Padre nostro


Rocco Quaglia

(NPG 1998-07-95)


Padre nostro
Padre mio e di tutti i miei fratelli, Padre di tutti i bambini e di tutti quelli che si sono fatti piccoli; Padre dei poveri, degli orfani, di chi è straniero, di chi è solo; Padre di chi è appena nato e ancora non ti conosce e di chi vecchio ti sta cercando; Padre di tutti i padri.

Che sei nei cieli
e sulla terra e nel mare, nella luce e nelle tenebre, nella rugiada del mattino e nella brezza della sera, nella voce del tuono e nel mormorio di un’aria leggera, nelle fiamme del fuoco e nel rumore di un impetuoso vento; Tu sei in Gesù e in ogni cuore a lui caro.

Sia santificato il tuo Nome
santo è il Nome del Padre, il Nome più alto di ogni altro nome, più tenero del nome di madre, più affettuoso del nome di fratello, più caro del nome di sposo, più premuroso del nome di amico, più benevolo del nome di Creatore, più vicino del nome di Dio, più amorevole di ogni nome d’amore.

Venga il tuo regno
venga la signoria della tua giustizia nei pensieri della nostra mente a proclamarvi l’ora del silenzio; venga l’autorità della tua grazia sui sentimenti del nostro cuore a bandire il giorno della pace; venga il tuo regno nelle prigioni del mondo, nei nascondigli della terra, nelle celle della morte, nelle segrete dei popoli, nei segreti di ogni anima lontana dall’alba.

Si compia la tua volontà
la volontà per cui tutte le cose sono, gli uccelli del cielo e i gigli dei campi, le acque delle piogge e le sorgenti dei pozzi, la luce degli astri e le fiaccole degli uomini, degli uomini buoni e degli uomini che più non sanno la tua preghiera.

Come in cielo così in terra
come tra gli angeli così tra gli uomini, tra i cuori dei padri e i cuori dei figli, tra la sposa e lo sposo, tra il lupo e l’agnello. Sia fatta la tua volontà e sia pace tra il cielo e la terra.

Donaci oggi il nostro pane della giornata
che ogni giorno possiamo avere un pane di vita, il pane che discende dal cielo; che ogni giorno lo Spirito della tua Parola possa trasformarlo in vero cibo e vera bevanda. Sì, o Padre, che non abbiamo mai a dimenticare di prendere con noi gli azzimi che tu hai moltiplicato per ognuno!

E scioglici dai nostri debiti
dal debito della tua vita, perché l’abbiamo vissuta nella morte; dal debito del tuo amore, perché l’abbiamo ucciso con il nostro odio; dal debito del tuo corpo, perché ne abbiamo fatto quello che abbiamo voluto. Perdonaci, Padre, perché oltremodo grande è quel che abbiamo fatto al tuo Gesù.

Come anche noi sciogliemmo i nostri debitori
perché tu hai pagato per ogni debito e più nessuno mi deve nulla; ecco, ogni uomo è mio fratello e tutto quello che mi doveva era suo di diritto, e quanto non mi è stato ancora richiesto, che io lo venda e doni tutto a chi non ha mai avuto nulla.

E non condurci fino alla prova
pure, se la prova ci raggiunge, fa’ che trovi Cristo in noi a sostenerla.

Ma liberaci dal maligno
liberaci da tutto ciò che ci impedisce di dirti con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta l’anima nostra:

Padre nostro che sei nei cieli.