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Caro Amico, gentile Amica,

numero particolarmente corposo e significativo, NPG di dicembre.
Corposo per l'abbondante presenza di rubriche; significativo per il dossier, di grande rilevanza, non solo "storica" ma prospettica: un bilancio – a forma di intervista "non accomodante" – all'emerito Responsabile del Servizio Nazionale di pastorale giovanile della CEI, d. Michele Falabretti, al termine del suo più che decennale mandato.
L'intervista ripercorre il cammino, ma non guarda (troppo) all'indietro: esamina il campo da coltivare, traccia solchi inediti, individua nuove possibili sementi... Fuori di metafora, indaga a fondo e con amore il lavoro pastorale con i giovani in prospettiva di futuro.
Questa Newsletter poi offre tutti i materiali degli ultimi Convegni vissuti, e pubblicati su NPG: diciamo, una piccola biblioteca consultabile, di certo non senza profitto.

Mentre ancora una volta ringraziamo d. Michele per tutto il lavoro fatto insieme, e l'amicizia, siamo lieti di dare il benvenuto al nuovo Responsabile del SNPG, d. Riccardo Pincerato, con la volontà di lavorare insieme, perché i giovani ce lo chiedono e perché lo stile sinodale non è acqua (se non di sorgente).

Giancarlo De Nicolò
Redazione di NPG

In primo piano

Di mille cose e un'altra ancora

Cop. dicembre

Il numero di dicembre di NPG

Editoriale: Un importante passaggio di testimone (Rossano Sala)
Dossier: SEMI E SEMINATORI (vedi sotto)
Studi: Le nuove domande dei giovani nei percorsi vocazionali (Marco Fusi)
Rubriche:
^ Nostalgia della bellezza (Maria Rattà)
^ Europa e pastorale giovanile: la Bulgaria (Loredana Martinas & équipe PG)
^ Il funzionario del re e il suo bambino incontrano Gesù (Guido Benzi)
^ A contatto con la Scrittura: il Bibliodramma (Marcello Scarpa)
^ Incontrare oggi il Signore? La diaconia (Valerio Baresi)
^ L'uomo nella letteratura contemporanea. Presentazione della rubrica (Giuseppe Savagnone)
^ Il filo di Arianna della politica: Istituzioni (Raffaele Mantegazza)
^ Evoluzione della pedagogia salesiana: verso il terzo millennio (Michal Vojtáš)


Aldo Moro

Aldo Moro raccontato dalla figlia

«Dopo la morte di mio padre Aldo mi sono posta molte domande sulla sua vita (23 settembre 1916 - 9 maggio 1978), sulle sue scelte e sulle sue speranze. Pormi domande e cercare risposte è stata per me una forma di resistenza, di contrasto alla disumanizzazione “radicale” della violenza agita ‒ per cui le persone non sono più tali, ma sono solo obiettivi, simboli, funzioni, divise, nemici ‒ che ha fermato il suo cuore e di quella, più sottile, ma non meno efficace, che avvolge nel tempo le vittime della violenza». Qui la testimonianza di Maria Agnese, figlia del grande statista, padre, cristiano, per la cui liberazione lo stesso Papa Paolo VI era intervenuto con un accorato appello agli "Uomini delle Brigate Rosse", e che ha lasciato scolpita nelle Lettere dalla prigionia l'immagine di un Uomo vero. La foto della Renault rossa, dove fu trovato il suo cadavere, rimane nella memoria collettiva come simbolo di una tragedia di violenza, come punto di partenza per un riscatto nazionale.


Anniversari

Anniversari da non scordare

Prima che scada l'anno commemoriamo alcuni eventi "culturali" importanti.
^ Ancora nel 2022, il centenario della nascita di Charles M. Schulz, il papà dei Peanuts. Chi non conosce i personaggi di quelle strisce su Charlie Brown & Co, che rispecchiano (ad ogni età) il quotidiano umano nei suoi slanci e nelle sue miserie, sempre guardati con occhio di benevolenza? (1 - 2 - 3).
^ Importante evento del 2023 è stato il centenario della nascita di Italo Calvino, indimenticato narratore di indimenticabili storie. Per un primo approccio: da "La civiltà cattolica" e da "Vita e pensiero". E due libri (1 - 2).
^ E per gli aficionados, ricordiamo il 50° della morte di J.R.R. Tolkien (2 settembre 1973): qui un approfondimento sulla fede, un libro e una mostra.
^ E infine l'80° della morte di Simone Weil (24 agosto 1943), e qui la colleghiamo con Etty Hillesum (morta il 30 novembre dello stesso anno), "unificate" dalla stessa tensione: l'attesa di Dio (Isabella Adinolfi).


Ecologia

Questa nostra sofferente terra

Non può che essere un tema "persistente" nell'educazione, oggi, quello della salvaguardia del creato, minacciato e quasi giunto a un punto di non ritorno. Specificamente, il drammatico mutamento del clima con minacce per la stessa sopravvivenza di intere popolazioni; il problema dell'acqua, risorsa sempre più scarsa e occasione di anche acerrime contese e guerre per il possesso; il dissesto idrogeologico non solo della nostra nazione... Ancora un grido solitario e inascoltato quello del Papa, con l'ultima Esortazione Laudate Deum, che fa seguito alla Laudato si', e che ha avuto un grande riscontro anche a livello di scienziati, ma non ancora politico ed economico? Ma anche nella riflessione pastorale, per insensibilità e stanchezza degli educatori? Riproponiamo un dossier di Raffaele Mantegazza, elaborato (con attenzione prettamente pedagogica) all'uscita dell'Enciclica: tale riflessione pone domande e consapevolezze ineludibili e offre concrete piste di lavoro con i giovani.

Il DOSSIER

Il cuore della rivista NPG e della NL

Seminatore

SEMI E SEMINATORI
Una fase “matura” per la PG?

Intervista a d. Michele Falabretti
A cura di Giancarlo De Nicolò


✓ 1. Capire e ringraziare

✓ 2. Il terreno da coltivare

✓ 3. L’attesa operosa

Grazie

Un cammino di 10 anni

Gli ultimi Convegni PG

Convegno PG

L’orizzonte (Genova 2014, Brindisi 2015)

«Questi convegni erano stati pensati a partire dagli Orientamenti Pastorali sul decennio che apparivano quasi una risposta all’espressione di Benedetto XVI che parlò di “emergenza educativa”. Si rischiava una sorta di illusione diffusa che all’annuncio del vangelo mancava semplicemente un restyling cosmetico: si è seriamente pensato che fosse sufficiente una declinazione più ammiccante della dottrina o della devozione per risolvere i problemi della PG. È una tentazione non ancora sopita, una scorciatoia illusoria. Ci sembrò importante porre al centro la cura educativa come passione da ricuperare e da coltivare, come desiderio che sostiene una disponibilità personale al servizio e al lavoro di insieme. Abbiamo scoperto che per costruire c’era bisogno di saperi antichi e nuovi, di un metodo condiviso, per una progettazione educativa come stile di essere Chiesa e di prassi pastorale» (d. Falabretti).
DOSSIER NPG 378 & 379 DOSSIER NPG 396


Convegno PG

La cura (Bologna 2017)

«Il tema di questo Convegno accese i fari sulla comunità e sugli educatori come soggetti decisivi per la PG. Le due grandi esperienze dell’anno precedente (il Giubileo dei ragazzi e la GMG di Cracovia) misero in evidenza l’importanza di costruire percorsi di accompagnamento, attraverso una sussidiazione particolarmente articolata e pensata. Nella misura in cui i percorsi furono preparati e sostenuti, il lavoro successivo mostrò una qualità diversa. Talvolta l’ingaggio dei nostri educatori è debole: presi alla sprovvista, offrono la loro disponibilità con generosità, ma anche con poca preparazione. Non importa questa debolezza, purché venga sostenuta da un contesto coeso: un’équipe educativa, dove gli educatori possano crescere in consapevolezza e svolgere il loro compito in modo più competente. C’è bisogno di fare alleanza, di fare squadra» (d. Falabretti).
DOSSIER NPG 402


Convegno PG

Il futuro (Terrasini 2019)

«A Palermo vivemmo la straordinaria esperienza di poter raccogliere i frutti del cammino sinodale sui giovani. Al termine di tale esperienza era forte la percezione che il Sinodo avesse toccato alcuni punti nevralgici, avesse persino offerto alcune parole coraggiose. Attraverso un lavoro ancora corale, si è fatto il tentativo di riconoscere queste parole. Ne è uscito un testo originale: “Dare casa al futuro – linee progettuali per la pastorale giovanile italiana”. Due le convinzioni di fondo: non sarebbe stato opportuno pubblicare un direttorio, in qualche modo normativo, perché le esperienze in Italia sono poliedriche e legate alla storia diversa delle nostre chiese. E poi mettere la progettazione pastorale a fondamento di tutta la riflessione, dove la progettazione trova il suo fuoco nella capacità di “pensare insieme”, di essere comunità educante. Oggi possiamo affermare senza timore che tale proposta fu profetica» (d. Falabretti).
DOSSIER NPG 420 & Linee progettuali di PG: una sintesi.


Convegno PG

L’imprevedibile (Lignano 2022)

«Rimandato di un anno a causa della pandemia, il convegno di Lignano si era dato il compito di rilanciare il tempo post pandemia. Pur risentendo delle fatiche di un tempo così unico, ha provato ad affrontarle. Non tanto per affrettarsi a trovare soluzioni che tamponassero le tante ferite lasciate aperte dalla pandemia, quanto per raccogliere i pensieri più importanti che un tempo di crisi ha fatto emergere per sentirsi ri-generati a un tempo nuovo nel quale nuove responsabilità ci attendono. Ci siamo affidati ad un’immagine presa dalla riflessione di Maria Zambrano (in “Persona e democrazia: la storia sacrificale”), filosofa spagnola del secolo scorso: Le radici dovrebbero avere fede nel fiore. Sono molti i segni di fatica che questo tempo ha portato con sé, ma sono altrettanti i segnali positivi e le opportunità che ci vengono offerte: questo si voleva rilanciare» (d. Falabretti).
DOSSIER NPG 444

Per una scuola di PG

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