Giuliano Palizzi
(NPG 1975-02-94)
Scrivere per ragazzi diventa sempre più un problema. O si scrive troppo difficile e allora non si sa se mettere in mano ai ragazzi il sussidio che arriva, o si scrive troppo facile e allora si corre il rischio di incrementare il permanere nell'eterna fanciullezza, atteggiamento caro a tanti genitori ed educatori che non vogliono accorgersi che il loro bambino cresce.
D'altro canto il sussidio viene scritto per ragazzi in genere. Ma tutti sappiamo quanto diverso sia un ragazzo di prima da uno di terza media, e quanto travaglioso e saltuario sia l'impegno nel periodo della pubertà. Tocca all'educatore tradurre e adattare il sussidio «generico»in una maniera soddisfacente ai suoi ragazzi. È anche problematico decidere quando affrontare con i ragazzi determinati problemi: aspettare che sia lui a chiedere, prevenire l'informazione della strada, parlarne in gruppo o singolarmente, tocca ai genitori più che agli educatori...?
Per questo presentiamo una collana di libretti della S. Paolo. In essi vengono affrontati alcuni problemi scottanti: la scuola, gli anziani, l'amicizia, il senso del peccato, l'amore, il fidanzamento, la droga.
Si dirà che sono problemi superiori ai ragazzi. Forse. Però sono problemi di cui essi sentono parlare in continuazione e non sarà male prepararli per tempo a capirli nel giusto senso educandoli a quegli atteggiamenti atti ad affrontarli. Tanto più che vengono affrontati dai testi in una maniera molto semplice, elementare, a mo' di episodio, direi quasi con un po' di superficialità. Quindi buono come punto di partenza. L'educatore farà poi scendere in profondità.
G. CARATELLI, Ore 11: assemblea, Alba 1974
Il ragazzino che finisce la media spesso si trova a passare da una scuola dove riceve tutto a una scuola dove può collaborare, può intervenire, può esprimere la sua opinione, oppure... può disinteressarsene.
Il testo presenta appunto un fatto di vita. Come ragazzi di prima superiore affrontano questa nuova situazione scolastica. Possono prendere parte attiva all'assemblea o approfittarne per andare a fare un giro oppure partecipare passivamente. Il tutto, presentato a mo' di racconto, è di facile lettura. Utile per una educazione del preadolescente a valorizzare la scuola, ad aprirsi agli altri, alla collaborazione, all'impegno personale nel gruppo.
I. B. LAGAZZI, Levati dai piedi, Alba 1974
Nella preadolescenza l'intervento dei genitori diventa pesante, noioso. I bambini crescono e i genitori non ne vogliono sapere. C'è pericolo di una rottura. C'è il pericolo che il ragazzo cerchi la fuga da casa, oppure cerchi di sfruttare i genitori tollerandoli finché ha bisogno di loro per poi piantarli appena sistemato. È la storia di tanti genitori, di tanti anziani che vivono gli ultimi giorni da soli, abbandonati dai figli, mal visti dalle nuore e derisi dai nipoti, nonostante che si sforzino di fare qualcosa, di rendersi utili a loro modo. Il libro presenta la situazione degli anziani nella storia, ma soprattutto nella storia di oggi. Forse la lettura di queste poche pagine può aiutare il ragazzo a scoprire tante cosette e a comportarsi di conseguenza.
L. CETTI, In due per la vittoria, Alba 1974
Due ragazze fanno amicizia. Una amicizia che parte dallo sport e si allarga alla vita. Con vittorie inaspettate. Nello sport possono succedere delle disgrazie che stroncano gli ideali, possono succedere delle perdite. Occorre imparare ad affrontare certe situazioni. L'amicizia di una compagna è di grande aiuto.
G. CARATELLI, Facevo colpo, Alba 1974
L'educatore accorto troverà in questo testo una storiella che può mettere in mano a qualche ragazzo più grandicello e che si dà aria di eroe, di martire, che crede di capire gli altri, mentre invece è pieno di sé, isolato, per nulla altruista, vacuo. La vita deve educare il ragazzo: questa è una situazione di vita che può far riflettere.
A. SANZIO, Ti metti con me?, Alba 1974
L'eterno problema dell'amore. I ragazzi ne parlano. Qualche professore comincia ad abboccare e collabora nella discussione. I genitori sono più restii. I ragazzi si sentono maturi, l'ambiente in cui vivono li considera immaturi. Qualcuno di loro ha già occhieggiato a qualche amichetta e sostiene di non voler limiti nella sua esperienza amorosa. Parlarne con i genitori? Sono interrogativi ai quali il testo risponde in modo semplice, vivace, portando esperienze di ragazzi e di adulti.
A. TRAL, Fidanzarsi? ho 15 anni, Alba 1974
Il panorama che si offre agli occhi dei nostri ragazzi non è dei più entusiasmanti. L'amore è presentato come piacere del momento. È possibile insegnare e far capire che l'amore è amore solo se è costante, se abbraccia tutta la propria vita e non soddisfa soltanto i sensi? È bene insegnarglielo subito, prima che diventi uno dei tanti, prima che prenda gusto ai primi flirt o alle prime cotte, senza riuscire a capirci tanto? Come dimostrare che il week-end non esige ogni volta il cambio di ragazzo o di ragazza? L'emancipazione e l'anticonformismo contrastano con l'idea di fidanzamento? I personaggi del testo aiutano il ragazzo a porsi questi problemi.
I. B. LAGAZZI, La peste nera, Alba 1974
Apriamo qualsiasi rivista e troviamo casi di drogati. Ragazzi e ragazze alla ricerca di un piacere disimpegnato. Agli adulti ciò può fare ribrezzo, ai preadolescenti suscita curiosità e tanti interrogativi. Perché, che cos'è la droga, qual è la più semplice, fanno tutte lo stesso effetto, dove la si vende?
Il parlarne a fondo e scientificamente è più efficiente che ignorare o sorvolare o concludere, in maniera del tutto antipedagogica, che riguarda i grandi. li testo presenta il problema e invita a riflettere se la droga mi dà la felicità, se è una felicità-inganno, se mi disgrega o mi libera.
E. PIUBELLO, Comunione di maturità, LDC, Leumann (Torino), pp. 88, L. 900
Dieci incontri con i preadolescenti
Descrizione di una esperienza di pastorale dei preadolescenti: dieci incontri al termine della Scuola Media, in vista di una professione di fede più matura, che si apra verso un impegno cristiano sentito nell'età giovanile.
Dalla descrizione si passa all'attuazione: sul tema «come diventare adulti nella fede e nell'amore»vengono svolti 10 incontri: Di fronte alla vita - Credo nell'uomo - Credo in Cristo e nel suo vangelo - Pregare per vivere - Fare la Chiesa - Il mio posto nella Chiesa e nel mondo - Vivere e amare - Cristo ci libera dal male - Bisogno di comunione - La grande scelta (l'ultimo incontro è costituito da una celebrazione della Parola che si conclude con il sacramento della Penitenza).
Il libro è destinato agli animatori di ritiri, esercizi spirituali, incontri di preadolescenti, organizzati anche in forma diversa da quella qui presentata, che rimane la più indicata. Utile per la sintesi di un periodo di vita e di catechesi in dieci serate, in preparazione a una comunione-professione di fede più matura.