(NPG 1971-03-86)
La Quaresima è tempo-forte nell'arco della vita ecclesiale. Il tema del Terzo Mondo vi entra d'obbligo. Per tanti motivi. È problema di giustizia: due persone su tre soffrono o muoiono di fame. Per nessun motivo, possiamo continuare a dimenticarlo, solo perché siamo la minoranza che sta bene.
Nella sua soluzione, si gioca la credibilità della nostra fede e della nostra civiltà. La sua forza graffiante può avere la capacità di decentrarci: di spostare l'angolo visuale dal nostro io alla persona degli altri. La nostra responsabilità nei suoi confronti, chiara, smaccata, incontestabile, di noi come persone e come struttura socio-politica, può crearci quella sensibilità pronta a cogliere la nostra correità in tante situazioni di casa, dove si calpestano i diritti delle persone, all'ombra di grandi parole o con l'alibi dell'ordine e della pace.
Una delle proposte contenute in questo numero della Rivista, identifica l'impegno quaresimale con un'attività per il Terzo Mondo. Anche se non si arriva a questo, certo qualcosa va programmato.
Punto di partenza, ancora una volta, è la percezione della reale situazione dei giovani con cui si è a contatto. Il questionario che proponiamo tenta di entrare nel vivo del tema del Terzo Mondo, per cogliere il livello di conoscenza oggettiva di problemi e di soluzioni. Per comprendere se c'è solo una generica attenzione o una visione «tecnica».
Ci pare significativo: sulle ali dell'entusiasmo si può procedere molto in avanti. Ma, spesso, è sforzo inutile, perché si è camminato fuori strada.
La soluzione dei problemi del Terzo Mondo e la relativa educazione giovanile, è più sul terreno della razionalità che su quello della sensibilità istintiva.
Per comodità degli operatori, possono essere richiesti esemplari del questionario, fino ad esaurimento della tiratura, alla Redazione di Note di Pastorale Giovanile. Prezzo: L. 15 alla copia (il pagamento anticipato fa risparmiare le spese di spedizione).
IL SOTTOSVILUPPO INTERPELLA L'UOMO (pdf)