Direttorio per la Catechesi /3
Gesù al centro
Cesare Bissoli
Il Direttorio verso di noi
Uno scopo preciso
La catechesi è intrinsecamente legata a “l’atto di fede (che) nasce dall’amore che desidera conoscere sempre di più il Signore Gesù, vivente nella Chiesa e, per questo, iniziare i credenti alla vita cristiana equivale a introdurli all’incontro vivo con Lui” (DC,4).
Notiamo la collana di perle che rende vera e bella la catechesi, ma vale per ogni cammino di fede. Quattro fattori sono in gioco imperniati sulla parola “incontro” con Gesù Cristo:
- incontrare il Signore Gesù come una persona viva è l’obiettivo supremo;
- lo si incontra nella Chiesa, come corpo di Gesù crocifisso e risorto;
- questo incontro vitale richiede l’atto di fede, mosso dall’amore che spinge ad una conoscenza sempre maggiore di Gesù;
- l’incontro con Gesù si compie tramite un processo chiamato con un nome specifico: iniziazione cristiana.
Uno sguardo globale
* Il DC inizia con la prima parte dal titolo La catechesi nella missione evangelizzatrice della Chiesa (nn. 11-156). Comprende quattro capitoli. Presentano i fondamenti della catechesi e di ogni annuncio cristiano. Li traduciamo così: cosa trasmette la catechesi (c. 1), come realizza ciò (c. 2), chi è il soggetto realizzatore, o catechista (c. 3), quale formazione si richiede per fare la catechesi (c. 4).
C’è da aspettarsi un linguaggio ‘tecnico’, preciso, denso, per fortuna del tutto comprensibile.
* Qui ci fermiamo al c. 1: La Rivelazione e la sua trasmissione (nn.11-54). Esprime il contenuto essenziale che diventa anima di tutta la catechesi e di ogni vita cristiana. Comprende una sequenza di quattro verità basilari. Si possono paragonare alle rotaie su cui corre qualsiasi tipo di treno, per ogni passeggero e per qualsiasi luogo. In questa puntata ci fermiamo sui ‘protagonisti’ che fanno il treno (cc. 1-2), nella puntata successiva consideriamo la guida e la direzione del treno (cc. 3-4). Non dimentichiamo: è il treno della fede.
* I protagonisti principali sono due: Dio che ha l’iniziativa, l’uomo che è chiamato ad accoglierla con la fede.
- Anzitutto non dimentichiamo mai che la catechesi -ed ogni conoscenza e fede in Dio-nasce dall’alto, è una cosa di Dio Trinità, il Padre, il Figlio Gesù, lo Spirito Santo. È chiamata “rivelazione” di un grande progetto di amore che il Vaticano II esprime con le celebri parole: “Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile nel suo grande amore parla agli uomini come amici e si intrattiene con essi, per invitarli e ammetterli alla comunione con sé” (DC, n.12). Tutto ciò ha uno scopo detto con un’altra grande parola: la salvezza dell’uomo.
- Qui viene in campo la persona indimenticabile che è Gesù Cristo “colui che annuncia il Vangelo della salvezza” ( DC n, 15). Gesù, mandato dal Padre, è la Parola di Dio, il principale, storico catechista e maestro dell’umanità. Ne vedremo i contenuti lungo tutte le pagine del Direttorio.
- Altro protagonista mandato da Gesù Risorto che continua la sua missione è lo Spirito Santo, colui che dà alla catechesi, al catechista e ai partecipanti la grazia della verità e della gioia
* Noi sappiamo che l’amore è trasmesso per essere ricevuto. Ciò vale in particolare per l‘amore di Dio comunicatoci da Gesù. Ebbene la fede cristiana è la risposta che il Padre attende, cioè “adesione sincera alla persona di Gesù e decisione libera di camminare alla sua sequela” (DC 18). Tre tratti: la fede non è conquista dalle pure forze umane, è dono di Dio da chiedere a Lui; la fede comprende una convinta e approfondita conoscenza delle verità che Gesù a nome di Dio comunica, e insieme fiducioso abbandono a Lui; la fede dice “io credo”, è personale, ma dice insieme anche ” noi crediamo”, in quanto è condivisione della fede di tutta la chiesa (nn. 17-21). Lo vedremo nell’articolo successivo.
Noi verso il Direttorio
* Il (giovane) cristiano trova in questo primo capitolo (A e B) la fonte del “primo annuncio”, cioè dell’annuncio più importante della fede: vivere la fede cristiana come incontro con Gesù, mandato dal Padre e animato dallo Spirito Santo, per la nostra salvezza. È vero catechista chi sa comunicare questo “INCONTRO” vivendolo lui per primo e testimoniandolo con arte pedagogica.
* Il messaggio di Gesù è chiamato da Lui stesso Vangelo, che vuol dire ”bella notizia” Chi incontra Gesù incontra la gioia di un Amico meraviglioso.
* Mai dimenticare che annunciando le ‘cose’ di Dio, è Dio stesso tramite Gesù che fa l’annuncio tramite il catechista o altra persona. Dovunque ci troviamo a fare o ricevere catechesi, siamo sempre alla presenza di Colui di cui parliamo.
* Fare catechesi mira a suscitare ed insegnare la fede. Si chiede al catechista altrettanto impegno di parlare con fede.
Ed ecco delle domande cui rispondere personalmente e approfondirle magari insieme:
- La prima domanda è la stessa fatta da Gesù ai suoi discepoli: ”Voi chi dite che io sia?”(Mc 8, 29), come a dire: Chi sono io per te? Chi sono io per voi? Un conosciuto amato, un conosciuto dimenticato, uno sconosciuto?
- Se camminando per strada un passante, magari giovane, ti chiedesse: ”Lei o tu sei credente?“. Se la risposta fosse positiva, e ti chiedesse di nuovo: “Per cortesia, vorresti dirmi tre verità centrali della tua fede?”. Tu saresti in grado di rispondere?
Mi posso permettere un consiglio? In una libreria cattolica, o tramite il tuo prete o catechista o Amazon acquista il libro di cui stiamo parlando: Direttorio per la catechesi, editrice San Paolo 2020, pp. 431, € 22. Può servirti se fai o vorresti fare il catechista in comunità, o animatore giovanile, assistente scout…, o anche per conoscere la tua fede autentica così come la comunica la Chiesa.