Mario Pollo
COMUNICAZIONE
EDUCATIVA
Elledici 2004
Introduzione
CAPITOLO PRIMO
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
UNA DEFINIZIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
La relazione come metacomunicazione
I tre livelli della comunicazione interpersonale
CAPITOLO SECONDO
I TRE LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE: LA SINTASSI
ALCUNE DEFINIZIONI DI BASE
UNDICI CLASSI DI PRINCIPI SUI SISTEMI DI COMUNICAZIONE UMANI
La comunicazione e il. confine del sistema
La capacità di canale nei sistemi viventi
La codificazione e la ridondanza
Le associazioni
Memoria
Decisione
L'interazione
Entrata e uscita di informazione
Feed-back
La crescita, la coesione e l'integrazione
Patologia
CAPITOLO TERZO
I TRE LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE: LA PRAGMATICA
LA TEORIA DEI SISTEMI
GLI ASSIOMI
È impossibile non comunicare
Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione. La relazione classifica il contenuto
ed è quindi metacomunicazione
La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti
Gli esseri umani comunicano utilizzando tanto il modulo numerico che quello analogico. Il linguaggio numerico ha una sintassi logica assai complessa e di estrema
efficacia, ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione, mentre il linguaggio analogico ha la semantica, ma non ha alcuna sintassi adeguata per definire in un modo non ambiguo la natura delle relazioni
Tutti gli scambi di comunicazione sono o simmetrici
o complementari, a seconda che siano basati sulla uguaglianza o sulla differenza
CAPITOLO QUARTO
I TRE LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE: LA SEMANTICA
IL SEGNO
IL SIMBOLO
Il simbolo: ricordo di un passato arcaico o sogno di un futuro salvato?
Il Simbolo che salva: Gesù
L'immagine: la memoria che si fa presente
SIMBOLI, IMMAGINI E SENSO DEL QUOTIDIANO
Restituire «storia» alle parole umane
IL RAPPORTO TRA LINGUA E STORIA
La riscoperta dei significati radicati nel passato
CAPITOLO QUINTO
LE CARATTERISTICHE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
I PRINCIPI CARDINE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
L'accoglienza di terzo educativo
La fiducia
I caratteri del protagonismo
La dignità educativa degli interessi giovanili
La libertà e la complessità del giovane
L'ADULTO COME EDUCATORE ASIMMETRICO
La distanza generazionale come problema che nasce dal tentativo di risolverlo
L'asimmetria educativa come valorizzazione della differenza adulto/giovane
LA DEFINIZIONE DELLA COMUNICAZIONE AUTENTICA
Informazione
Reazione personale
La reazione giudicante
La finestra di Johari
La costruzione della comunicazione autentica
IL DIALOGO EDUCATIVO
L'ascolto
L'introiezione dell'immagine dell'altro
Il riferimento all'esperienza
La terziarietà del testo
La ciclicità
Divenire spazio del dialogo
La criticità
CAPITOLO SESTO
L'ACCOGLIENZA ADULTA DEL MONDO GIOVANILE
LA RECIPROCITÀ EDUCATIVA COME VIA ALL'ADULTITÀ
La reciprocità come fondamento della relazione educativa e come possibilità della testimonianza dell'educatore
L'educatore testimone della civiltà della storia
L'educatore al confine tra memoria e sogno del futuro
L'educatore come testimone del trascendimento delle costrizioni della necessità verso i valori
L'educatore come testimone dell'impegno adulto alla comprensione e alla lotta per il superamento della sofferenza nella vita umana
L'educatore come creatore di limiti
L'educatore e la comunicazione silente
L'educatore come testimone del mistero della morte
L'educatore cristiano come operaio del Regno
L'ACCOGLIENZA ADULTA DEL MONDO GIOVANILE
La conquista della coscienza e lo sguardo dell'altro: la partecipazione alla vita sociale alla frontiera della solidarietà
La storia come radice del passato che apre al futuro
La frontiera del limite come potenza del desiderio.
Ovvero l'emancipazione dal bisogno
Contro le fantasticherie, contro i simulacri e contro l'implosione della parola. Storie di linguaggi che aprono e chiudono l'azione
Il senso della propria vita individuale
La trascendenza come dono del finito
CAPITOLO SETTIMO
IL GRUPPO COME SISTEMA DI COMUNICAZIONE
CHE COSA È IL PICCOLO GRUPPO
La definizione di piccolo gruppo
Il gruppo come sistema di comunicazione
LA RETE DI COMUNICAZIONE DEL GRUPPO
Cosa è la rete di comunicazione del gruppo
- La rete di comunicazione e la distribuzione del potere e dell'informazione
I problemi quantitativi della rete di comunicazione
- L'indice di centralità
- Il diametro del gruppo
- La somma dei vicini
La differenziazione della rete del gruppo in sottoreti
Forma della rete di comunicazione, prestazioni e morale del gruppo
- L'esperimento di Leavitt
- L'influenza di altre variabili
LA STRUTTURA DI COMUNICAZIONE DEL GRUPPO
Cosa è la struttura di comunicazione del gruppo
Il test sociometrico di Moreno
CAPITOLO OTTAVO
PERCHÉ IL GRUPPO È UN LUOGO EDUCATIVO
IL PICCOLO GRUPPO COME LUOGO PRIMARIO DELLA PRESA DI COSCIENZA
IL PICCOLO GRUPPO COME RISPOSTA AD ALCUNI BISOGNI PRIMARI UMANI
LA ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLA TRAMA DELLE RELAZIONI
IL GRUPPO PENDOLARE
EDUCAZIONE COME COSTRUZIONE DI INTERAZIONI TRA I MEMBRI DEL GRUPPO
L'interazione come misura della partecipazione e della coesione del gruppo
- Criteri per l'analisi delle interazioni
- L'interazione forzata nel gruppo
- Il prevalere del compito
- La pressione dell'ambiente esterno
- Strumenti per l'analisi delle interazioni di gruppo
L'interazione e lo sviluppo della persona umana: il ruolo
della fiducia e della tolleranza
L'ITINERARIO EVOLUTIVO DEL GRUPPO
IL CAMBIAMENTO NEL GRUPPO
IL GRUPPO COME SISTEMA EVOLUTIVO
Il percorso dell'educazione di gruppo. Ovvero le tappe attraverso cui il gruppo raggiunge la maturità
- La prima tappa: la comunicazione tra i ruoli
- La seconda tappa: buttare la maschera ovvero la nascita e la prima infanzia delle interazioni
- La terza tappa: la scoperta del gruppo rifugio ovvero la regressione verso interazioni parzialmente autentiche
- La quarta tappa: la crisi, la nascita delle interazioni autentiche e dell'autogestione
IL PROCESSO DI MATURAZIONE DEL GRUPPO E L'INDIVIDUO
DOVE LA COMUNICAZIONE È SILENZIO
BIBLIOGRAFIA