Sentire, ascoltare
Movimento Studenti di Azione Cattolica
Ludovica Mangiapanelli *
C’è una differenza fondamentale tra sentire e ascoltare.
Ogni giorno nella nostra vita sentiamo tante cose, dalle voci dei nostri genitori in cucina la mattina, ai rumori del traffico andando a scuola o recandoci a lavoro o ancora alle parole di quella conduttrice in tv a cui non stiamo facendo poi tanta attenzione, fino magari al ronzio di quella mosca che non ci lascia prendere sonno.
Ma ascoltare è diverso! É molto di più che sentire, che percepire rumori e voci. Ascoltare vuol dire prestare una reale e profonda attenzione ai suoni e alle parole, per interpretarli e capirli. E per fare ciò non si può prescindere da un certo grado di empatia tra chi ascolta e chi parla. Alla base dell’ascolto non può non esserci un concreto interesse e una sincera cura verso quello che qualcuno sta cercando di dirci; altrimenti torniamo solamente a sentire, a farci scorrere addosso parole e rumori.
È proprio da qui che parte l’esperienza e il servizio del Movimento Studenti di Azione Cattolica, dalla voglia di metterci al servizio degli studenti, di farci sempre più prossimi ai nostri compagni, specialmente agli ultimi, a quelli maggiormente in difficoltà, proprio come ci insegna il Vangelo di cui desideriamo essere una testimonianza vera e tangibile. Oggi più che mai non è facile parlare di fede in un ambiente talvolta ostico come può essere quello della scuola. Proprio per questo l’importante non è alzare la voce per imporre il nostro punto di vista, ma partire dall’ascolto; quello che conta di più non è urlare il Vangelo, ma esserne testimoni e farci portatori della bellezza che infonde nella nostra vita. E c’è un insegnamento più bello di quello di amare? Ecco, l’ascolto è un atto di amore, un profondo atto di dedizione, specialmente quando ci mettiamo in ascolto di qualcuno che non la pensa come noi, che ha un’idea contrastante con la nostra e lo si fa senza pregiudizi e senza volere vincere a tutti i costi un dibattito, ma con cuore sincero e mente aperta.
È per questi motivi che, come studenti di Azione Cattolica, ci teniamo sempre a sottolineare che l’ascolto nella nostra esperienza non è uno dei tanti temi, né una semplice tappa di un percorso: l’ascolto è lo stile continuo che sta alla base della nostra missione!
Il MSAC, infatti, è una concreta esperienza di ascolto, vissuta tra i banchi di scuola: va oltre le parole, è un ascolto che passa per i gesti, per gli sguardi, per i silenzi. È un ascolto che si basa sull’empatia, che è fondamentale sperimentare tra compagni di classe che condividono la propria quotidianità, fatta di sogni e difficoltà, ansie e speranze.
E poi c’è l’ascolto del tempo, della realtà e dei modi tramite cui ci si parla. Essere “msacchini” e “msacchine” vuol dire, così, prendersi ogni giorno l’impegno di vivere la scuola da protagonisti, prendere l’iniziativa ogni giorno per far sì che le nostre scuole siano a misura di studenti e all’altezza dei loro sogni. E per essere partecipi, per fare qualcosa di concreto per le nostre scuole e i nostri compagni è fondamentale capire innanzi tutto quali sono le esigenze dei nostri territori, qual è la realtà in cui siamo immersi e di cosa hanno bisogno i nostri compagni. Ecco perché, come Movimento studenti di Azione cattolica, non presentiamo un percorso uguale per tutti o delle attività preconfezionate, ma piuttosto cerchiamo di dare degli spunti da cui partire, delle proposte da declinare poi nel proprio territorio, nelle proprie realtà.
È quindi nell’ascolto che si concretizza l’I Care di Don Milani, il motto proprio del MSAC.
Ci stanno a cuore i nostri compagni, ci sta a cuore la scuola italiana e ci sta a cuore il nostro territorio. Da qui parte il nostro impegno nel creare un dialogo costruttivo con i compagni, aderenti all’AC e no, credenti e non credenti, in pieno stile sinodale, per parlare e confrontarci insieme su tematiche di attualità, per formarci e informarci insieme e per sognare e progettare il “futuro-presente” delle nostre scuole.
* Vice-segretaria nazionale del Msac
Questo contributo è la "parte esperienziale" dell'articolo sull' ASCOLTO nella nuova rubrica NPG per il 2022: Grammatica e sentieri di sinodalità, a cura di Gianfranco Zurra, Assistente nazionale AC settore Giovani.