'uomo da realizzare? Questo progetto è opera dell'uomo e si realizza solo con le forze umane? C'è bisogno di una redenzione?
interrogativi seri. La persona di Maria è una risposta a questi interrogativi. Nel suo canto, il Magnificat, ci dice che solo Dio può salvare l'uomo, può creare l'uomo nuovo, che solo lui può liberare dal male. Il primo atto dell'uomo nuovo sarà perciò l'apertura e l'accettazione del dono di Dio.
Maria è la prima redenta, colei che è stata redenta nel modo più perfetto. Anch'essa è stata «battezzata in Gesù Cristo». La grazia di cui fu ripiena fin dal primo istante della sua esistenza è puro dono del Padre, primo e più alto frutto della redenzione operata da Cristo. La rivelazione della assoluta gratuità della salvezza.
L'Immacolata perciò ci dice che la liberazione dal male è un dono di Dio. Essa è la prima realizzazione dell'uomo nuovo, l'inizio della nuova creazione. Perciò è il progetto di Dio su di noi e ci rivela il nostro vero volto.
Anche all'inizio della nostra esistenza cristiana c'è un atto di amore infinito e gratuito del Padre, ricco di misericordia. Atto che ci ha giustificati, cioè resi «santi ed immacolati» davanti a lui.
È il battesimo, nostra immacolata concezione, nostra liberazione dal peccato. Una nuova nascita, che ci fa «uomini nuovi», creati nella santità della verità, santità ricevuta «gratuitamente».
Resi santi ed immacolati nel battesimo, divenuti uomini nuovi in Cristo, dobbiamo camminare in «novità di vita». Condurre una «vita immacolata», vuoi dire fare di tutta la nostra vita un «culto spirituale» al Padre e un servizio efficace e concreto di amore per i fratelli.
L'uomo nuovo, perciò, è l'uomo aperto a Dio e agli altri.
Preghiera
O Signore,
che in Maria ci hai dato l'inizio
dell'umanità nuova,
concedi a noi
di restare sempre aperti
al tuo amore che salva,
e di essere assetati di giustizia e della vera libertà.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Canto finale
SANTA MARIA DELL'AMEN
Madre di tutte le genti,
insegnaci a dire con te: amen.
1. Quando la notte si avanza
e più si oscura la fede...
2. Quando il dolore ci opprime non brilla più la speranza...
3. Quando riappare la luce che rende tutti felici...
4. Quando ci coglie la morte
e tu ci porti nel cielo...
IL SÌ CHE HA CAMBIATO IL CORSO DELLA STORIA
Canto
STELLA DEL MARE
O Vergine Maria ti salutiamo;
ci rivolgiamo a te, speranza nostra.
1. Tu brilli innanzi a noi come una stella,
Santa Madre di Dio, guida sicura,
noi ripetiamo il «sì» che tu dicesti
quando la storia cominciò di nuovo.
2. Donaci tu la pace che cerchiamo,
la verità che illumina la vita;
a noi che qui lottiamo in mezzo al mondo
dona la libertà da ogni male.
3. Mentre attendiamo cieli e terra nuova,
tu sei per noi un segno di certezza:
il regno che qui insieme costruiamo
raggiungerà in Dio la sua pienezza.
Dialogo d'inizio
G L'angelo portò l'annuncio a Maria.
T Ed ella concepì di Spirito Santo.
G Ecco l'ancella del Signore.
T Si faccia a me, secondo la tua parola.
G E il Verbo si fece uomo.
T Un uomo come noi.
Lettura (Lc 1,26-38)
La storia non è un ingranaggio fatale. II corso degli avvenimenti è veramente nelle mani dell'uomo, delle sue decisioni libere. È responsabile l'uomo di come vanno le cose nel mondo. L'uomo è libertà nonostante tutto il condizionamento. Tutti sono responsabili; in modo diverso, ma tutti. L'annunciazione ci dice che il sì libero di una ragazza sconosciuta ha cambiato il corso della storia. Ci dice ancora che Dio ha un piano meraviglioso per la felicità dell'uomo, ma che questo piano non può realizzarlo da solo, senza la collaborazione libera dell'uomo stesso.
Dio non è entrato nel mondo con la forza: ha voluto «proporsi». Maria risponde «sì» all'appello di Dio. Un «sì» che fu la porta d'ingresso del Verbo di Dio nell'umanità da salvare. Un «sì» che fu un atto di fede assoluta e di disponibilità completa, di libertà totale. Un «sì» che fu un atto di responsabilità verso tutti gli uomini, che grazie ad esso ricevono la possibilità della salvezza. Se l'immacolata è il mistero della gratuità assoluta della salvezza, l'annunciazione è il mistero della collaborazione responsabile della salvezza ricevuta in dono: collaborazione che è prima di tutto accogliere il dono di Dio.
La storia della salvezza continua. Dio continua a «chiamare», a cercare collaboratori «liberi» al suo piano. Ogni uomo è chiamato per una «missione». Egli ci rende «responsabili» di noi stessi e dei fratelli sulla terra. A noi tocca scoprire la vocazione e la missione che Dio ci affida. Il Signore ci chiama a cambiare il mondo, a portare nel mondo la novità dell'amore. Ogni «professione» può essere vissuta come una «missione», come servizio efficace di amore e non solo come mezzo di affermazione di sè o di guadagno egoistico.
Se come Maria sapremo dire di «sì» a Dio, la nostra vita diventerà sorgente di «salvezza». Dobbiamo deciderci con chi schierarci, fare una scelta di campo. Se con Dio per la salvezza e la liberazione, se con le forze oscure del male. Non decidere è già decidere contro l'uomo e contro Dio.
Preghiera
O Signore,
come un giorno chiamasti Maria
a collaborare al tuo piano di salvezza,
così oggi chiami anche noi.
Concedici di rispondere al tuo appello
per portare nel mondo
la novità dell'amore.
Per Cristo, Nostro Signore.
Amen.
Canto
SANTA MARIA DELL'AMEN
IN CAMMINO PER PORTARE LA NOVITA DEL VANGELO
Canto
S. MARIA DEL CAMMINO
Vieni, o Madre, in mezzo a noi.
Vieni, Maria, quaggiù.
Cammineremo insieme a te
verso la libertà.
1. Mentre trascorre la vita,
solo, tu non sei mai;
Santa Maria del cammino,
sempre sarà con te.
2. Quando qualcuno ti dice:
«nulla mai cambierà»,
lotta per un mondo nuovo,
lotta per la verità.
3. Lungo la strada la gente,
chiusa in se stessa, va;
offri per primo la mano
a chi è vicino a te.
4. Quando ti senti ormai stanco,
e sembra inutile andare;
tu vai tracciando un cammino,
un altro ti seguirà.
Dialogo d'inizio
G Beato il messaggero di gioia che annuncia la pace.
T Che porta la buona novella
e che annuncia la salvezza.
G Maria si mise in cammino
T Per annunciare la salvezza.
Lettura (Lc 1,39-44)
Maria ha risposto «sì» alla chiamata di Dio. La vocazione diventa missione. L'annuncio ricevuto deve essere comunicato. E Maria si mette subito in cammino per annunciare la grande novità del Dio fatto uomo per portare la salvezza e la liberazione; per compiere il gesto d'amore del servizio.
Elisabetta è ricolma di gioia per la presenza di Maria. E il figlio, Giovanni, avverte misteriosamente la presenza di Cristo ed è santificato.
Ogni cristiano deve essere portavoce di Cristo e messaggero del Vangelo. Il mondo ha più che mai bisogno della novità del Vangelo. Nel cammino della vita Maria è con noi. È facile lo scoraggiamento di fronte al nostro egoismo e a quello degli altri. È facile il pessimismo che dice: non darti da fare, vivi e lascia vivere, tanto nulla mai cambierà.
Maria è per noi un aiuto e un modello per continuare a lottare per un mondo nuovo e diverso in cui la gente non resti chiusa in sé stessa, ma si apra all'amore autentico.
Il «sì» di Maria è stato raccolto da tanti e si trasmette di generazione in generazione. Ora è nelle tue mani.
Preghiera
O Signore,
concedi a noi
di seguire il cammino di Maria,
per essere portatori
del Vangelo di salvezza,
e di continuare
a lottare per un mondo nuovo
in cui gli uomini si amino
e tu sia «riconosciuto».
Per Cristo, Nostro Signore.
Amen.
Canto
SANTA MARIA DELL'AMEN
MARIA, MADRE DI GESÙ, L'UOMO NUOVO
Canto
MADRE DEL SALVATORE
Rivestendo la nostra carne
Cristo ci liberò.
Egli nacque da Maria,
Madre del Salvator,
Lui, la luce che vince l'oscurità.
Tu, o Maria, ci doni
Gesù sapienza per noi.
E vivendo la nostra vita
Cristo ci liberò.
Nella fede lo seguivi,
Madre del Salvator,
Lui morì amando l'umanità.
Tu, o Maria, ci doni Gesù
salvezza per noi.
Risorgendo dalla morte
Cristo ci liberò.
Nella gioia lo seguivi,
Madre del Salvator.
Lui verrà, il mondo trasformerà.
Tu, o Maria, ci doni
Gesù speranza per noi.
Cieli nuovi e terra nuova
Cristo ci annunciò.
Tu Maria sei l'aurora
Madre del Salvator.
Dialogo d'inizio
G Nella pienezza dei tempi, Dio mandò il suo figlio,
nato da una donna,
T Perché ricevessimo la dignità di figli adottivi.
G Egli è il nuovo «Adamo»,
T Perché noi diventiamo uomini nuovi.
Lettura (Lc 9,1-20)
Gesù è l'uomo nuovo perché l'uomo totalmente aperto a Dio e agli altri. È l'uomo che ha scelto l'uomo e la sua liberazione totale. Ha dato la vita ed è morto perché l'uomo fosse pienamente uomo.
Gesù è l'uomo nuovo perché è unito così intimamente a Dio da essere personalmente il Figlio di Dio.
Oggi ci sono movimenti di giovani che riscoprono Gesù come l'uomo nuovo. Ma lo perdono nel momento in cui pensano d'averlo trovato se non lo scoprono nello stesso tempo come Figlio di Dio.
Maria ci guiderà a seguire Cristo nella sua «verità». Essa lo ha generato. La sua divina maternità non è solo un fatto fisico, ma spirituale: è per la fede che è diventata madre di Dio. Essa segue il Figlio fino in fondo al cammino di liberazione: la morte per amore.
Per questo ci dona Gesù luce e sapienza, salvezza e speranza per noi.
Preghiera
O Signore,
che hai fatto di Maria
la madre dell'uomo nuovo,
concedi a noi
di seguirlo in tutto come fece lei,
per essere nel mondo anche noi
uomini nuovi.
Per Cristo, Nostro Signore.
Amen.
Canto
SANTA MARIA DELL'AMEN
MARIA, SEGNO DEL NUOVO MODO DI ESSERE INSIEME
Canto
AVE MARIA
1. Salve a te, o Maria,
tutta piena di grazia,
il Signor è con te, sempre,
Benedetta tu sei.
Ave Maria.
Benedetto è il frutto
del tuo seno Gesù.
2. Santa Maria, madre di Dio,
prega per noi tutti,
peccatori,
adesso e nell'ora
di nostra morte.
Amen.
Dialogo d'inizio
G Vergine Maria, Madre di Gesù,
tu vivi in cielo, glorificata ormai,
nel corpo e nell'anima.
T Tu sei segno di sicura speranza,
per noi, popolo di Dio in cammino.
G Tu sei immagine ed inizio della Chiesa
che avrà il suo compimento
nell'età futura.
T Tu sei segno di sicura speranza
per noi, popolo di Dio in cammino.
Lettura (Atti 2,1-5; oppure Gv 2,1.12)
Essere la Chiesa non è essere un gruppo di amici che stanno insieme perché sono simpatici gli uni agli altri, che passano il tempo a gioire l'uno dell'altro. Ciò che lega ed unisce un gruppo di cristiani è l'essere tutti amati gratuitamente da Dio in Cristo e la fede comune in lui. Una fede operosa, volta a realizzare il progetto di salvezza del Padre: fare di tutti gli uomini una cosa sola nell'amore tra loro e con lui.
È il collaborare a questo progetto comune la ragione dell'essere insieme dei cristiani. Un modo nuovo d'essere insieme dunque: nell'amore e per l'amore. Maria è la Madre di questo nuovo modo di essere insieme, della comunità nuova. A Cana Maria invita i discepoli a credere in Gesù. «E i discepoli credettero in lui», nota Giovanni.
In quel momento nasce un nuovo rapporto fra i discepoli; ciò che li legherà d'ora in poi sarà la fede comune in Cristo. E Maria, da madre umana di Gesù, sarà la madre spirituale della nuova comunità. E come tale la ritroviamo nel cenacolo nel giorno della Pentecoste.
Lì prende forma visibile la Chiesa, comunità nuova, nata dalla «liberazione operata dal sacrificio di Cristo. La Chiesa, comunità d'amore, trova la sua anima e la sua unità nello Spirito Santo, che scende sugli apostoli, radunati nel cenacolo con Maria.
Lo Spirito trasforma interiormente gli apostoli e i discepoli e ne fa «una cosa sola» perché rendano «una cosa sola» l'umanità intera. Questa è la «missione» della comunità: riconciliare gli uomini a Dio e tra di loro, costruire pazientemente il regno di Dio che si manifesterà pienamente alla fine dei tempi.
Preghiera
Signore,
lo Spirito Santo
che scese su Maria
per far nascere in Lei
Gesù, l'uomo nuovo,
scese ancora sugli apostoli,
radunati con lei,
per dar vita alla comunità nuova.
Manda, ti preghiamo,
lo stesso Spirito di amore
perché possiamo realizzare fra noi
una vera novità di rapporti
ed essere nel mondo il segno
del nuovo modo di essere insieme.
Per Cristo, Nostro Signore.
Amen.
Canto
SANTA MARIA DELL'AMEN
SE NESSUNO È DISPOSTO A MORIRE
NON NASCERÀ MAI L'UOMO NUOVO
Canto
L'ADDOLORATA
O Maria, che stai presso la croce,
tu conosci la nostra pena,
pena dell'uomo che soffre.
1. Il pianto e il dolore di tutti i malati,
la Madre che vede il figlio morire,
il bimbo che piange perché abbandonato,
il vecchio che sente l'inutilità.
2. Il dramma degli uomini senza lavoro,
l'angoscia di quanti non hanno speranza,
l'amara tristezza di giovani soli
e senza futuro davanti a sé.
3. La lotta e l'attesa dei popoli nuovi,
la tragica fame dell'umanità,
le guerre e i razzismi che pesano ancora
su un mondo spaccato dall'odio a metà.
Dialogo d'inizio
G A che cosa ti paragonerò, o Maria,
figlia di Gerusalemme?
T Che cosa eguaglierò a te,
per consolarti,
vergine, figlia di Sion?
G Grande come il mare
è la tua ferita:
spargi lacrime come un torrente.
T Non riposi la pupilla del tuo occhio.
G Spandi come acqua il tuo cuore,
al cospetto del Signore.
T Leva a Lui le mani,
per la vita dei tuoi figli.
Lettura (Gv 19,25-30)
Se nessuno è disposto a perdere tutto, anche se stesso, non nascerà mai un mondo nuovo, un uomo nuovo.
In ogni ambiente le cose cominciano a cambiare quando qualcuno decide di pagare di persona, e lo fa con fedeltà, con costanza e soprattutto con amore. Solo l'amore che si dona è la forza che può cambiare la storia e il cuore dell'uomo.
Cristo in croce, e Maria accanto alla croce, proclamano al mondo questa verità. Maria condivide le sofferenze del Figlio e quelle di tutti gli uomini. Ma non è quella condivisione che fa sì che ci sia uno in più a soffrire. È una sofferenza per liberare l'uomo dalle cause «profonde» della sofferenza.
Il cristiano è il testimone vivente della morte di Cristo. Egli deve annunciarla al mondo. Dopo la consacrazione cantiamo: «Annunciamo la tua morte, Signore». Certo che non basta annunciarla col canto e con le parole, ma con la vita. Ogni volta che «moriamo per gli altri», anche col più piccolo sacrificio, noi annunciamo la morte del Signore al mondo. L'annuncio fatto nel sacramento trova la sua verifica nella vita.
Solamente dalla croce nasce un mondo nuovo e un uomo nuovo. Soltanto col nostro sacrificio unito a quello di Cristo «costruiremo» e «faremo crescere» un mondo «diverso».
Preghiera
O Signore,
l'ora della croce
è l'ora della Messa,
del sacrificio per gli altri.
Concedi a noi
di viverla uniti a Cristo,
come Maria,
per far crescere
nel mondo l'amore e la vita
e giungere
all'ora della risurrezione.
Per Cristo, Nostro Signore.
Amen.
Canto
SANTA MARIA DELL'AMEN
LA SPERANZA NON È UN'ILLUSIONE
Canto
SANTA MARIA DELLA SPERANZA
Santa Maria della Speranza,
mantieni viva la nostra attesa.
1. Ci hai dato l'Aspettato di ogni tempo,
mille volte promesso dai profeti.
Anche noi, come gli uomini, attendiamo
la forza che dà al mondo nuovo.
2. Brillasti come aurora del gran giorno;
piantava Dio la tenda al nostro suolo.
Anche noi sospiriamo il suo ritorno,
cercando la venuta del suo Regno.
3. Vivesti col dolor della speranza,
temprando nell'amor la lunga attesa.
Anche noi, come gli uomini, attendiamo
il nuovo rifiorire della terra.
4. Sperasti, quando tutti erano incerti,
vittoria di Gesù sopra la morte.
Anche noi, siamo certi che il Risorto
rinnova il nostro mondo, ora e sempre.
Dialogo d'inizio
G Beata colei che ti fu madre!
T Beati piuttosto coloro
che ascoltano la parola di Dio
e la mettono in pratica.
Questi sono per me madre, fratello e sorella.
G Beata tu, o Maria,
che hai creduto
nell'adempimento di ciò che ti fu detto
dal Signore.
T Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la mettono in pratica.
Lettura (Ap 21,1-7)
L'uomo non può accettare un sacrificio «inutile». Morire perché «le cose cambino» si può fare unicamente se si è animati dalla speranza che «ce la faremo» nonostante tutto.
Ma questa è una certezza di fede, non un'esperienza e tanto meno una tesi scientifica.
L'impegno e il sacrificio per una umanità nuova si realizzerà con l'intervento di Dio oltre la storia. Nulla andrà perduto. Questa non è una verità astratta, ma una realtà concreta: Cristo risorto, ed in lui Maria. Essa è la prima creatura, puramente tale, ad avere raggiunto la pienezza della realizzazione.
Essa, Maria, glorificata nella assunzione, è la creatura che ha raggiunto la pienezza della salvezza fino alla trasfigurazione del corpo. È la madre che ci aspetta e ci sollecita a camminare verso il regno di Dio. Essa ci dice che l'attesa e la costruzione di cieli nuovi e della terra nuova non è un'illusione.
Preghiera
O Signore
tu hai glorificato nell'anima e nel corpo
la vergine Maria.
Essa è già quello che noi saremo.
Concedi a noi che,
guardando a lei,
nutriamo la speranza
e sappiamo continuare,
nonostante le difficoltà e gli insuccessi,
a lottare per costruire un mondo nuovo.
Per Cristo, Nostro Signore.
Amen.
Canto
SANTA MARIA DELL'AMEN