Campagna 
    abbonamenti

    QuartinoNPG2024


    Letti 
    & apprezzati

    articoli


    Il numero di NPG
    dicembre 2023
    NL DICEMBRE 23


    Il numero di NPG
    novembre 2023
    NL NOVEMBRE 23


    Newsletter
    dicembre 2023
    NL dicembre 23


    Newsletter
    novembre 2023
    NOVEMBRE 23


    P. Pino Puglisi
    e NPG
    PPP e NPG


    Post it

    • On line il numero di DICEMBRE sulla PG degli ultimi 10 anni, e quello di NOVEMBRE, sull'educazione alla pace.  E qui le corrispondenti NEWSLETTER: dicembre e  novembre .
    • Attivate nel sito (colonna di destra) tre nuove rubriche per il 2023.
    • Linkati tutti i DOSSIER del 2019 col corrispettivo PDF.
    • Messa on line l'ANNATA 2019: 94 articoli usufruibili per la lettura, lo studio, la pratica, la diffusione (citando gentilmente la fonte).
    • Due nuove rubriche on line: RECENSIONI E SEGNALAZIONI. I libri recenti più interessanti e utili per l'operatore pastorale, e PENSIERI, PAROLE

    Le ANNATE di NPG 
    1967-2023 

    annateNPG


    I DOSSIER di NPG 
    (dall'ultimo ai primi) 

    165 dossier


    Le RUBRICHE NPG 
    (in ordine alfabetico
    e cronologico)
     

    165 rubriche


    Gli AUTORI di NPG
    ieri e oggi

    165 autori


    Gli EDITORIALI NPG 
    1967-2023 

    165 editoriali


    VOCI TEMATICHE 
    di NPG
    (in ordine alfabetico) 

    165 voci npg 2


    I LIBRI di NPG 
    Giovani e ragazzi,
    educazione, pastorale

    165 libri 


    I SEMPREVERDI
    I migliori DOSSIER NPG
    fino al 2000 

    165 vintage


    Animazione,
    animatori, sussidi

    animatori



    WEB TV

    webtvpic


    NPG Facebook

    facebook


    NPG Twitter

    twitter


    sitica1


    Note di pastorale giovanile
    via Giacomo Costamagna 6
    00181 Roma

    Telefono
    06 4940442

    Email

    La sessualità dalla prospettiva del mistero cristiano



    Giannino Piana

    (NPG 1979-03-35)


    La sessualità è il luogo in cui l'uomo fa insieme esperienza della sue infinite possibilità e dei suoi limiti. Da una parte, nell'esercizio della vita sessuale, la persona coglie se stessa nella pienezza della sua realizzazione, che ha luogo nell'unione con l'altro e nella capacità di generare la vita; dall'altra, essa sperimenta la precarietà dell'incontro umano, segnato com'è dalla condizione del tempo, e perciò la esigenza di trascenderlo per realizzare un incontro totalmente appagante e senza limiti. Si può dunque dire, in un certo senso, che la sessualità umana è più che se stessa: fa appello a qualcosa che sta «oltre», ad un orizzonte che la supera, e che dà spiegazione del suo senso ultimo.
    La rivelazione cristiana è risposta a questo anelito: anche se la risposta è più grande della domanda. Il progetto di Dio assume le attese dell'uomo, ma al tempo stesso è nuovo, inaudito, sconvolgente.

    SECOLARIZZAZIONE RADICALE

    Il primo dato, che emerge dalla parola di Dio è quello di una radicale secolarizzazione della sessualità, la quale appare come un valore squisitamente profano e mondano, consegnato all'uomo perché ne sia responsabile. L'originalità della bibbia si manifesta chiaramente nella totale rottura che la religione giudaica opera in rapporto alle altre religioni del tempo. Queste esprimevano la loro comprensione della sessualità in miti e riti, e la vivevano in quadri sociologici determinati da un diritto consuetudinario; mentre nel racconto biblico ci si limita a prendere atto della realtà sessuale dell'uomo, rapportandola a Dio, il quale ha creato l'uomo «maschio e femmina» (Gen 1,27). La sessualità è perciò, anzitutto, «dono buono» della creazione: come tale non esige di essere sacralizzata dall'esterno (Gen I-II). Questo consente alla bibbia di tessere l'elogio dell'amore umano nella sua realtà naturale e profana. Il Cantico dei cantici è tutto una esaltazione dell'erotismo e della bellezza muliebre: il rapporto dell'uomo e della donna è descritto senza falsi pudori, in maniera realissima e quanto mai «carnale», anche se le sue manifestazioni sono sempre accompagnate da una potente trasfigurazione poetica che le preserva da ogni pericolo di ambiguità morbosa.
    Tale visione altamente positiva della sessualità non esclude naturalmente un'attenzione sollecita al carattere ambivalente e drammatico che la connota in conseguenza del peccato. La bibbia conosce la capacità che la passione possiede di trascinare l'uomo alla rovina (Cant 8,6). L'A.T. è pieno di cupe storie che lo dimostrano: violenze carnali (cf Gen 19,11), incesti (cf Gen 19,30ss; 35,1s). Tuttavia quest'ambiguità, strettamente legata all'esperienza del peccato, non è tale da distruggere le potenzialità positive insite nel sesso umano. Esso conserva il suo carattere fondamentale di dono della creazione, anche se deve essere vissuto - come del resto tutte le realtà umane - con circospezione e senso della misura, soprattutto con discernimento, se non si vuole tradirne il significato originario: quello contenuto nel progetto di Dio.
    Le conseguenze di tale presentazione per un discorso cristiano sul mistero della sessualità sono molteplici. Ne segnaliamo due che ci sembrano particolarmente importanti e che giustificano la riflessione scientifica ed antropologica, che viene precedentemente esposta.
    Anzitutto, la riflessione sulla profanità della sessualità, e perciò sulla sua fondamentale bontà ed autonomia, comporta, anche per il credente, attenzione al dato umano, perciò alla struttura del sesso, alla sua evoluzione socio-culturale, agli esiti delle scienze umane. Il credente non può prescindere da una utilizzazione, sia pure rigorosa e critica, di questi elementi per giungere alla comprensione del mistero cristiano.
    In secondo luogo, nella concezione cristiana della vita, l'ambivalenza della sessualità non si spiega senza tener conto del peccato, cioè della fragilità della volontà umana e delle sue potenzialità negative. Ne deriva che non si può parlare come credenti di sessualità senza finire per parlare anche di sofferenza e di rinuncia, di tentazione e di lotta. In altre parole, senza passare attraverso il mistero della croce di Cristo, che ogni discepolo deve accettare per seguirlo.

    UNA NUOVA COMPRENSIONE RELIGIOSA

    La fede non si accontenta di una visione secolarizzata della sessualità, ma fa di tale acquisizione il presupposto per una nuova comprensione religiosa della sessualità stessa. L'eros, in quanto espressione del patto nuziale, entra nella sfera vera e propria della rivelazione come simbolo privilegiato per esprimere i rapporti esistenti tra Dio e l'umanità. Sono soprattutto i profeti, nell'A.T., a servirsi del dramma di amore e di infedeltà, di fecondità e di sterilità della coppia umana come del miglior paragone per capire e significare il dramma del rapporto di Dio con Israele (Os 1,3; Ger 2,20-25; 31,26; Ez 23; Is 54,60-62). I testi profetici, oltre lo splendore letterario, sono carichi di suggestioni di notevole profondità teologica. L'amore umano, entrando nell'ambito dell'Alleanza, in tutta la ricchezza delle sue dimensioni, non esclusa quella sessuale, resta radicalmente trasformato. Ha un archetipo che deve realizzare: l'amore di Dio verso il suo popolo. Si stabilisce così un'essenziale circolarità tra amore umano e amore di Dio. Se inizialmente l'amore umano serve da termine di confronto per esprimere le relazioni Jahvè-popolo, questa evocazione dell'Alleanza getta una luce retrospettiva sulla realtà umana che le serve da punto di partenza.
    Del resto il profondo contenuto religioso dell'incontro umano sessuale è già implicito nello stesso racconto della creazione (Gen 1,27). L'uomo e la donna costituiscono insieme, nella reciprocità delle loro relazioni, l'«immagine» di Dio, anche se questo non va inteso in senso esclusivo. Ciò significa che la differenziazione sessuale, che è alla radice della relazionalità umana, appartiene alla somiglianza dell'uomo con Dio. La verità misteriosa qui contenuta riceve una definitiva illuminazione dall'evento di Cristo, rivelato nella pienezza dei tempi (Ef 3,9). Dio ci viene, infatti, pienamente annunciato come «Agape», in quanto è in se stesso il mondo della relazione vivente, uno in tre persone. La vita divina è dunque scambio, relazione e dono; il Dio cristiano non è un solitario, vive in comunione di persone, la cui natura si identifica con la realtà dell'autodonazione reciproca. L'amore che Egli manifesta nel mistero della creazione e della salvezza è la rivelazione di ciò che Egli è da tutta l'eternità: l'Essere per altro. Il dogma trinitario non è un'escrescenza marginale dell'economia cristiana: è il cuore stesso della fede. La partecipazione dell'uomo al mistero trinitario, è partecipazione all'amore quale esiste in Dio. Lo Spirito santo è, nella Trinità delle persone divine, lo stesso amore con il quale si amano il Padre e il Figlio e quanto procede dalla loro relazione; è il soffio vitale, la forza animatrice e fecondante di Dio. Come genera Gesù nel grembo di Maria, così suscita e anima la vita di figlio del credente. La vita trinitaria è l'assoluto della vita di relazione per il cristiano: in essa l'amore umano trova la sua sorgente e il suo modello. Sesso,eros e fila devono perciò essere integrati nell'Agape, che opera miracolosamente la continua coesistenza di ciò che è scisso in due, e che costituisce il principio operativo ultimo dell'esistenza cristiana.
    Questa prospettiva spiega la relativizzazione della sessualità (e persino del matrimonio) contenuta nella bibbia, che non è mai negazione del suo valore intrinseco. L'annuncio del regno già presente ma non ancora consumato rende comprensibile la scelta della verginità e del celibato (Mt 19,12; 22,3; Lc 20,36; 1 Cor 15,28), che si configura come scelta del «tutto» al posto della realizzazione parziale, del significato in luogo del segno, ma soprattutto come servizio alla «venuta» definitiva del regno. Del resto proprio l'annuncio di questi valori rivela il senso ultimo della sessualità umana, che è quello di aprire l'uomo all'incontro interpersonale nel quale egli realizza pienamente se stesso.
    Nel cristianesimo la sessualità raggiunge, dunque, la pienezza della sua verità. Lungi dall'essere sminuita nella ricchezza ed intensità dei suoi significati umani, essa riceve la sua più alta esaltazione mediante l'inserimento nel mistero di Dio, che è Agape e Trinità.


    NOVITÀ

    Di felicità, d'amore,
    di morte e altro
    (Dio compreso)
    Chiara e don Massimo
    chiara massimo


    Ritratti di adolescenti
    A cura del MGS


    Pensieri, parole
    ed emozioni
    articoli


    Quello in cui crediamo
    Giovani e ricerca
    Rivista "Testimonianze"

    fiori albero


    Universitari in ricerca
    Riflessioni e testimonianze FUCI
    fiori albero


    rubriche

    I sogni dei giovani per
    una Chiesa sinodale
    articoli


    Strumenti e metodi
    per formare ancora
    articoli


    Abitare la Parola
    Incontrare Gesù
    articoli


    Dove incontrare
    oggi il Signore
    articoli


    PG: apprendistato
    alla vita cristiana
    articoli


    Evoluzione della
    pedagogia salesiana
     alt=


    Il filo di Arianna
    della politica
    edu civica


    Europa, giovani, PG
    Interviste ai responsabili
    articoli


    Vescovi e giovani
    Un dialogo "sinodale"
    articoli


    Recensioni  
    e SEGNALAZIONI
    articoli


    Assetati d'eterno 
    Nostalgia di Dio e arte
    articoli


    Maestro di
    vita spirituale
    Francesco di Sales e i giovani
    patto educazione


    Passeggiate nel 
    mondo contemporaneo
    200 citta


    Santi giovani
    e giovinezza dei Santi
    200 cop santi

    invetrina2

    Etty Hillesum
    una spiritualità
    per i giovani
     Etty


    Semi e cammini 
    di spiritualità
    Il senso nei frammenti
    spighe


    Un giorno di maggio 
    La canzone del sito
    Margherita Pirri 

     

    Main Menu