Sul camminare

Invito alla lettura


Fabio Scarsato *


Stendere un Invito alla lettura sul tema del cammino e del camminare è oggigiorno un compito impossibile. Sicuramente quantitativamente, con l'ipotesi più che reale di lasciar fuori inesorabilmente qualche titolo importante: basta affacciarsi in qualsiasi libreria, religiosa o laica, e più esattamente nella sezione che ormai non manca più dedicata a viaggi e dintorni, per non saper più che scegliere per... eccesso di proposte. Ma anche qualitativamente, perché ormai si sono cimentati in questo genere letterario storici, antropologi, filosofi, sociologi, teologi, oltre che montanari, girovaghi e flaneur perditempo. E, infine, contenutisticamente: i generi e gli approcci si moltiplicano e incrociano, sovrapponendosi e distanziandosi nel giro di una pagina, dove a volte si fa fatica a capire se stiamo leggendo una confidenza personale, una dotta spiegazione o un semplice appunto di viaggio. Diari, manuali, raccolte di aforismi, confessioni, letture spirituali o spiritualiste, guide, sempre più collegati a blog, social, riviste e case editrici dedicate: camminare si sta rivelando quanto di più democratico o populista ci sia concesso di questi tempi. E anche scriverne. Evidentemente in questo contesto tralasceremo di citare i testi più specialistici o tecnici.

1. Letteratura

Non si può non entrare in questo mondo se non passando da chi ne scrisse a partire dalla propria esperienza personale, dove il racconto di viaggi per terra e per mare e per cielo, più meno reali o percepiti tali, diventa paradigmatico per narrare di sé e della propria vita. Camminare diventa sempre più l'immagine preferita per narrare dell'umanità e di ciascuno di noi. A cominciare dall'Odissea, l'Eneide, la Divina Commedia, tutti testi misurabili in... chilometri (e tutti disponibili presso numerose case editrici). Passando via via dal Milione di MARCO POLO (Rusconi, Santarcangelo di R. [RN] 2018), dai Racconti di un pellegrino russo (Qiqajon, Magnano [BI] 2005), dalle Poesie di K. KAVAFIS (Itaca tra tutte; Donzelli, Roma 2019), dal Viaggio al centro della terra di J. VERNE (Mondadori, Milano 2016), da I viaggi di Gulliver di J. SWIFT (Piemme, Milano 2020), dalla Compagnia dell'anello di J.R.R. TOLKIEN (Bompiani, Milano 2019), per finire alla bibbia della generazione hippie: On the Road di J. KEROUAC (ed. it. Mondadori, Milano 1982). Citiamo solo ancora: J. LONDON, La strada. Diari di un vagabondo, Castelvecchi, Roma 2010; J. CONRAD, La linea d'ombra, Feltrinelli, Milano 2014; R DAUMAL, Il monte analogo. Romanzo d'avventure alpine non euclidee e simbolicamente autentiche, Adelphi, Milano 1968 (20209); ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY, Volo di notte, Mondadori, Milano 2015; P. CELAN, Di soglia in soglia, Einaudi, Torino 1996; E. DE LA HÉRONNIÈRE, La ballata dei pellegrini, Sellerio, Palermo 2004; N. RUSSO, L'Italia è un sentiero. Storie di cammini e camminatori, Laterza, Bari - Roma 2019; E MICHIELI, La vocazione di perdersi. Piccolo saggio su come le vie trovano i viandanti, Ediciclo, Portogruaro (VE) 2015. Un classico è ormai B. CHATWIN, In Patagonia, Adelphi, Milano 2016'4.

2. Scienza umane

Il camminare è così "umano" che ormai è stato vivisezionato in tutti i modi. Ciò sta permettendo un approccio interdisciplinare, che aiuta ad approfondire il tema arricchendolo di apporti talvolta persino impensabili. Il rischio, che si percepisce qua e là, è però quello della frammentazione e iperspecializzazione. L'impegno è perciò quello della sintesi. Molto utili sono comunque: On the Road. Pellegrinare tra antico e moderno. Atti del Convegno (Sanzeno, 5-6 settembre 2008), Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura, Trento 2011 (contributi di esponenti cristiani, buddhisti, musulmani, antropologi, critici letterari, ecc.; due di questi contributi, quello biblico di Elena Bosetti e quello antropologico di Cesare Poppi, sono stati pubblicati anche in E SCARSATO (ed.), On the road. Sul cammino dell'uomo, EMP, Padova 2014); T INGOALD - J.L. VERGUNST (edd.), Ways of Walking. Ethnography and Practice on Foot, Ashgate, Aldershot 2008; R. MOOR, Percorsi. Chi cammina non si perde, Corbaccio, Milano 2017; K PASSIG - A. SCHOLZ, Perdersi m'è dolce... Piccolo manuale per perdere l'orientamento e imparare a vagabondare senza meta, Feltrinelli, Milano 2011; H. DE BALZAC, Teoria del camminare, Elliot, Roma 2014; G. SANTAYANA - G. PATELLA, Filosofia del viaggio, Universitalia, Roma 2013; M.T. MOSCATO, Il viaggio come metafora pedagogica, La Scuola, Brescia 1994; G. MARI, Realtà e metafora del viaggio, in «Pedagogia e vita» 4 (1993) 109114; D. DEMETRIO, Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Raffaello Cortina, Milano 2005. Un approccio quanto meno singolare, e forse proprio per questo fruttuoso, è quello di S. HARLAN, Fare i bagagli. Un viaggio pratico e filosofico, Il Saggiatore, Milano 2019: una sorta di fenomenologia della valigia, dove «fare i bagagli» diventa un esercizio persino filosofico, di fatto già un viaggio dentro le proprie manie, inquietudini e segreti. Intrigante, anche per la connessione con il tema dell'ecologismo oggi così di moda, persino un po' polemico contro la spiritualizzazione e romanticizzazione dell'atto in realtà del tutto concreto e sovversivo del camminare è il libro di E. KAGGE, Camminare. Un gesto sovversivo, Einaudi, Torino 2018. Per restare più sull'umano in quanto tale, può essere utile: C. BOBIN, L'uomo che cammina, Qiqajon, Magnano (BI) 1998; A. PIERETTI, L'uomo nomade. Una metafora nel nostro tempo, in «Quale Educazione» 1 (1994) 8-12. Punto di partenza per qualsiasi approfondimento rimane R. SOLNIT, Storia del camminare, Ponte delle Grazie, Milano 2018.

3. Religioni e spiritualità

Gli scaffali, se possibile, a questo punto sono anche più strapieni. Per via di come la metafora del cammino, soprattutto riletta nel senso più specifico del «pellegrinaggio» (interiore, verso un luogo santo, ecc. si veda E. DELARUELLE, Le pèlerinage interieur au XV siecle, in ID., La piété populaire au Moyen Age, Bottega d'Erasmo, Torino 1975, 555-561; J. RIES, L'universo del pellegrinaggio. Aspetti religiosi e culturali, in «Communio» 153 [1997] 8-16), si arricchisce di meditazioni e ulteriori applicazioni religiose, spirituali e teologiche (pensiamo solo alla Salita al monte Carmelo di san GIOVANNI DELLA CROCE e all'Itinerarium mentis in Deum di BONAVENTURA DA BAGNOREGIO). Anche perché trasversale a tutte le religioni, che almeno sul discorso del pellegrinaggio possono ritrovarsi facilmente a... camminare assieme. A dire il vero, gran parte di questa bibliografia è inerente proprio al tema del pellegrinaggio, e in particolare medievale. E, ancor più in particolare, sul Cammino Jacopeo, sulla Via Francigena e il pellegrinaggio oltremare a Gerusalemme. Per cui rimandiamo solo a qualche titolo un po' più generale: J. CHÉLINI - H. BRANTHOMME, Le vie di Dio. Storia dei pellegrinaggi cristiani dalle origini al medioevo, Jaka Book, Milano 2004; L VACCARO (ed.), L'Europa dei pellegrini, Centro Ambrosiano, Milano 2004; E SALVESTRINI (ed.), Monaci e pellegrini nell'Europa medievale. Viaggi, sperimentazioni, conflitti e forme di mediazione, Polistampa, Firenze 2014; G. MARCHESI, Santuario e pellegrinaggio nel grande Giubileo del 2000, in «La Civiltà Cattolica» 150/II (1999) 587-596. Approcci più spirituali e pastorali, o teologicamente interdisciplinari e interreligiosi, vengono stampati sempre più, anche qui intasando gli scaffali delle librerie, e qualche volta rendendo ardua la scelta (e l'originalità). Alcuni buoni esempi: P. EVDOKIMOV, Pellegrini russi e vagabondi mistici, San Paolo, Cinisello B. (MI) 1990; M. LERIA, Street zen. L'arte di camminare in meditazione, Red, Como 1998; la monografia Ad Assisi... pellegrini della rivista «Vita Minorum» 3 (2012); E. ZAPPONI, Cammino, EMP, Padova 2014; E BALBO - R. BERTOGLIO, Pregare con i piedi. Spiritualità del cammino, Àncora, Milano 2008; A. TREVELLIN, La via della montagna. Perché gli uomini amano andare verso l'alto, EMP, Padova 2018 (in realtà, più un testo di spiritualità della montagna, o per lo meno di cammino in montagna); R.G. SALVADOR, Nel mezzo del cammino l'esperienza di Dio, EDB, Bologna 2011; G. DE VIRGILIO, La categoria biblica del pellegrinaggio e il suo simbolismo.
Per una rilettura nel contesto della pastorale giovanile, in «Note di Pastorale Giovanile» 3 (2004) 38-48; R. DE ZAN, Il pellegrinaggio nella Sacra Scrittura: luogo di conversione e di perdono?, in «Rivista Liturgica» 86 (5-6/1999) 591-602; E ASTI, Pellegrini della Gerusalemme celeste. L'esperienza mistica cristiana come preludio della vita eterna, in «Rivista di Ascetica e Mistica» 2 (2017) 271-312; cf. il numero monografico Pellegrinaggio e religiosità popolare, in «CredereOggi» 15 (3/1995) n. 87; D. HERVIEU-LÉGER, Il pellegrino e il convertito. La religione in movimento, Il Mulino, Bologna 2003. Molto utilizzata è l'icona del «camminare con Gesù», visto che Gesù camminò molto, ma in realtà più come pretesto che effettivo contenuto teologico-spirituale in sé: C. BISCONTIN, In cammino con Gesù risorto. Dall'eucaristia alla vita, Queriniana, Brescia 2004; A. GRÜN, In cammino. Teologia del peregrinare, EMP, Padova 2005, nonostante il titolo sembri promettere qualcosa di più, rimane invece nei «confini spirituali» del famoso monaco benedettino tedesco. Per un primo tentativo di impiegare la categoria del «camminare» in ambito strettamente teologico, dobbiamo aspettare G. OSTO, Camminare. Un kit teologico, EMP, Padova 2019 (con abbondante e puntuale bibliografia). Non dimentichiamo che molti uomini e donne di fede ci hanno lasciato il diario dei loro pellegrinaggi, ricchi di indicazioni di tipo storico, liturgico e artistico, ma anche di riflessioni spirituali personali: L'Itinerarium di EGERIA (e siamo nel V secolo!), le relazioni di tanti frati, francescani ma non solo, spediti in giro per l'Oriente e le Indie e poi in America (si pensi, ad esempio, GUGLIELMO DI RUBRUCK, Viaggio in Mongolia, Fondazione Lorenzo Valla - Arnaldo Mondadori, Milano 2011; ODORICO DA PORDENONE, Racconto delle cose meravigliose d'Oriente, EMP, Padova 2018; E. BARBIERI (ed.), «Ad stellam». Il libro d'Oltramare di Niccolò da Poggibonsi e altri resoconti di pellegrinaggio in Terra Santa fra Medioevo ed Età moderna, Olschki, Firenze 2019. Esiste persino un filone ulteriore di relazioni di pellegrinaggi, quelli ai luoghi francescani: G. JØRGENSEN, Il libro del pellegrino. «Un itinerario francescano», Edizioni Minerva, Assisi (PG) 1991. Per un primo approccio all'islam «in camino» si può vedere A. BALDUSSI - P. MANDUCHI - N. MELIS, Le mille e una strada. Viaggiare pellegrini nel mondo musulmano, Franco Angeli, Milano 2005 (con bibliografia). In ambito francescano, famoso per il «cavallo di san Francesco», si può vedere E SCARSATO, Franciscus peregrinus. L'arte del pellegrinaggio, EMP, Padova 2018 (excursus tra le pagine delle Fonti Francescane in cerca di tracce "pellegrinanti" ai fini di un'arte francescana del camminare); L. PADOVESE (ed.), Pellegrini e forestieri. L'itineranza francescana, EDB, Bologna 2004; A. MARINI, I viaggi di Francesco. Storia e "memorie", leggende e metafore, in G. BARONE - A. ESPOSITO - C. FROVA (edd.), Ricerca come incontro: archeologi, paleografi e storici per Paolo Delogu, Viella, Roma 2013, 279-291. Originale l'approccio di V. ROSITO, Sotto il tetto altrui. Tracce di urbanità francescana, EMP, Padova 2019, che rilegge teologicamente l'itineranza francescana come contributo moderno, spirituale e pastorale, all'«urbanità». Ricordiamo, infine, che esistono molte riviste dedicate al camminare, si veda, ad esempio: «De Strata Francigena» (Centro Studi Romei, Firenze), «Viaggi e Cammini» (Prisma Associati, Milano) e, on-line, «Luoghi e Cammini di Fede» (https://turismo.chiesacattolica.it/luoghi-e-cammini- di-fede-2/ [22.6.2020]).

* Direttore editoriale delle «Edizioni Messaggero Padova» - Direttore del «Messaggero di sant'Antonio» - Istituto teologico S. Antonio Dottore (Padova)

CredereOggi 40 (4/2020) n. 238, 149-154