Una "Palma" a Napoli
Da gennaio 2019 noi dell’Istituto San Giovanni Bosco di Napoli abbiamo messo a disposizione i nostri ambienti ai giovani, dando il via al Centro di aggregazione per universitari “Prisma”, che nel giro di 4 mesi ha raggiunto più di 170 iscritti, con una media di 10/15 ragazzi al giorno.
Le migliori recensioni sono le testimonianze dei giovani, come questa scritta da Elena: «Ho provato più volte a raccontare ciò che il centro rappresenta per me, poi ho capito che per parlarne bisognava descriverne l’essenza. La sua anima è rappresentata da Sr Palma e da tutte le suore che ogni giorno si dedicano a noi ragazzi, donandoci un luogo calmo e meraviglioso in cui studiare e offrendoci qualcosa che ad oggi non abbiamo: ascolto, vicinanza, sostegno, credere in noi, momenti di condivisione spirituale e non, facendo sentire a casa chiunque (qualsiasi sia la fede religiosa). Il centro Prisma è quel luogo dove nascono amicizie così forti e profonde che riscopri l’umanità, è quel luogo in cui ti chiamano per nome e il tempo passa con leggerezza. Un piccolo miracolo nel centro storico di Napoli, per cui non si può che dire “Grazie”!».
Al Centro Prisma lo studente non è solo un numero di matricola, ma una persona accolta per quella che è. I giovani universitari hanno bisogno di luoghi e adulti che aiutino loro a vivere questo tempo di studio come un’opportunità di crescita umana, professionale e spirituale. Per noi religiose è un’occasione per sperimentare quel «liberare la pastorale da schemi che non sono più efficaci perché non entrano più in dialogo con la cultura dei giovani». Ultimamente mi sto convincendo che c’è bisogno di uno stile pastorale più libero da attività, incontri ed eventi, soprattutto in questa fascia d’età stressata da esami, corsi e lavori. Perché il senso di “orfanezza” di cui parla Papa Francesco è anche nostro quando pensiamo che senza “proposte forti” i giovani non si salvano, non comprendendo che più di tutto a loro mancano relazioni stabili che li sorreggano nella quotidianità.