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    Celebrazioni penitenziali per ragazzi



    Bartolino Bartolini

    (NPG 1970-03-61)

    Queste celebrazioni penitenziali, per la movenza, per la scelta dei temi e per il tono, sono particolarmente adatte ad un «pubblico giovanile».
    Le parti didascaliche (guida e saluto iniziale del presidente) sono indicative: è opportuno renderle spontanee attraverso un intervento libero e discorsivo, pur conservando il tema, significativo nel contesto della celebrazione. Lo schema generale (espresso chiaramente nella prima, anche con alcuni titoletti) può essere così sintetizzato:
    1. Il primo atto della comunità è aprire, con assoluta docilità, il proprio animo per «ascoltare il Padre» che, per Cristo nella Chiesa, parla ai suoi figli.
    2. I figli e i fratelli che, alla luce della Parola di Dio, si sono scoperti peccatori, «rispondono al Padre», manifestandogli il loro desiderio di essere perdonati e di perdonare.
    3. Il «Padre li accoglie» e con la sua parola efficace e creatrice dona ai figli pentiti un cuore nuovo.
    4. La gioia del perdono di Dio e dei fratelli tra di loro, si fa «Eucaristia», ringraziamento, nell'attesa di partecipare alla cena del Signore.

    1 

    Canto di inizio

    SG Cari giovani, siamo qui riuniti per prepararci al sacramento della conversione e della riconciliazione, del perdono e della gioia.
    Dio manifesta il suo amore onnipotente, soprattutto nel sacramento del perdono: preghiamolo che mandi a noi il suo Spirito, perché perdonati, sappiamo perdonare i nostri fratelli, e così, riconciliati fra noi e con lui, potremo glorificarlo con un sol cuore e una sola voce.

    1. ASCOLTIAMO IL PADRE CHE PER CRISTO, NELLA CHIESA, CI PARLA

    G Ascoltare Dio Padre è il primo atto per disporci al sacramento della penitenza. Il cristiano è legato alla persona di Cristo. La sua vita è la risposta
    amorosa alle insistenti domande del Padre.
    La parola di Dio è quindi il testo più stimolante del nostro esame di coscienza. La parola di Dio ci dice quello che siamo e quello che facciamo: essa è uno specchio. Ciascuno di noi vi può vedere se stesso.
    La parola di Dio ci rivela la nostra vita: ci dice come Dio ci ama e come noi trattiamo, o maltrattiamo, Dio.

    Il Padre ci manifesta i nostri peccati e ci invita alla conversione

    G I profeti, in tutta la storia del popolo di Dio, hanno avuto il compito di svegliare la coscienza dei peccatori.
    Le loro parole sono rivolte anche a noi.

    L Dai profeti.
    Lavatevi, purificatevi, togliete il male dalle vostre azioni.
    Vi dico: guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene. Che tra-
    sformano l'amaro in dolce. Guai a coloro che si credono sapienti.
    Le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e il vostro Dio.
    Sappiate che gli empi sono come un mare agitato, che non può trovare pace.
    Non ci sarà pace per gli empi.
    Ritornate perciò al vostro Dio, perché egli è benigno e misericordioso, lento
    all'ira e ricco nell'amore.

    (Dopo una pausa di silenzio possono essere proposte alcune indicazioni per l'esame di coscienza).

    Il Padre ci invita alla riconciliazione con i fratelli

    G Rimetti a noi i nostri debiti.
    T Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori.

    L Gesù disse: «Perdonate e sarete perdonati».
    Allora Pietro, avvicinatosi, gli disse: «Signore, se mio fratello pecca contro
    di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
    Gesù gli dice: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette».
    Se dunque stai per presentare la tua offerta all'altare, e là ti ricordi che
    tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia là la tua offerta, davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con tuo fratello: e allora presenterai la tua offerta.
    Il Padre ci manifesta il suo amore e la sua volontà di perdono

    G Abbiamo peccato.
    li Padre, quello stesso che ci ha parlato, ci aspetta con ansia, a braccia aperte. Il suo desiderio di perdonarci è più grande del nostro desiderio di perdono: perché il suo amore è più grande del nostro amore.
    Abbiamo un Padre che supera ogni nostra previsione. Non possiamo che esserne giustamente orgogliosi. E pieni di gioia.

    L Dal Vangelo secondo Luca.
    Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al Padre: «Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta».
    E il Padre divise i beni. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, venduto tutto, emigrò in un paese lontano e là, menando vita dissoluta, dilapidò il suo patrimonio. Quando ebbe speso tutto, venne in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a sentire la privazione. Andò allora da un cittadino di quella regione, che Io mandò nei campi a pascere i porci. Egli avrebbe voluto sfamarsi con le carrube che mangiavano i porci, ma nessuno gliene dava. Allora tornato in sé, disse: «Quanti mercenari di mio padre sono provvisti abbondantemente di pane! Ed io qui muoio di fame!».

    T Voglio tornare da mio padre.
    E dirgli:
    padre, ho peccato contro il cielo e contro di te:
    non sono più degno di essere tuo figlio.
    Trattami come uno dei tuoi mercenari.

    L E ritornò dal padre.
    Era ancora lontano quando suo padre lo vide e se ne intenerì.
    Gli corse incontro, gli si gettò al collo, lo baciò e lo ríbaciò.
    E il figlio disse:

    T Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te,
    non sono più degno di essere tuo figlio.
    L Ma il padre disse ai servi:

    SG Presto, tirate fuori l'abito più bello, mettetegli al dito l'anello e sandali ai piedi. Portate qua il vitello grasso e ammazzatelo. Mangiamo e facciamo festa. Questo mio figlio era morto ed è tornato alla vita, era perduto ed è stato ritrovato.

    L Siate pieni di bontà gli uni con gli altri, perdonandovi reciprocamente, come anche Dio in Cristo ha perdonato a voi.

    2. RISPONDIAMO AL PADRE CHE CI HA INVITATO ALLA CONVERSIONE

    Canto: Purificami o Signore

    Omelia del celebrante

    3. RITO SACRAMENTALE E RINGRAZIAMENTO AL PADRE

    G Abbiamo ascoltato la parola di Dio, ci siamo scoperti peccatori e bisognosi di perdono. Il Padre ci aspetta per perdonarci.

    SG II Signore sia nel vostro cuore, sulle vostre labbra, perché sappiate ben confessare i vostri peccati.
    Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

    T Amen.

    SG Stendi su di noi la tua misericordia, Signore, affinché per mezzo della imposizione della nostra mano, sia diffusa in essi la grazia dello Spirito Santo
    (stende la mano destra).
    Dio onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi con-
    duca alla vita eterna.

    T Amen.

    SG Il Signore onnipotente e misericordioso vi conceda l'indulgenza, l'assoluzione e il perdono dei vostri peccati.

    T Amen.

    G Ora chi desidera, può presentarsi al confessore, come ad un padre, per manifestare i propri peccati.
    (Quando tutti si sono confessati, ci si può radunare per il comune ringraziamento).

    G Ringraziamo il Padre, con gioia pasquale.

    SG La forza viva della parola di Dio ci ha chiamato alla conversione. Nel sacramento Dio ci ha perdonati. Ci proponiamo ora di manifestare davanti al Padre e davanti ai nostri fratelli la nostra volontà di conversione con... (promulgazione di una penitenza comunitaria).

    SG La passione di Gesù Cristo, i meriti della beata Vergine Maria e di tutti i Santi, il bene che farete e le sofferenze che sopporterete, vi giovino per la remissione dei peccati, l'aumento della grazia e il premio della vita eterna.

    T Amen.

    Canto finale

    2

    Canto di inizio

    SG Cari giovani, ci siamo radunati perché Dio Padre ci ha chiamati, per darci il suo perdono e la sua gioia. Egli ci aspetta con amore. Il suo desiderio di perdonarci è più grande del nostro, perché il suo amore è più grande. Non deludiamo la sua attesa.
    I nostri occhi non lo vedono, ma egli è presente.
    Ci prepariamo all'incontro col Padre non da soli, ma insieme, perché siamo la famiglia di Dio, e mentre riceviamo il perdono del Padre, dobbiamo perdonarci anche fra di noi.

    Invito all'esame di coscienza, nell'ascolto della Parola di Dio

    G Gesù ci dice come dobbiamo vivere per essere suoi discepoli: confrontiamo la nostra vita con la sua parola e con il suo esempio.

    T Signore,
    vogliamo ascoltare con attenzione, con fede, con docilità,
    la tua parola.

    L Gesù cresceva in sapienza, statura e grazia, presso Dio e presso gli uomini.

    T O Dio, nostro padre, ti preghiamo:
    questa confessione ci aiuti a crescere come Gesù,
    figlio tuo e fratello nostro,
    in sapienza, statura e grazia.

    L Gesù tornò a Nazaret ed era sempre obbediente a Giuseppe e a Maria.

    T Signore,
    facci comprendere
    come l'obbedienza ci aiuti a diventare uomini.
    Con essa dimostriamo il nostro amore
    a te, ai genitori, agli educatori.
    Ti chiediamo perdono per le nostre disobbedienze.

    L Gesù ci dice: lo sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia questo pane, vivrà in eterno.

    T Signore,
    aiutaci a capire che ha poco senso
    partecipare alla Messa,
    senza mangiare il pane vivo che è Gesù.
    Perdonaci il poco impegno nella partecipazione alla Messa.

    L Gesù si ritirò in un luogo solitario per pregare.

    T Gesù,
    insegnaci a pregare come pregavi tu.
    Perdonaci perché molti giorni non abbiamo pregato
    o abbiamo pregato malvolentieri.

    L Gesù ci dice: io sono la verità.

    T Gesù tu sei la verità
    e vuoi che noi, tuoi discepoli,
    siamo sempre sinceri.
    Perdonaci perché abbiamo mentito per paura o per interesse.

    L Gesù ci dice: se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo e gettalo via, lontano da te, perché è meglio per te che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna.

    T II nostro corpo e quello degli altri
    sono tuo dono
    e tempio dello Spirito Santo.
    Ti chiediamo perdono
    se non abbiamo trattato, il nostro corpo con rispetto.

    L Gesù ci dice: questo è il mio comandamento: che vi amiate come
    amato.

    T Vogliamo, Signore, diventare generosi con tutti.
    Vogliamo scoprire la gioia di vedere contenti gli altri
    perché gli abbiamo ceduto la parte migliore,
    il posto più comodo.
    Perdona, Signore, il nostro egoismo.

    SG Cari ragazzi, abbiamo ascoltato Gesù. Abbiamo sinceri, leali, puri, obbedienti, impegnati nei allegri.
    Nell'intimo della nostra coscienza e di fronte scelte e prendiamo i nostri propositi.
    (Qualche istante di silenzio)
    capito come egli ci vuole: nostri doveri, generosi ed a Dio, facciamo le nostre

    Rito sacramentale e ringraziamento
    (cfr. celebrazione precedente)

    3

    Canto di inizio

    SG Dio è nostro padre, il nostro migliore amico. Ogni peccato, piccolo o grande, rompe o raffredda la nostra amicizia con lui. Egli però è sempre pronto a far la pace e a darci il suo perdono, a dimenticare tutto. Confessarsi è far la pace, ricostruire un'amicizia: fra noi e con Dio. Dio padre, per mezzo di Gesù, ci invia il suo Spirito di amore che compie in noi il miracolo della riconciliazione.

    Invito alla conversione, nell'ascolto della Parola di Dio

    L Dal Vangelo secondo Marco.
    Alcuni giorni dopo, Gesù rientrò a Cafarnao e si seppe che era in casa. E subito si riunì tanta gente che non c'era posto neppure presso la porta. Ed egli annunziava loro la parola. E vennero a portargli un paralitico sostenuto da quattro uomini, e non potendoglielo presentare a causa della folla, scoprirono il tetto nel punto dove era Gesù e, fatta una apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico.
    Gesù, veduta la loro fede, dice al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono rimessi i tuoi peccati». Ma c'erano alcuni scribi là seduti e ragionavano in cuor loro: «Come quest'uomo può parlare così? Costui bestemmia. Chi può rimettere i peccati se non uno: Dio?». Ma Gesù avendo subito conosciuto col suo spirito che essi ragionavano internamente così, dice loro: «Perché ragionate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire al paralitico: "Ti son rimessi i tuoi peccati" o dire: "Alzati e cammina"? Ebbene, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di rimettere i peccati sulla terra... dico a te: "Levati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa"». Quegli si alzò, e subito, prendendo il suo lettuccio, se ne andò sotto gli occhi di tutti, sicché tutti si meravigliarono e glorificarono Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile».

    T Signore, siamo venuti a te, con fede come il paralitico,
    per essere guariti dai nostri peccati.
    II peccato è come la paralisi dell'anima:
    ci dà la gioia illusoria di un momento,
    ma ci toglie la gioia vera, la pace profonda.
    Ora, illuminati dalla tua parola,
    vogliamo scoprire dove siamo spiritualmente malati,
    per essere da te guariti.

    L Deposta ogni menzogna, parlate ognuno al vostro prossimo secondo verità, perché siamo membra gli uni degli altri.

    (Qualche istante di silenzio per un esame di coscienza)

    G Domandiamo perdono a Dio!

    T Perdonaci, o Signore.

    L II sole non tramonti sulla vostra ira. (c.s.)

    L Chi rubava, non rubi più. (c.s.)

    L Nessun cattivo discorso esca dalla vostra bocca. Fate piuttosto discorsi buoni, atti ad edificare e a comunicare grazia a quelli che ascoltano. (c.s.)

    L Ogni amarezza, offesa o rancore, insieme a ogni cattiveria, sia estirpata di mezzo a voi.
    (c.s.)

    L Impurità di qualunque specie o avarizia, neppure si nominino tra voi. (c.s.)
    II Signore risponde alla nostra riflessione

    G Dio padre ci manifesta il suo amore e la sua volontà di perdono, in risposta alle nostre invocazioni.

    L Dai profeti.
    Dice il Signore:
    Spargerò su di voi acque pure e sarete mondati da ogni vostro peccato. Vi purificherò da tutti i vostri idoli. Vi darò un cuore nuovo: tolto dal vostro corpo il cuore di sasso, ve ne darò uno di carne. Porrò in voi il mio spirito e farò in modo che seguiate le mie leggi e le mettiate in pratica. Vi ho amato di un amore eterno: per questo riverso su di voi la mia bontà. Voi siete preziosi ai miei occhi ed io vi amo. Non posso abbandonarvi, vi riprenderò sempre con immenso amore. Anche se i vostri peccati fossero rossi come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve.

    T Rendiamo grazie a Dio.
    Come è forte il tuo amore per noi, Signore.
    Le tue parole hanno toccato il nostro cuore.
    Ci hanno dato fiducia.
    Ci hanno consolato.
    Vogliamo ricevere il tuo perdono.

    Rito sacramentale e ringraziamento
    (cfr. celebrazione precedente)


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