Silvio Baitieri
(NPG 1969-11-56)
Il nostro collaboratore Silvio Baitieri ha recentemente intervistato a Berlino-Est un gruppo di giovani. L'articolo ne riproduce il testo, in trascrizione dal magnetofono.
I temi sono quelli di punta anche nel nostro mondo giovanile: lavoro, ideologie, amore, religione, peccato.
Le affermazioni cordiali, aperte, di questo gruppo di giovani ci aiutano a leggere il movimento interiore dei nostri. La «nuova frontiera» passa attraverso le speranze giovanili: hanno già infranto le barriere prima che ne fosse terminata la costruzione.
Per evidenti ragioni non si trascrivono i nomi dei giovani, né l'ambiente dove è avvenuta la conferenza-stampa.
Erano presenti dieci giovani: tutti di età superiore ai vent'anni. Alcuni sono oggi impegnati negli studi universitari, altri nel lavoro come operai specializzati.
Indicherò con B la mia domanda, e con J la risposta.
Ore 14,30, in una giornata limpida e calda. Berlino Est.
B Ringrazio per la vostra cordiale accoglienza. Parlo poco il tedesco. Cercheremo d'intenderci.
Vorrei fare qualche domanda e chiedo se posso anche scrivere le risposte.
J Noi siamo felici di poter parlare. Non c'è alcun motivo perché non possa scrivere.
B Vi trovate bene? L'ambiente che vi ospita è soddisfacente?
J Molto, sotto l'aspetto di comodità per università e lavoro. Anche il vitto è buono a pranzo; meno a mattino e sera.
B Siete cattolici?
J Siamo tutti cristiani, però io sono protestante evangelico.
B Potete praticare la Religione?
J Sì, siamo liberi. Io protestante quando mi sento vado alla Chiesa protestante per il Gottesdienst.
B È possibile vivere il cristianesimo sotto il regime comunista?
J Per ora e per noi, sì. A scuola abbiamo lezione di marxismo-leninismo, che è materia come le altre e per noi rappresenta la linea ufficiale del nostro partito d'interpretazione del marxismo.
Noi non riteniamo che la scuola ci tolga la libertà di pensiero. Tanto è vero che non tutti noi condividiamo le idee marxiste, nella loro totalità. Riteniamo però che come metodo di governo possa essere buono. La vera difficoltà sarà più tardi, quando saremo impegnati come responsabili della vita pubblica.
B Conoscete il Vangelo?
J Certo, lo leggiamo spesso.
***
B Quali problemi sono per voi più importanti?
J In ordine d'importanza potremmo dire così: Studio-politica-teologia-amore.
B Perché lo studio al primo posto?
J Perché lo Stato ci paga le spese fino al termine del nostro curriculum di studi, e quindi dobbiamo realizzarlo entro un certo numero di anni. Se non arriviamo a tempo, perdiamo tutti i diritti, per sempre.
B Perché avete messo la politica al secondo posto?...
J Perché è dovere per tutti, impegnarsi nella vita pubblica. Noi condividiamo l'interpretazione del nostro Partito per il marxismo, e la riteniamo quella giusta.
B Non avete il fenomeno della contestazione?
J Oggi non la riteniamo necessaria, ed opportuna, qui.
B Riuscite ad applicare nella vita quotidiana quello che l'insegnamento ha proposto?
J Das ist gross Problem! Questo è il grande problema: theoria und praxis! La teoria è una cosa, la prassi è un'altra.
Per ora crediamo che la prassi della vita debba corrispondere ad una
obbedienza alle norme della vita pubblica, che non siano in contrasto con il pensiero fondamentale del nostro Governo.
B Perché vi interessano tanto i problemi di teologia?
J Perché la Chiesa (anche protestante) oggi non risponde alle esigenze
del popolo. È estranea al mondo. Non è incarnata nel mondo. Le sue posizioni sono contrarie alle necessità dei popoli.
B Conoscete i documenti della Chiesa?
J Sì, conosciamo la «Humanae vitae», che a noi pare contraria al mondo di oggi.
Non basta che il Papa vada a Bogotà a ricevere omaggi, anche a visitare i poveri.
La Chiesa non è con i poveri.
B Però la vostra affermazione non tiene conto d'un'altra realtà. Il Papa non va per ricevere onori, ma per mettere in movimento tutta la Chiesa, che presenta indubbiamente non poche resistenze interne.
Conoscete la «Populorum progressio»?
J Sì, io la conosco. L'ho letta tutta.
B Allora la dottrina della Chiesa è molto avanzata come ipotesi di lavoro.
J Sì, però non si attua.
B E voi la praticate?
J Noi ci sforziamo di aiutare i paesi poveri.
(Dialogo tra loro: Sì, ma solo quelli comunisti... No, anche gli altri, per esempio i paesi arabi...).
* * *
B Oltre i problemi sociali, quali problemi teologici vi interessano?
J Non più il tema della Eucaristia, che accettiamo.
Ritorniamo sull'idea di prima.
Lei conosce il «Vicario»?... Perché in Italia non l'hanno lasciato dare?... La Chiesa opprime il governo.
B Non è vero che non l'abbiamo lasciato dare.
Ma Hochuth non è stato onesto. Ha presentato il Papa in modo falso, perché non ha dato importanza a tutti i documenti.
J Non ha potuto vederli.
B Non è vero. Poteva vederli, come li ha visti. Non ha voluto usarli perché non è stato onesto.
J È vero però che i lager erano voluti dal Papa e difesi da Lui?
B Posso dire con verità che Pio XII fu molte volte in procinto di essere arrestato dai tedeschi e deportato, perché non ha mai approvato i loro metodi.
Voi non conoscete l'opera che i cattolici ed anche i protestanti hanno fatto per gli ebrei.
J Però la Chiesa approva il sistema di vita capitalistico.
Noi possiamo dire che in occidente la ricchezza aumenta in modo diverso che non presso i paesi sottosviluppati.
Se, per esempio, i tedeschi dell'Ovest oggi sono a quota 100 ed i paesi poveri a 10, fra qualche anno la Germania sarà quota 150, i paesi poveri solo a quota 45. Non si raggiungeranno mai.
B È vero, se non si organizza un aiuto sistematico e razionale. Però è anche vero che oggi la più grande difficoltà non è quella del denaro ma dell'ignoranza di popoli che non vogliono o non sanno usare l'aiuto ricevuto.
J Sì, questo è un grosso problema.
È vero che anche voi in Italia avete molti poveri al Sud?...
Lei di dov'è? Nord o Sud?
B Io sono del Nord. Però anche per quanto riguarda l'Italia molte cose sono alterate dalla propaganda.
* * *
B Ora posso fare una domanda delicata, come sacerdote?
J Gern, volentieri!
B Was ist fur Sie «Der Sund»? Che cos'è «peccato»?
J È difficile dire. Certo oggi non sono ritenuti peccati quelli detti dai preti. Per esempio, per me cattolico non è peccato se dopodomani non vado a Messa!
B C'è un certo orientamento comune tra cattolici e protestanti nel ritenere qualche cosa peccato? e da che cosa si desume?
J Sì, c'è un certo orientamento comune. In genere è peccato per noi tutto ciò che va contro coscienza, che fa male al prossimo, che non mantiene i rapporti con un Dio di amore.
La sorgente della nostra moralità è la lettura, la meditazione del Vangelo, di Marx, di Lenin, di Mao, ecc.
B Cristo e Mao sono sullo stesso piano?
J No, evidentemente. Però anche Mao ha portato qualche cosa che forma la mia coscienza.
B Quale giudizio date voi ai peccati del sesso?
J Ecco, coincide con la nostra visione del problema dell'amore.
Beh, sempre l'amore è stato presente nell'uomo, e non è problema di oggi. Ma non è così urgente.
Personalmente non riteniamo peccato l'autoerotismo adolescenziale ed il rapporto con la ragazza quando c'è vero amore.
Peccato è cogliere la Gelegenheit, cioè l'occasione volgare, la ricerca del piacere per il piacere, la violenza contro la donna.
* * *
B Grazie, cordialmente. Ho passato due ore deliziose insieme con voi. Posso scrivere in Occidente?
J Grazie a Lei, anche per le sigarette ed il cioccolato che ci ha portato, ma soprattutto per essersi intrattenuto con noi.
Sono pochi i sacerdoti occidentali che parlino con noi.
Scriva pure.