Campagna
    abbonamenti
    QuartinoNPG2025


    Attesi dal suo amore
    Proposta pastorale 2024-25 

    Materiali di approfondimento


    Letti 
    & apprezzati


    Il numero di NPG
    settembre-ottobre 2024
    600 cop 2024 2


    Il numero di NPG
    luglio-agosto 2024


    Newsletter
    settembre-ottobre 2024
    NL sett ott 24


    Newsletter
    luglio-agosto 2024


    P. Pino Puglisi
    e NPG
    PPP e NPG


    Pensieri, parole
    ed emozioni


    Post it


    Le ANNATE di NPG 
    1967-2024 


    I DOSSIER di NPG 
    (dall'ultimo ai primi) 


    Le RUBRICHE NPG 
    (in ordine alfabetico
    e cronologico)
     


    Gli AUTORI di NPG
    ieri e oggi


    Gli EDITORIALI NPG 
    1967-2024 


    VOCI TEMATICHE 
    di NPG
    (in ordine alfabetico) 


    I LIBRI di NPG 
    Giovani e ragazzi,
    educazione, pastorale

     


    invetrina2

    Etty Hillesum
    Una spiritualità per i giovani Etty


    Semi e cammini 
    di spiritualità
    Il senso nei frammenti
    spighe


    I SEMPREVERDI
    I migliori DOSSIER NPG
    fino al 2000 


    Animazione,
    animatori, sussidi


     

    Un giorno di maggio 
    La canzone del sito
    Margherita Pirri 


    WEB TV




    Bellezza, Verità e Interiorità


    Discepoli della bellezza /8

    Maria Scalisi

    (NPG 2011-02-66)


    Nell’articolo precedente abbiamo descritto come il canto e la musica svolgono la loro funzione di «segni» in maniera significativa per tutti gli esseri umani: sono armonie sensibili attraverso le quali l’anima intuisce la vera Bellezza.
    Abbiamo infatti bisogno di tutto ciò che è arte, di tutte le bellezze sensibili, per elevarci alla Bellezza intelligibile, poiché spesso succede che l’uomo si discosta dalla verità del suo essere e non sa più scorgere quella Bellezza dalla quale proviene e alla quale tende. Con l’anima distaccata dal vero, l’uomo soffre come per una profonda e lacerante ferita. Tutto preso dalle problematiche di superficie, egli ha trascurato la sua interiorità e non coglie più la verità del suo essere. Questo è avvenuto in particolar modo a partire dall’Illuminismo, quando l’uomo ha iniziato a contare soltanto sulle proprie forze. Con l’affermazione del pensiero tecnico-scientifico, l’uomo è caduto nella trappola del tangibile: «credo soltanto in ciò che posso toccare con mano», ma così ha eclissato la sua capacità di trascendenza, diventando un grande problema a se stesso: egli è conscio della sua grandezza e allo stesso tempo della sua miseria. Uno squilibrio che prova constatando l’incompiutezza del proprio desiderio. Si trova di fronte alla morte, mentre sente prepotente il desiderio della vita; vuole essere felice e ha sempre a che fare con il dolore; sperimenta nella sua persona il contrasto tra la carne che invecchia e lo spirito che rimane giovane; vuole conoscere la verità, eppure è tormentato dal dubbio e spesso cade in errore. Il problema si allarga quando la divisione interiore varca i limiti del privato e si riversa sul sociale: le guerre, le lotte, la violenza hanno infatti la loro origine nel cuore umano.
    L’uomo conosce bene le miserie umane così come conosce la sua forza. La forza sta nella radice: la radice dell’immagine di Dio che l’uomo ha impressa nell’anima. L’uomo è stato creato in modo tale da riflettere, come in filigrana, l’immagine e la somiglianza di Dio. Ed è proprio tale somiglianza, che, anche se deturpata dal peccato, viene restaurata dalla Grazia, per opera dello Spirito Santo. L’azione dello Spirito Santo risana l’anima, a tal punto che l’uomo avverte il desiderio, la spinta, l’amore propulsivo che cerca Dio, sorgente di felicità, sorgente di beatitudine, sorgente di Bontà e Bellezza assoluta. Rifiutando il dono dello Spirito si rischia di cadere negli abissi del Male e di allontanarsi sempre di più dalla Bellezza di Dio.
    La Verità conferisce all’anima, dopo vane ricerche su sentieri senza luce e mancati, quella Bellezza che dona quiete e sicurezza e che altro non è che la Bellissima Verità divina. La ricerca della Bellezza è affine alla Verità: essa, attraverso strade diverse, comunque conduce l’uomo alla Verità di Dio, poiché è quella Bellezza stessa che già di fatto abita nell’uomo interiore. Tramite la Bellezza l’intelligenza umana si muove verso la Verità, verso quella Luce che ci è stata data, verso quella Luce dove tutti faremo ritorno.

    Il cammino dell’interiorità

    È necessario far compiere ai giovani un’ascesa interiore che dall’amore per le bellezze sensibili vada verso la percezione e la stima della bellezza spirituale, e da questa a Dio, nel quale la bellezza dello spirito umano trova la più perfetta realizzazione. L’uomo, piccolo microcosmo che riassume in sé la bellezza e la grandiosità dell’universo, non può non amare la Verità e la Bellezza. «Nell’intellectus la verità, principio di ogni bellezza, è il luogo senza luogo, dove tutto è riportato all’Uno, dove cioè per tutto viene a compiersi la reductio ad Unum. In questo abisso, dove ogni cosa si risolve in unità e pace; in questo fondo, che è destinale proprio perché è originario, misterioso e silente, abita Dio, l’Indicibile, l’Altro».[1] Qui il mistero appare come proprietà perenne della stessa verità. E questa parte di verità, scrive Von Balthasar, aderisce in modo stretto al concetto di bellezza, poiché il nome di questa verità, che ci domina con il suo splendore, la sua indivisione, la sua perfetta forma espressiva, altro non è che la Bellezza.[2] L’interiorità è oggettiva, è l’oggettività del soggetto pensante.[3] L’intellectus, il cui oggetto interiore è la Verità prima, luce della mente, non ha bisogno di rappresentazioni, perché va dritto al suo oggetto in una comprensione immediata: l’intelletto può conoscere le verità eterne, poiché viene illuminato da una luce superiore.
    L’intellectus contempla le bellezze della natura e dell’arte considerando le cose in se stesse, e ha la capacità di scorgere in esse peso, numero e misura. Il peso riguardo al luogo cui tendono, il numero per cui si distinguono, la misura per cui sono mutuamente delimitate. Per questo l’uomo può scorgere in esse il loro modo di essere, la loro bellezza, il loro ordine, la loro sostanza. L’interiorità non è solo il luogo ideale in cui l’uomo prende coscienza della propria esistenza, ma in essa perviene anche alla comprensione di sé e si coglie nella sua costitutiva natura. In questa interiorità l’uomo si percepisce aperto oltre se stesso, sperimenta la presenza di Dio nella propria intimità, per quanto sia trascendente nei suoi confronti.[4]
    Per Agostino la bellezza dello spirito è il luogo del contatto con la luce immutabile della verità, una luce «molto diversa da tutte le luci della terra».[5] «Ammonito da questi scritti neoplatonici a rientrare in me stesso, entrai nell’intimo del mio cuore e sotto la tua guida... vi entrai e scorsi con l’occhio dell’anima... sopra la mia intelligenza,una luce immutabile».[6] Agostino per un attimo vede la Luce di Dio, la stessa Luce «splendida» che hanno visto gli apostoli sul monte Tabor nella trasfigurazione: una Luce di una tale Bellezza che sembrava «penetrasse l’universo».[7] Essa è dono divino dello Spirito, che ha quel potere della Vita, della Luce, della Bontà, della Verità e della Bellezza di Dio, che sgorga dentro di noi e quasi ci costringe ad arrenderci ad essa, a convertirci, come succede ad Agostino quando scopre che «in interiore homine stat veritas».[8] Agostino nella sua interiorità scopre questa bellezza, lui creatura fra le creature intelligenti, riceve da Dio la Grazia di scoprire questo dono. Un dono che lo porterà ad amare Dio sopra ogni cosa e tutta la creazione quella visibile e quella invisibile.[9] Solo l’uomo è reso «capace» di Dio. Il desiderio di Dio è iscritto nel cuore dell’uomo, perché l’uomo è stato creato da Dio e per Dio; e Dio non cessa di attirare a sé l’uomo e soltanto in Dio l’uomo troverà la Verità, la Bellezza e la felicità che cerca senza posa.[10]
    Siamo figli della Bellezza infinita di Dio e quando ci accorgiamo che crescendo in umanità cresciamo anche in somiglianza con Dio, con quel Mistero di verità che abita in noi come nostro patrimonio genetico, non possiamo non essere aperti alla vita buona. Dio ha creato l’uomo secondo la sua Immagine eterna, cioè secondo il Suo Verbo, la sua Sapienza, che rispecchia la sua infinita Bontà e Bellezza ed è lo Splendore increato della sua Verità e del suo Amore.

    Per gli educatori

    Tramite la Bellezza l’intelligenza si muove verso la Verità, verso quella Luce che ci è stata data, verso quella Luce dove tutti faremo ritorno. È necessario far compiere agli educandi un’ascesa interiore che dall’amore per le bellezze sensibili vada verso la percezione e la stima della bellezza spirituale, e da questa a Dio, nel quale la bellezza dello spirito trova la più perfetta realizzazione.

    Ballata per la rosa d’inverno

    D’inverno una rosa
    Come fiamma s’è accesa:
    nel suo cuore riposa
    la mia gioia inattesa.
    Poco verde è rimasto
    incerto
    nel giardino del chiostro
    gelato.
    Sei così, mio cuore,
    anche Tu?...
    I mattoni antichi
    la veste gloriosa
    marrone e rosa deposta
    dell’estate afosa
    s’imbiancano della brina:
    la veste innocente
    che ad essi la Luna
    paziente nel suo giro notturno
    silente ricama.
    D’inverno una rosa
    Come fiamma s’è accesa:
    nel suo cuore riposa
    la mia gioia inattesa.
    Già prima della luce
    di un altro giorno
    che si avverte grigio,
    la sinfonia
    il mio sguardo interroga
    degli archi di pietra
    che fanno girotondo
    e guardano, come stupiti,
    il giardino
    ormai incolore
    anch’esso fatto pietra.
    Rosa d’inverno fiorita,
    le tue grazie nascondi nel cuore:
    nel mio sei la rossa ferita
    che l’accende con il fuoco d’Amore.
    Che cosa dice la muta
    domanda dei miei occhi?
    L’attesa dice
    della sorte
    che con il Profeta
    fino a morte
    il poeta divide:
    che forse, ancora una volta,
    di un raggio di Bellezza
    mi si faccia grazia;
    e così l’intero mio Giorno
    graziato sia
    da quell’attimo che corre
    tra un battito delle mie ciglia
    e un battito del tuo cuore.
    Nel chiostro della mia vita fiorita,
    al mio inverno hai portato una grazia:
    sei l’Amata, che ad amare m’invita,
    e il cuore di gioia mi sazia.

    (Padre Marco Darpetti)

    (continua)



    NOTE

    [1] Cf B. Forte, La porta della Bellezza, Per un’estetica teologica, Morcelliana, Brescia 1999, p. 21.
    [2] Cf H. U. Von Balthasar, TeoLogica, Verità del Mondo, Vol. I, a cura di G. Sommavilla, Jaca Book, Milano 1997, p. 145.
    [3] Cf Dizionario dei Filosofi, «Agostino», a cura di M.F. Sciacca, Sansoni, Firenze 1976, p. 13.
    [4] Cf Sant’Agostino, La Vera Religione, in «Note ed Indici», NBA VI 1, a cura di A. Pieretti, Città Nuova, Roma 1994, p. 111.
    [5] Cf Conf. 7,10,16: CSEL 33,157, NBA I, 199.
    [6] Cf C. Iul. 4,14,72: PL 45,774, NBA XVIII, 749.
    [7] Cf Conf. 7,10,16: CSEL 33,157, NBA I, 199.
    [8] Cf De vera rel. 39,72: CSEL 77,52, NBA VI 1, 108.
    [9] Cf M. Darpetti, Che cosa è l’uomo perché Tu te ne curi? Testo Inedito, Roma 1985, p. 2-3.
    [10] Cf CCC., L’uomo è «capace di Dio» 27, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1992, p. 27.


    T e r z a
    p a g i n A


    NOVITÀ 2025


    Incontrare Gesù
    nel Vangelo di Giovanni
    Marta e Maria


    I sensi come
    vie di senso nella vita
    I cinque sensi


    Noi crediamo
    Ereditare oggi la novità cristiana
    Nicea


    Playlist generazioneZ
    I ragazzi e la loro musica
    Nicea


    Pellegrini con arte
    Giubileo, arte, letteratura


    Ragazzi e adulti
    pellegrini sulla terra


    PROSEGUE DAL 2024


    Saper essere
    Competenze trasversali


    L'umano
    nella letteratura


    I sogni dei giovani x
    una Chiesa sinodale


    Strumenti e metodi
    per formare ancora


    Per una
    "buona" politica


    Sport e
    vita cristiana


    A TERMINE DAL 2023


    Abitare la Parola
    Incontrare Gesù


    Dove incontrare
    oggi il Signore


    PG: apprendistato
    alla vita cristiana


    Passeggiate nel
    mondo contemporaneo
     


    NOVITÀ ON LINE


    Voci dalle periferie
    Per una PG segnata dagli ultimi

    PG periferie

    Vent'anni di vantaggio
    Universitari in ricerca


    Storie di volontari
    A cura del SxS


    Voci dal
    mondo interiore
    A cura dei giovani MGS


    Un "canone" letterario
    per i giovani oggi


    Sguardi in sala
    Tra cinema e teatro

    A cura del CGS


    Recensioni  
    e SEGNALAZIONI

    Main Menu