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    Il magistero della Chiesa italiana sulla scuola - I documenti


    Chiesa per la scuola /10

    Anna Peron

    (NPG 2021-05-69)

    Se i fondamenti dell’interesse ecclesiale per la scuola si ritrovano in documenti della Chiesa universale, lo sviluppo del tema avviene in Italia grazie ai Vescovi e alle diverse Commissioni episcopali che hanno affrontato problemi differenti in base alle sfide culturali del momento. Vengono qui presentati in ordine cronologico, tenendo presente che i documenti, pur redatti da Autori diversi e rivolti a destinatari diversi, lanciano un richiamo all’intero popolo di Dio.[1] Ogni documento si conclude con orientamenti di ordine pratico che danno concretezza al testo.

    L'educazione sessuale nella scuola. Orientamenti pastorali (1980)

    Un primo documento di interesse della Chiesa per la scuola è curato dall’Ufficio per la pastorale scolastica della CEI e tocca il tema della sessualità. In questi anni, infatti, alcune proposte di legge e un clima culturale profondamente cambiato avevano creato disagi sia all’interno delle famiglie cristiane che delle scuole e c’era bisogno di dare risposte ai numerosi interrogativi posti al problema. L’Ufficio nazionale fa una proposta chiara in linea con il magistero della Chiesa, affermando che «non c’è autentica educazione sessuale se non inserita nel processo educativo globale della persona, quale suo momento integrante». Il testo apre anche nuove prospettive di riflessione.

    La scuola cattolica oggi in Italia (1983)

    È il primo testo che tratta sistematicamente della scuola cattolica in Italia. Porta la firma della Commissione Episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università e si pone in continuità con Gravissimum Educationis e con il documento La scuola cattolica emanato dalla Congregazione per l'educazione cattolica il 19 marzo 1977, adattandone le indicazioni alla situazione italiana. Conferma l’impegno della Chiesa per la scuola cattolica e offre opportune indicazioni per l’attuazione in essa di un efficace progetto educativo.
    Fare pastorale della scuola oggi in Italia (1990)
    Il sussidio dell’Ufficio Nazionale CEI per l’educazione, la scuola e l’università rileva una acquisita cultura pastorale. Indica i principi guida teologici, culturali e pastorali per una promozione pastorale in questo settore. Ritiene infatti decisivo per la vita delle giovani generazioni e per il futuro della stessa società attivare, con opportuni strumenti, una pastorale specifica per l’ambiente scuola incoraggiando anche un’azione d’insieme che veda coinvolti i diversi settori pastorali diocesani. Con la pubblicazione del documento, l'Ufficio nazionale dichiara la propria volontà di attenzione e sostegno agli Uffici e alle Consulte diocesane per la scuola.

    Per la scuola. Lettera agli Studenti, ai Genitori, a tutte le Comunità educanti (1995)

    La lettera della Commissione Episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università ha lo scopo di richiamare alla necessità di un rinnovato impegno educativo da parte di tutti coloro che sono impegnati nel campo dell'educazione e della scuola. Si sollecita l’elaborazione di un Progetto Educativo che esprima una visione positiva ed esigente della vita: «Si tratta di pensare alla formazione di un'umanità nuova. Si tratta di capire che il futuro è legato alla scelta dell'educazione».

    Per un sistema formativo di istruzione e formazione in risposta alle domande dei giovani, delle famiglie e della società (2006)


    Di fronte al quadro culturale, sociale, economico, scolastico, istituzionale profondamente mutato, l’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro propongono una riflessione sull’educazione, sulla libertà di scelta educativa, sui diritti del cittadino, sulla scuola e in particolare sull’Istruzione e Formazione professionale. Il sussidio pone l’attenzione su un nuovo modo di concepire l’ambiente scolastico: «la scuola non può pensarsi al di fuori di un sistema formativo allargato e sempre più integrato». Ciò significa riconoscere e armonizzare i diversi percorsi formativi orientandoli ad un unico scopo: maturare insieme la persona, il cittadino e il lavoratore. La Chiesa si impegna perciò in un’azione congiunta della pastorale della scuola e della pastorale dei problemi sociali e il lavoro per una politica educativa di grande respiro.

    La Chiesa per la scuola (2013)

    La pubblicazione di questo breve fascicolo riporta l’esperienza del laboratorio nazionale “La Chiesa per la scuola” (Roma, 3-4 maggio 2013), promosso dalla Segreteria Generale della CEI.[2] Esso socializza le problematiche affrontate durante il percorso, con il desiderio di coinvolgere l’intera comunità cristiana a prenderle a cuore e ad essere vigile e partecipe nelle scelte della società civile. Se infatti «la scuola è una risorsa per tutti, a tutti è richiesto di averne cura».

    La scuola cattolica risorsa educativa della Chiesa locale per la società (2014)

    La nota pastorale della Commissione Episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università, si pone in continuità con il documento pastorale sulla scuola cattolica del 1983 con uno sguardo nuovo sulla realtà contemporanea e sulla scuola cattolica in Italia. I Vescovi, pur non nascondendo i problemi relativi alla gestione delle scuole cattoliche, incoraggiano le comunità locali a sostenere tali istituzioni che sono nate per «testimoniare uno spazio di libertà che è fondamentale in ambito educativo». Ricordano che l’identità della scuola cattolica è quella di essere una originale e specifica proposta culturale, impegnata a fare sintesi tra fede, cultura e vita.

    Educare, infinito presente. La pastorale della Chiesa per la scuola (2020)

    Con questo documento della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università viene assunto ufficialmente un nuovo titolo per indicare la “pastorale scolastica”. Va precisato. Nel primo documento del 1990, Fare pastorale della scuola oggi in Italia,[3] il titolo individuava l’ambito specifico di studio della Chiesa, ponendosi in continuità con gli altri ambiti della pastorale quali: pastorale della famiglia, della salute, del lavoro, delle vocazioni… In questo modo veniva definito l’oggetto di interesse pastorale affidato ad un rispettivo Ufficio nazionale della CEI e declinato a livello diocesano o locale. Il temine veniva usato con naturalezza fin quando nel 2013 con il Laboratorio nazionale La chiesa per la scuola, si inizia a riflettere su un nuovo modo di intendere questo servizio pastorale.
    Successivamente, il sussidio da poco pubblicato, presentandosi con il sottotitolo La pastorale della Chiesa per la scuola, assicura la bontà di questa scelta e mette in evidenza un significativo cambio di prospettiva:

    «Le parole sono molto importanti; abbiamo perciò scelto di preferire la dizione: pastorale “per la” scuola alla consueta formula: pastorale “della” scuola o pastora­le “scolastica”. Le ragioni sono da ricercare nel desiderio di accentuare la dimen­sione di servizio e di gratuità propria di questo impegno ecclesiale, che esprime il compito di annunciare il Vangelo e di educare. In secondo luogo, con questa espressione si intende sottolineare che l’attenzione della Chiesa per la scuola, pur necessitando di luoghi e persone espressamente dedicati, non è un settore ri­servato agli addetti ai lavori, bensì una responsabilità di tutta la comunità».[4]


    Si tratta perciò non solo di un cambio di termini, ma di sollecitare ancor più la responsabilità di tutti i cristiani a maturare un rapporto costruttivo con il mondo dell’educazione.

    Il sussidio intende additare a due condizioni nella prassi pastorale: il superamento di un’attività portata avanti in maniera settoriale e la necessità di alleanze educative o di un patto educativo, per favorire la crescita sana e autentica delle nuove generazioni. La Chiesa crede, dunque, di poter offrire alla scuola «un contributo culturale cristianamente ispirato e delle risorse educative che le siano di aiuto per il raggiungimento del proprio fine» (pag. 8). Le due Istituzioni non devono dunque considerarsi estranee l’una all’altra ma partecipi nella stessa missione.

    Conclusione

    Questa rassegna sui documenti della CEI riguardo alla scuola e alla pastorale per la scuola fa emergere alcune costanti che possono essere considerate nello stesso tempo delle convinzioni maturate nel tempo dalla Chiesa italiana e delle sfide che richiedono sempre nuove azioni. La prima costante è la profonda consapevolezza che la scuola ha valore “politico”. Fin dai primi documenti viene motivata la presenza della Chiesa accanto alla scuola in quanto partecipe degli stessi obiettivi educativi: educare l’uomo a stare in società. La Chiesa conferma cioè il suo interessamento per la crescita integrale dell’uomo e non lascia la più importante istituzione educativa sola in questo compito, consapevole che ogni scelta educativa ha una risonanza a livello sociale. Non si tratta di un interesse per la scuola in sé, ma per le nuove generazioni che hanno il diritto di essere educate secondo principi che rispettino la natura stessa dell’uomo.
    La seconda costante riguarda l’attenzione a stringere alleanze educative. In modo sempre più maturo, la Chiesa trasmette la convinzione che le diverse azioni educative non devono essere isolate ma devono convergere verso un unico fine. Sollecita perciò enti e istituzioni ad una collaborazione efficace e duratura.
    Un’attenzione notevole viene data alle le scuole cattoliche di ogni ordine e grado. La Chiesa le considera come una espressione privilegiata della sua missione educativa ed evangelizzatrice e vorrebbe assicurare tutta la premura perché esse rispondano, pur tra tante difficoltà, agli obiettivi che si prefiggono. Si interessa dei loro problemi, dà orientamenti per un efficace Progetto educativo, incoraggia la costituzione di comunità educanti e promuove la loro diffusione sulla base del diritto di scelta a cui sono soggette tutte le famiglie italiane.
    La Chiesa, in definitiva, ha fiducia nella scuola e assicura tutta la sua vicinanza. Dimostra un grande amore per ogni tipo di scuola e per la formazione professionale perché là ogni cittadino è chiamato a crescere, là ogni Figlio di Dio deve trovare un percorso per una crescita integrale e rendere migliore la società in cui vive e vivrà.

    NOTE

    [1] I documenti citati si possono trovare nella sezione dedicata ai “documenti” nel sito dell’Ufficio nazionale per l'educazione, la scuola e l'università della CEI (cf https://educazione.chiesacattolica.it/).
    [2] Il laboratorio si colloca nel quadro del decennio pastorale dedicato all’educazione.
    [3] CEI - Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università, Fare pastorale della scuola oggi in Italia. Sussidio, Leumann (TO), Elle Di Ci 1990.
    [4] CEI - Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, Educare, infinito presente. La pastorale della chiesa per la scuola. Sussidio, s.e. Tipografia Mediagraf, Roma 2020, 10.


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