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    Impegnati nella corresponsabilità

    a comunicare il Vangelo

    in un mondo che cambia

    Don Antonio Domenech
    Consigliere Generale SDB per la PG

     


    Cari amici e amiche,
    un cordiale saluto e il mio più sentito augurio di un Nuovo Anno 2002; lo avete cominciato insieme come segno della nuova tappa che volete percorrere nello sviluppo e approfondimento del MGS.
    Mi congratulo con voi per il cammino già percorso in Italia dalla 1° Assemblea Nazionale di Zafferana nel 1999; credo che in questi anni il MGS ha cresciuto nella linea della corresponsabilità dei giovani, dell'approfondimento delle proposte e nella presenza attiva e significativa nel mondo giovanile, nella chiesa e nel sociale. I grandi eventi di questi anni, il Confronto Europeo, l' Anno giubilare con la Giornata Mondiale della Gioventù di Roma e il Forum del MGS, stanno dando frutto; dovete adesso assicurare questo impulso per i prossimi anni.
    Sono certo che il RM, se fosse qui tra voi, vi ripeterebbe come sfida per il futuro e come guida per la vostra riflessione di questa mattina la strenna che ha dato a tutta la FS: "Duc in altum: AI mare aperto e verso il profondo". Il MGS deve prendere il largo e uscire al mare aperto di una società sempre più globalizzata e plurale, di una cultura planetaria della comunicazione, delle nuove questioni e problemi del nostro mondo, come la povertà e la giustizia internazionale, i diritti dei più poveri e la solidarietà tra i popoli, la difesa della vita e della natura, la pace, ecc. Deve orientarsi verso le acque profonde di una vita evangelica che assume la santità come ideale e mèta quotidiana, di una spiritualità giovanile salesiana vissuta sempre con più coscienza e consapevolezza e alimentata dalla Parola di Dio e i sacramenti, l'accoglienza incondizionata e il servizio gratuito dei più poveri.
    Vorrei soltanto farmi eco di quest’indicazione del RM, offrendovi alcuni riferimenti che considero importanti per avanzare in questa direzione.

    1. Gli animatori

    Immagino che lo sappiate molto bene: gli animatori sono il anima del MGS; la loro qualità umana e cristiana garantisce la qualità dei gruppi , delle associazioni e dello stesso Movimento. Per questo mi sembra che la prima preoccupazione e l'impegno più importante nei prossimi anni è quello di accompagnare ogni animatore nel suo impegno di crescita umana e cristiana.
    L'animazione non può ridursi a fare cose per gli altri, a dirigere e organizzare attività, ma deve essere una "scuola" per imparare a vivere la vita come vocazione, cioè come dono accettato con gratitudine e responsabilità e come servizio da offrire con generosità e qualità. L 'impegno di animazione deve essere per ognuno di voi il cammino per scoprire e assumere responsabilmente la vostra vocazione nella società e nella chiesa; si deve passare dal fare l' animatore ad essere animatore, perche si anima vivendo, non tanto facendo cose o attività.
    Questo richiede impegnarsi personalmente a riflettere e condividere quello che si vive e si realizza, a trovare momenti di silenzio e di comunicazione che garantiscano l'assimilazione personale delle proprie esperienze... L 'essere animatore non può ridursi ad alcuni momenti della vita, quando per esempio siamo con il gruppo e nell' attività, ma deve informare tutta la propria esistenza, anche quella più quotidiana e
    personale. Come possiamo aiutarsi?
    Noi adulti, SDB, FMA, CC.SS..., dobbiamo impegnarci decisamente nell'accompagnamento dei giovani animatori: esserne vicini, come testimoni e punti di riferimento, aiutarli a riflettere, incoraggiarli e sostenerli nel loro sforzo di crescita, avere il coraggio di far loro proposte vocazionali esigenti, aprire ed assicurare loro spazi di responsabilità e vera partecipazione.
    E voi stessi giovani, dovete impegnarvi a vivere la vostra fede e il vostro rapporto personale con Gesù, senza che l'attività ve lo impedisca; dovete condividere il vostro cammino di formazione e di crescita cristiana con un gruppo o comunità cristiana, senza limitarvi a fare l' animatore per gli altri.

    2. Allargare il MGS

    Vi diceva il RM nel suo messaggio al Forum internazionale: "Dio vi affida il MGS come un dono per la vostra vita e per la vita di tanti vostri compagni e amici. Siate dunque moltiplicatori tra i giovani, nella società e nella Chiesa, di questo dono di Don Bosco, della sua spiritualità e della sua pedagogia. ...Fate crescere il MGS promuovendo il collegamento tra i diversi gruppi e le molteplici espressioni giovanili, tanto all'interno delle opere e presenze salesiane, come nei luoghi e ambienti giovanili oltre le mura delle case salesiane. ..".
    Un impegno veramente importante del quale dovete sentirvi responsabili. Accenno due aspetti a curare in modo speciale:
    ­ Innanzi tutto il coinvolgimento di tanti gruppi e associazioni giovanili esistente nei nostri ambienti, da quelli di più amplia accoglienza nei quali si sviluppano con intenzionalità educativa gli interessi sportivi, culturali, sociali, ecc. dei giovani, a quelli più impegnati in un cammino di fede e di formazione più sistematica. Nessun gruppo giovanile animato dalla FS deve essere considerato estraneo al MGS. Tutto gli animatori di questi diversi gruppi e con loro tutti i giovani partecipanti devono sentirsi coinvolti nel MGS, chiamati a sviluppare e condividere il dono della persona di Don Bosco e i valori della Spiritualità Giovanile e della pedagogia salesiana.
    ­ Per questo si deve promuovere soprattutto a livello locale la conoscenza, il coordinamento e la comunione tra tutti questi gruppi e associazioni: sportivi, culturali, missionari, di formazione cristiana, di volontariato. ..i gruppi giovanili delle diverse associazioni ecc. Promuovere spazi, momenti per esprimere e condividere insieme la propria identità, i valori della SGS, programmare iniziative condivise al servizio degli altri giovani e del territorio, aiutarsi nella formazione dei rispettivi animatori, ecc.
    Vedo che nell'Italia salesiana c'e una grande ricchezza associativa, ma ancora non è maturata tutta la sua forza e capacità di incidenza nel mondo giovanile a livello sociale ed ecclesiale, tra l'altro per la scarsa sua condivisione e convergenza attorno a valori e progetti comuni; questa è la missione del MGS. Voi soli non siete l’MGS pieno, dovete coinvolgere gli altri.

    3. I giovani: in concreto la grande massa dei giovani dispersi

    Nello stesso messaggio il RM continuava: "Create movimento, cercando di coinvolgere tanti altri giovani, soprattutto quelli che non sono in gruppo, i più poveri, quelli che non hanno riferimenti, quelli che cercano, quelli che sono lontani..." La grande massa di giovani che sono tanto all'interno delle nostre opere, soprattutto dei nostri Oratori, o ancora più "oltre le mura". Il MGS è per loro: è un dono di Dio che abbiamo ricevuto per trasmetterlo a loro, per aiutare questi giovani a trovare la gioia della vita, un senso e una ragione per impegnare la loro vita e sviluppare tante risorse e possibilità che hanno.
    Questo impegna ogni animatore e ogni gruppo del MGS a:
    ­ essere vicino a questi, giovani, a uscire verso di loro, a stabilire rapporti di amicizia con loro;
    ­ offrire loro una diversità di proposte secondo i loro svariati interessi giovanili,
    ­ coinvolgerli attivamente nei progetti, suscitando la loro creatività,
    ­ accompagnarli per risvegliare in loro la voglia di fare passi più profondi e più impegnativi.
    Il MGS ha davanti l'enorme mondo della scuola e della FP, come quello dell'Università, con una quantità enorme di giovani che sperano, che sono disponibili a proposte significative che li aiutino a trovare nuove prospettive di vita e di senso. ..
    Le masse di giovani dei nostri quartieri, soprattutto i quartieri popolari; i giovani dello sport, delle discoteche, della strada e della notte; i ragazzi e ragazze, figli degli immigranti. ..
    Il MGS deve sentire l'urgenza della missione, deve uscire fuori, ogni gruppo, ogni associazione secondo la sua finalità e loro stile, deve preoccuparsi di andare oltre quelli che la formano per attingere la gran massa dei giovani che è attorno a noi.
    Se non facciamo questo siamo di terribili egoisti e stiamo promuovendo un mondo chiuso e ingiusto.

    Cari amici e amiche, vedete che il Signore attraverso Don Bosco conta su di voi e vi invia a una grande missione; per questo vi ha dato un grande dono, la persona di Don Bosco, la SGS e la pedagogia della amabilità, dello stile di famiglia, della ragione, del senso di Dio. ..l' esperienza di una vita gioiosa e di una comunione arricchente; doni affidati a voi per comunicarli a quelli che accanto a voi ne hanno tanto bisogno. Curando la vostra formazione cristiana come animatori (primo punto), coinvolgendo tutti i gruppi e associazioni in quest'impresa (secondo punto), sicuro che arriverete a fermentare tutta la massa. Ve lo auguro.

    (II Assemblea Nazionale MGS, Mestre 2002)


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