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    Educazione

    socio-affettiva e sessuale

    dei preadolescenti

    Materiali di sussidiazione al dossier NPG febbraio 2021


    Marco Maggi, consulente educativo e formatore

    PA Crys

    Le attività, un incontro dopo l’altro

    Il tema dell’educazione socio-affettiva e sessuale, è molto complesso e articolato. È un settore della vita della persona che coinvolge molti fattori ed elementi. Nel pensare a un percorso strutturato si è cercato di costruire un itinerario il più completo possibile, tenendo conto che non si sta proponendo un intervento informativo ma un percorso-processo emotivo e in quanto tale necessita di un tempo sufficientemente disteso. Gli incontri prospettati e descritti in questo inserto, non possono essere esaustivi, si avrebbe bisogno di molte più attività e un tempo maggiore per realizzarle. L’intento è quello di far cogliere la struttura degli argomenti che si potrebbero affrontare, anche nell’arco di più anni con lo stesso gruppo di ragazzi/e. Sarebbe utile inizialmente approfondire il tema dell’alfabetizzazione emotiva e successivamente quello relativo all’affettività e sessualità.

    TABELLA

    L’ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO

    I incontro
    Il percorso inizia con un incontro di conoscenza reciproca che è anche una sorta di premessa a ciò che seguirà. Le attivazioni proposte possono utilizzare carte stimolo, immagini, testi di canzoni, giochi interattivi di vario genere. Lo scopo comune è quello di far emergere gli interessi, le caratteristiche e gli hobby dei ragazzi per instaurare un clima di fiducia reciproca tra i ragazzi, e tra questi e il conduttore, e al tempo stesso orientare le attività successive.
    SCHEDA:
    1. Carte conosciamoci

    II incontro
    In un secondo momento un’attività libera e creativa come il collage autobiografico sarà lo spazio in cui ciascuno potrà riflettere su di sé e presentarsi in relazione alle principali dimensioni affettive: IO E LA FAMIGLIA – IO E GLI AMICI – IO E LA COPPIA – IO E IL CORPO. Comprendere questi elementi fondamentali può essere di aiuto a capire se stessi e gli altri. È importante che tutti partecipino al gioco e che, nella fase di condivisione, il cerchio preveda uno spazio per ogni membro del gruppo, che sarà invitato e mai forzato a parlare. I più timidi potranno limitarsi a mostrare ai compagni il proprio elaborato, senza commentarlo.
    SCHEDA:
    2. Raccontiamoci con le immagini

    III incontro
    I preadolescenti e gli adolescenti si vedono al centro di vere e proprie rivoluzioni – del corpo, dell’umore, della voce… - e stentano a volte a riconoscersi e ad accettarsi. Per questa ragione è opportuno dedicare il terzo step al potenziamento dell’autostima basandosi sul riconoscimento del positivo che c’è dentro di sé attraverso il “Manifesto dell’autostima” e “L’albero dell’autostima”. Sono attività delicate e possono svolgersi solo in presenza di un patto con il gruppo basato sulla partecipazione, il rispetto e la lealtà verso i compagni. Il rischio è altrimenti che alcuni si espongano con le proprie debolezze e vengano bersagliati dai compagni. In genere, però, il fatto che l’attività coinvolga proprio tutti genera un leggero imbarazzo diffuso e ha una funzione di protezione e di identificazione in tutti i compagni.
    SCHEDA:
    3. L'albero dell'autostima

    IV incontro
    Ed ora che nel gruppo aleggia un buon livello di conoscenza e di fiducia, una discreta capacità di riconoscere le risorse e le potenzialità di ciascuno, possiamo immaginare che i ragazzi si scoprano ancora un poco di più parlando di emozioni e di bisogni relazionali.
    La vita affettiva evidentemente non è solo quella dell’amore sentimentale ma coinvolge tutte le relazioni importanti che, ragazzi e ragazze, si trovano a vivere. Essere in grado di riconoscere e di nominare le emozioni proprie e altrui, così da non esserne travolti ma da integrarle armonicamente con le altre parti di sé, è un passo per costruire relazioni affettive equilibrate, rispettose di sé e dell’altro. Si possono proporre le attività di alfabetizzazione emotiva “Come ti senti quando vivi certe emozioni” e “La grammatica delle emozioni”, oppure “Giù la maschera”.
    A supporto di questo lavoro sulle emozioni, all’interno del contesto parrocchiale, si possono promuovere attività sulle emozioni e i sentimenti collegati a testi e personaggi biblici con l’aiuto del Piccolo dizionario dei sentimenti di G. Ravasi (2019).
    Bisogni affettivi importanti sono ad esempio quello di ESSERE VISTO, ASCOLTATO, CAPITO, CREDUTO, AVERE UN PROPRIO POSTO, SENTIRSI SICURO, ACCETTATO COSI’ COME SONO, AMATO GRATUITAMENTE. Non sono segnali di debolezza ma di umanità. Il conduttore per primo potrà essere un esempio di accoglienza mostrando il coraggio di mettersi in gioco con i ragazzi e, poi, di ascoltarli in modo autentico.
    SCHEDE:
    4. Giù la maschera

    4. I bisogni affettivi relazionali

    V incontro
    La preadolescenza, oltre a portare cambiamenti psicofisici, richiede al soggetto la costruzione della propria identità sessuale globale. Conoscere il proprio corpo e capire i mutamenti che in esso avvengono diventa un elemento importante per crescere nella propria identità. Attività rompighiaccio come le carte stimolo “Le carte corpo” possono essere utilizzate per un primo approccio al tema, da proseguire con lavori individuali “Io e il mio corpo” e in sottogruppo specifici o, se si desidera qualcosa di più “leggero”, con la proiezione di film o spezzoni a tema. Si può concludere chiedendo ad ogni allievo quale emozione o sentimento gli rimane dopo questa attività.
    SCHEDE:
    5. Le carte del corpo

    5. Le trasformazioni e le informazioni
    5. Spiegazione le carte del corpo

    VI incontro
    Nel vissuto familiare si annidano fattori di protezione o di rischio per ogni pre-adolescente, ed è lì che si costruiscono a livello intuitivo ed embrionale, per somiglianza o per differenza, il modo di percepire se stessi come uomini o donne, e ciò che ci si aspetta dagli altri intorno a sé. La possibile presenza di ragazzi/e che vivono situazioni familiari difficili consiglia ancora una volta di adottare attività che permettono diversi livelli di partecipazione, e di svolgerle in un clima in cui esprimersi sia possibile ma non obbligatorio e in cui tutti si sentano legati dal vincolo della riservatezza verso quanto gli altri avranno raccontato.
    SCHEDE:
    6. Le carte dei costrutti familiari

    6. Lo stressometro familiare
    6. Spiegazione delle carte dei costrutti familiari

    VII incontro
    In questa sessione di lavoro si aiuteranno i partecipanti a riflettere sulle proprie amicizie, sul grado di intimità e l’ambito in cui si collocano. Inoltre verranno analizzate le funzioni del gruppo dei pari ma anche la sua capacità di limitare o condizionare il singolo. Utili strumenti possono essere le “Carte dell’amicizia”, il “Gioco dell’oca autobiografico” (si gioca in gruppi di non oltre 5 persone e ogni movimento del proprio segnalino si accompagna ad una breve narrazione ispirata all’immagine e alle parole della casella di arrivo) o la proiezione di film e video che parlano dell’adolescenza (si può utilizzare questo video La mia ADOLESCENZA_ My life is a cartoon – del youtuber Marcello Ascani).
    SCHEDE:
    7 Spiegazione del gioco dell'oca

    7. Il gioco dell'oca. Gioco-convertito
    7. Le carte della amicizia e del gruppo classe

    VIII incontro
    In questa fase l’obiettivo è accrescere la capacità critica dei ragazzi verso i messaggi dei media. Attraverso la visione collettiva di video musicali, spot pubblicitari o spezzoni di serie televisive i ragazzi vengono accompagnati a smontare i messaggi sottesi alle vicende presentate e a riconoscere i modelli di virilità e femminilità, di amore, di coppia che questi mezzi veicolano. È fondamentale tenersi aggiornati sui generi musicali più apprezzati dai ragazzi, le pubblicità e le serie televisive, per potersi mettere in sintonia con i gusti dei ragazzi.
    SCHEDE:
    8. Analisi scheda pubblicità

    8. Scheda analisi video musicali

    IX incontro
    Altre rappresentazioni capaci di emozionare e coinvolgere sono quelle dell’arte. L’invito qui è a rapportarsi con le immagini di opere artistiche, raccolte in precedenza (sarebbe utile averne 40-50 e stamparle a colori), che rappresentano amore, innamoramento, pubertà, coppia, emozioni, espressioni affettive (abbraccio e bacio) ecc., dove in seguito, esposte per terra, ogni partecipante può scegliere quella che lo colpisce maggiormente.
    SCHEDA:
    9. L'arte ci emoziona

    X incontro
    Un lavoro analogo possiamo idearlo partendo dalle parole d’amore che ci riportano le canzoni più note e apprezzate dai ragazzi, le opere di narrativa che i ragazzi conoscono, e perfino le parole d’amore scritte o ricevute via SMS o video. Con il rispetto di sempre verso la privacy di ciascuno, il conduttore può semplicemente suscitare il confronto sulle emozioni e i significati, le richieste all’altro o le promesse espresse dalle parole in analisi. Contenuti e modalità potranno poi essere rielaborati attraverso esperienze di scrittura creativa, drammatizzazione, rappresentazione non verbale, espressione grafico-pittorica, incontro con autori, eccetera.

    XI incontro
    La preadolescenza e adolescenza sono il tempo dei primi amori veramente significativi. È importante che i ragazzi possano confrontarsi proprio in un laboratorio di educazione socioaffettiva e sessuale sui momenti topici di queste esperienze, vissute o sognate. L’immagine del partner ideale, il primo approccio, la paura e il desiderio di conoscere l’altro e di farsi conoscere sono al centro di questo incontro, attraverso attività di gruppo o con la proiezione di film sull’amore giovane (per esempio molto bello è l’anime giapponese Your Name).
    SCHEDA:
    11. Il partner ideale

    XII incontro
    Il punto centrale di ogni essere umano è la capacità di amare. Oggi “non sono le persone che raggiungono gli alti standard dell'amore ad essere aumentate: sono gli standard ad essersi abbassati; di conseguenza, l'orizzonte delle esperienze cui si attribuisce la parola amore si è espanso a dismisura. Le avventure di una notte vengono classificate col nome in codice «fare l'amore»” (Z. BAUMAN, Amore liquido, Laterza 2006). Bisogna quindi aiutare i ragazzi a comprendere che cos’è l’amore e come si esprime la capacità di amare, distinguendoli dall’infatuazione e da una stupenda “cotta” o “colpo di fulmine. Per introdurre un tema così complesso, ci faremo aiutare da un video realizzato attraverso delle interviste a bambini: “L'amore secondo i bambini”, un video semplice, innocente, delicato, realizzato da The Jackal per OpsObjects. Al termine del video vi è una scritta che compare che dice: “E tu? Sai che cos’è l’amore?” Questa frase viene utilizzata per chiedere ai partecipanti un loro parere su che cosa sia per loro l’amore.
    Successivamente si prosegue il lavoro formativo attraverso “I cinque linguaggi dell’amore” di Gary Chapman, dove all’interno del libro si possono trovare alcune piste di stimolo da utilizzare per far comprendere le varie tipologie di linguaggi. Oltre a questo strumento si possono utilizzare vari video: Ragazze - my life is a cartoon del youtuber Marcello Ascani, “Paperman”, e il video musicale di Bruno Mars “Just the way you are”.
    SCHEDA:
    12. Schede i 5 linguaggi dell'amore

    XIII incontro
    I ragazzi utilizzano gli strumenti tecnologici e le risorse che il web mette loro a disposizione per esprimere la propria dimensione affettiva e avere accesso a informazioni e pratiche connesse alla sessualità. Bisogna aiutare i ragazzi e le ragazze a comprendere e creare un senso critico su come usano gli strumenti digitali nei processi di esplorazione dell'intimità e di costruzione dell'esperienza e della realtà sociale e affettiva. In riferimento a questo si propongono alcune attività “Selfie ergo sum” e “Intimità pubbliche”.

    XIV Incontro
    Nonostante un clima diffuso di liberalizzazione, la maggior parte degli adolescenti giunge alla scoperta della sessualità senza un’informazione e un’educazione adeguate ai loro bisogni. Soprattutto vi è poca consapevolezza delle conseguenze (positive e negative) di alcune scelte in campo sessuale. In questo percorso non vengono date informazione di tipo ginecologico (a questo possono servire incontri con specialisti o visite guidate ai consultori per adolescenti) ma si cerca di aiutare i ragazzi ad una maggiore consapevolezza delle proprie scelte. Approfondire il senso di dire sì o no al proprio rapporto, ascoltare le proprie esigenze, confrontare valori e motivazioni è un modo per ammettere approcci diversi alla sessualità senza demonizzarli né squalificarli. L’attenzione è comunque quella di trasmettere un’idea del sesso come incontro profondo tra persone che decidono di mettere in comune ciò che sono in quel momento.
    SCHEDA:
    14. Dire di si e dire di no

    XV incontro
    Gli stereotipi di genere orientano e influenzano le scelte e i comportamenti delle persone fin dai primissimi anni di vita, condizionando da subito la costruzione della propria identità e anche il proprio modo di relazionarsi con se stessi egli altri. Per aiutare i ragazzi e le ragazze a riflettere su questa dimensione si può proporre la scheda “Sono uguale e sono diverso” oppure la visione del film La ragazza delle balene (Whale Rider) è un film del 2002 diretto da Niki Caro, dove si può far cogliere le discriminazioni di genere o il vedo musicale dei Maroon 5 - Girls Like You ft. Cardi B con l’aggiunta di un lavoro personale.
    SCHEDA:
    15. Scheda analisi film "La ragazza delle balene"

    XVI incontro
    L’utilizzo del corpo nell’espressione artistica e nella capacità di sprigionare energia in alcune forme di danza porta a una valorizzazione della dimensione affettiva e sensuale. Questo modulo vuol far scoprire ai ragazzi la bellezza di questa forma artistica. Inoltre suggerisce un'apertura al confronto con culture diverse dalla nostra. Sequenze di film o video musicali possono essere suggerite intorno a quattro aree: la danza e il ballo come dimensione culturale e religiosa; come espressione ed affermazione di sé; come espressione di sensualità e sessualità; come linguaggio primario di comunicazione in determinati contesti.
    Dopo la visione è possibile scegliere tra la compilazione di una scheda di approfondimento o una discussione collettiva. È importante chiedere ai ragazzi se vanno a ballare o se fanno danza (soprattutto le ragazze), e che cosa provano quando si muovono a ritmo di musica. Se c’è qualche ragazzo/a che ama ballare potrebbe essere interessante, in un incontro successivo, chiedere loro una breve performance.
    SCHEDA:
    16. Il ballo e la danza scheda di analisi per filmati

    XVII incontro
    Il modo di vivere le relazioni affettive e sessuali è fortemente influenzato dalla formazione culturale e religiosa della persona. Occuparsi di questo, oggi, vuol dire cogliere la presenza di persone di cultura diversa e trasformare la diversità in occasione di incontro e di conoscenza, di sé e dell'altro. Questo è ancora più importante in quanto, proprio in questo campo, possono crearsi ragioni di fraintendimento o di emarginazione che segnano profondamente i ragazzi coinvolti.

    XVIII incontro
    Ultimi, ma non meno importanti, sono i temi dei rischi che si vivono nelle relazioni affettive –sessuali e della violenza nei rapporti. Le malattie sessualmente trasmissibili sono uno dei rischi possibili frequenti in adolescenza, e rispetto ai quali i ragazzi hanno un basso livello di informazioni. Su questo tema è bene coinvolgere specialisti del settore sanitario attraverso un incontro specifico. Oltre a questa tematica vi sono altri argomenti meno conosciuti che hanno dei notevoli rischi nei rapporti affettivi e che sono in aumento. Per esempio il “dating violence” ovvero la violenza all’interno di una relazione di coppia, che sempre più spesso riguarda non solo gli adulti ma anche gli adolescenti. Su questo argomento si può utilizzare il video musicale Eminem - Love The Way You Lie (Feat. Rihanna) e aprire in seguito una discussione all’interno del gruppo dei partecipanti.
    Sempre inerente alla violenza si può far cogliere i problemi relativi alla violenza di gruppo nei riguardi delle donne e la mercificazione del corpo femminile da parte dei media. Infine si possono analizzare i rischi collegati all’utilizzo delle nuove tecnologie: il sexting con il filmato Posta con la testa e il cyber bullismo, attraverso il film Pettegolezzi online.
    SCHEDA:
    18. La mercificazione del corpo femminile

    L’attenzione al processo attraverso i feedback finali

    Concludere gli incontri con le attività di feedback significa prestare attenzione a come si svolgono gli incontri e introdurre momenti intermedi di valutazione del processo. È uno spazio che potrà essere utilizzato, attraverso la mediazione di brevi attività, da ragazzi che desiderino esprimere la difficoltà a partecipare, desideri di approfondimento su alcuni aspetti, ostacoli emotivi o relazionali ad esprimersi. Il conduttore non dovrebbe temere la critica ma accogliere le risposte degli allievi e tenerne conto.


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