Undicesimo anno
Elio Scotti
(NPG 1977-01-02)
Abbiamo compiuto dieci anni di cammino insieme.
Il perché della rivista
Note di Pastorale Giovanile, il 1 gennaio 1967, ha timidamente detto «eccomi», senza pretese e con modesti propositi. Non è stata inventata a nuovo: «Compagnie assistenti» e «Dirigenti» svolsero dal 1948 un valido servizio agli operatori pastorali per la formazione umana e cristiana dei ragazzi e dei giovani.
Note di Pastorale Giovanile ha fatto un salto di qualità, nella intuizione di grandi e nuovi valori. L'unità dell'azione pastorale è realizzata dallo Spirito Santo che è il costruttore del regno di Cristo nel cuore di tutta la comunità umana, attraverso la testimonianza della Chiesa e la maturazione di ogni persona. La pastorale abilita le persone ad accogliere il dono di Dio, coinvolgendole nell'esperienza di gruppo, luogo di evangelizzazione e di partecipazione alla vita della Chiesa; e questo è il compito dell'educatore cristiano.
Intimidita per un'azione così impegnativa, la rivista si è denominata «Note» poiché la sua voce voleva collocarsi a codicillo di studi e di riviste che scaturivano dal Vaticano II ed a servizio delle nuove grandi linee pastorali, con una specifica visione giovanile e popolare, propria del carisma di Don Bosco, dalla cui radice essa è nata, quale espressione del Centro Salesiano di Pastorale Giovanile.
I redattori
È cresciuta con tenacia e con gradualità, adeguando ogni anno i temi, il linguaggio e la forma alle esigenze dei 5-6000 lettori interpellati per iscritto e a viva voce in incontri e convegni. Ha trovato dei veri amici ovunque, ma soprattutto nei collaboratori di redazione, sacerdoti laici, donne, giovani, tutti educatori di matrice cristiana e di forte sensibilità giovanile. Questi amici sono competenti in vari settori: psicologi, sociologi, pedagogisti, catecheti, teologi ed operatori nei gruppi giovanili, tra operai e studenti, negli oratori e nelle parrocchie nelle istituzioni ecclesiali e laiche. Collaboratori modesti nei contributi esperienziali o esperti qualificati nella stesura delle idee, ma tutti capaci di dialogare e di ricercare in sé e nel proprio ambiente i germi veri della nuova cultura giovanile. Tocca appunto alla pastorale trovare le vie più congeniali all'uomo attraverso le quali il Padre sta cercando di farsi incontrare dal giovane d'oggi, che vive disorientato nei labirinti della società in rapida trasformazione sociale e religiosa.
Una verifica
Dieci anni. Lettori, amici e collaboratori ci guardiamo allo specchio. Siamo cresciuti, siamo cambiati, eppure la rivista ci rispecchia ancora. Non abbiamo trovato molti aiuti pastorali negli studi teologici, pedagogici, e metodologici. Abbiamo dovuto cercare qua e là alcuni filoni e riunirli nel nome di una persona in formazione, il giovane soggetto della propria crescita, e nel nome dell'unico modello vivente Cristo, uomo figlio di Dio. Ci pare di aver dato un contributo stimolante e talora innovativo nella ricerca di una aggiornata pastorale giovanile; pensiamo di essere stati utili agli operatori che hanno avuto la pazienza e la volontà di seguirci, ma anche di studiare, di aggiornarsi e di criticarci per un vicendevole aiuto nella comune missione.
Abbiamo percorso un cammino giusto e valido? Le dieci annate della rivista, presto corredate da un indice ragionato dei temi svolti, forse andranno al macero, man mano che sorgeranno più validi pensatori pastorali che con strumenti più qualificati sintetizzeranno aspirazioni giovanili ed obbiettivi pastorali, utilizzando le scienze umane poste al servizio dell'uomo redento. Ma sappiamo che in questo difficile decennio di storia molte pagine di Note di Pastorale Giovanile hanno trovato eco in vari documenti ecclesiali, e lettori convinti le hanno riportate in altri contesti pastorali sia in Italia che all'estero. Vari centri diocesani ed équipes di educatori laici, sacerdoti salesiani hanno trovato in essa stimolo e orientamento valido alla loro azione apostolica tra i giovani.
Obiettivi concreti
Con coraggio e spinti dall'urgente amore per la gioventù, abbiamo parlato tempestivamente di corresponsabilità dei giovani nella costruzione della comunità educativa, della scelta del gruppo come luogo di educazione e di evangelizzazione, della completezza dell'azione pastorale nelle diverse aree di coscienza, di liturgia e di comunione, della dinamica di gruppo per il potenziamento dei valori evangelici nelle comunità. Fatta con chiarezza la scelta antropologica per meglio abilitare ragazzi e giovani alla capacità di aprirsi ai doni di Dio, fummo attenti alla comprensione fiduciosa dei fermenti giovanili per impegnarli nell'autentica libertà, nella volontà di autocostruzione, nella scelta personale della fede e nella pluralità delle esperienze sociali ed ecclesiali. Non abbiamo sottaciuto l'urgenza della formazione di coscienze critiche, capaci di interpretare la realtà attraverso una prassi fatta di riflessione sulle situazioni concrete della vita e sulle esperienze esistenziali dei giovani, ma confrontata comunitariamente e con sincerità con la Parola di Dio.
Il gruppo, la scuola, il centro giovanile, il quartiere, la professione, la proposta del senso globale della politica ci hanno trovati attivi portatori di idee e prospettive che oggi sono già da molti riconosciute come valide.
Orientamenti
La forza motrice e feconda del nostro cammino l'abbiamo trovata ed indicata nella figura di Cristo vivente nella storia, nel pensiero del Magistero interpretato nelle concrete situazioni, più che riportato letteralmente, e nel confronto col carisma salesiano, e chiaramente presente in ogni nostra scelta di metodo e di contenuto pastorale. Tali direttive ci hanno accompagnato e siamo ragionevolmente convinti di essere stati fedeli alla missione assegnataci. Forse non sempre fummo espliciti e chiari, non sempre facili e comprensibili, non sempre completi e convincenti, come è insito nelle limitatezze umane degli articolisti, dei redattori e dello stesso numero limitato delle pagine di una rivista. E per questo ci sentiamo in dovere di chiedere venia a ciascun lettore e di fare ancora appello all'aiuto leale e fattivo di tutti.
Il progetto pastorale
La rivista non ha camminato da sola, perché organo di un Centro diffusore di un discreto numero di libri, che sono la sintesi o lo sviluppo o un sussidio degli argomenti da essa proposti. In particolare il Centro ha cercato di coordinare in un progetto di pastorale giovanile unificante le varie proposte emerse, pubblicandole in « Fare pastorale giovanile oggi »; ed esplicitando le voci pastorali più comuni nel « Dizionario dei temi della fede », di prossima edizione. In sintonia con gli stessi orientamenti redazionali compiono un cammino parallelo di divulgazione le riviste «Dimensioni nuove» per giovani e «Mondo Erre» per ragazzi. Queste pubblicazioni cresciute attorno a Note di Pastorale Giovanile ed editate dalla L.D.C. di Torino-Leumann trovano la loro collocazione ed integrazione con quelle del Centro Catechistico Salesiano, completando così il servizio pastorale per gli adolescenti e giovani.
L'avvenire con i giovani
I giovani maturano, la Chiesa cresce e Note di Pastorale Giovanile vuole servirli meglio. Non accetta di divenire adulta e cambiare obiettivo e destinatari. Vuole maturare rimanendo giovane, impegnandosi più a fondo nel capire il mistero degli adolescenti di tipo nuovo che stanno emergendo dopo il turbinio di questi anni esplosivi, continuerà a sentire coi nuovi giovani le problematiche sempre diverse, per aiutare tutti ad interiorizzare i fenomeni moderni, rendendoli capaci di chiarirli a sé e, nel dialogo coi loro educatori, crescere insieme nella società e nella Chiesa.
Note di Pastorale Giovanile vuol continuare ad essere viva, compresa nel suo impegno di stimolazione e capace di comprendere, di dialogare e di servire gli educatori. Tra di essi, sempre in maggior numero, gli animatori laici, i cooperatori, i catechisti. Essa non intende essere espressione di un gruppo ristretto di persone o di un Centro di solo studio, ma essere antenna che capta molte voci di giovani e dei loro animatori e poi ripetitore di proposte, di idee e delle pulsazioni nuove che la gioventù è di continuo chiamata ad immettere nel corpo vivente di Cristo, per la giovinezza dell'umanità. Ci auguriamo di essere in fraterno accordo con amici e lettori.