Gli articoli di

MARIELLA MENTASTI

mentasti

Così scrive nel suo CV: «Mi sono state affidate, per gli anni 2011, 2012 e 2013 rubriche fisse sul mensile dei Salesiani Italiani, NPG, dal titolo: “Il senso e i sensi dell’educare” (2011) e “Educare a partire dagli ultimi” (2012), “Lettere dal Futuro Interiore” (2013)».
In effetti, forse per un articolo che aveva scritto sul mondo della preadolescenza in una rubrica curata da Alessandra Augelli, o per altre ragioni che comunque la Provvidenza sa sempre offrire, chi scrive queste note aveva avuto modo di leggere qualcosa di lei e di essere colpito dallo stile evocativo, coinvolgente, e dalla storie "vere" raccontate, capaci di far entrare in simpatia ed empatia. Forse era proprio il modello che la rivista aveva teorizzato sulla narrazione nella pastorale giovanile, con le famose "tre storie in una" teorizzato da d. Tonelli (la storia raccontata, la storia del personale coinvolgimento, la storia di Gesù...). L'avevamo subito contattata e coinvolta, e Mariella si è messa subito a disposizione, non tradendo mai nei suoi articoli la seria sincera descrizione di storie vere che chiedono attenzione speciale all'educatore, la bellezza e ariosità del narrare, gli squarci di ottimismo e di fiducia (nella vita, nel giovane) sempre emergenti nel racconto e che sapevano suscitare nuovi positivi sguardi dell'educatore, del lettore. 
Data la stima, la simpatia e il desiderio che magari qualcuno dei responsabili della PG nella chiesa italiana possa coinvolgerla in progetti di "ricupero", trascriviamo qui qualche nota ripresa da internet:
«Mariella Mentasti, formatrice ed educatrice, è oggi impegnata su alcuni progetti che si propongono di sostenere i servizi di salute mentale nell’adozione di prassi orientate al modello della recovery attraverso la produzione di moduli formativi per utenti, operatori, familiari e cittadini. In particolare, da oltre dieci anni, progetta e realizza laboratori di scrittura emotivo-riflessiva, prevalentemente in collaborazione con l'Associazione Il Chiaro del Bosco Onlus presso servizi di salute mentale, associazioni di volontariato e biblioteche della provincia di Brescia e comuni limitrofi. Negli ultimi quattro anni ha affiancato questa attività con lo sviluppo di progetti per la salute mentale di adolescenti e ha lavorato con numerose scuole superiori bresciane per la realizzazione di laboratori finalizzati all'educazione e alla consapevolezza emotiva. Collabora stabilmente con il gruppo di ricerca Eidos dell'università Cattolica di Piacenza. Le sue riflessioni che ci introducono al significato dello scrivere e al valore dell'esperienza nei laboratori da lei organizzati sono raccolte nell'intervento che qui linkiamo».
Ci fa piacere poi che - anche se di essi non è citata la fonte - in vari siti e blog compaiano i suoi articoli scritti per NPG.


2009

- Dischiudere possibilità (09/2009, pp. 35-39)

2011

- La vista (01/2011, pp. 69-71)

- L’udito (02/2011, pp. 40-42)

- L’olfatto (03/2011, pp. 64-66)

- Il gusto (04/2011, pp. 57-60)

- Rimase tre mesi (05/2011, pp. 12-14)

- Il tatto, l’abbraccio (08/2011, pp. 58-60)

- Il tempo. La scatola di Greta (09/2011, pp. 75-77)

2012

- Educare a partire dagli ultimi. Una rubrica NPG 2012 (02/2012, pp. 80)

- Le ali per l’anima (03/2012, pp. 71-72)

- Parole per amare (05/2012, pp. 73-76)

- Il sogno di Lele, angelo della strada (08/2012, pp. 47-50)

- Ho vent’anni e non ho mai visto il mare (09/2012, pp. 59-61)

2013

- Il banchetto (01/2013, pp. 49-51)

- I destini incrociati (03/2013, pp. 59-61)

- Una prigione chiamata S.M. (05/2013, pp. 55-58)