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     Ecologia

    Materiali vari



    Una Lettera Enciclica da leggere e studiare


    Francesco, Laudato Si’. Sulla cura della casa comune, 24 maggio 2015 (LS).

    Estratti da DOCAT – Che cosa fare?


    256. Quale contributo possono offrire i cristiani a un ambiente più umano e più giusto?
    I cristiani non rispettano l’ambiente, se il loro impegno si esaurisce in appelli morali agli altri. Allo stesso modo, è poco utile parlare continuamente dei problemi globali invece di prestare attenzione al proprio ambiente e alle possibilità qui presenti. L’etica ambientale cristiana quindi non significa saperla più lunga degli altri e in base a questo fare degli appelli, ma cerca invece di fornire un orientamento nei conflitti decisionali di carattere personale e sociale. Per poterlo fare, l’etica ambientale cristiana ha bisogno prima di tutto di analizzare precisamente le correlazioni, i rischi e le possibilità. Solo a questo punto i principi positivi possono avere successo. I cristiani forniscono un contributo prezioso a preservare i sistemi ecologici, quando testimoniano la “gioia della creazione invece della frustrazione per l’ambiente”. Il coraggio di sperare si deve unire alla ricerca del sapere e alla disponibilità ad agire. Tuttavia, senza esagerazione si può dire: “Se la tendenza attuale continua, questo secolo potrebbe essere testimone di cambiamenti climatici inauditi e di una distruzione senza precedenti degli ecosistemi, con gravi conseguenze per tutti noi” (LS 24).

    257. Che cosa significa custodire la creazione?

    L’imperativo di “custodire la creazione” non può significare per i cristiani custodire la natura nel suo complesso come se fosse qualcosa da curare. La natura è un ordine aperto, che si sviluppa in senso evolutivo, e non una serie di situazioni statiche da mantenere. Solo se si descrive più attentamente in senso teologico, ecologico, economico, estetico o culturale ciò che in natura è degno di essere custodito, si può riflettere in modo adeguato su che cosa, quando, perché e come vada protetto e curato.
    258 L’ecologia non è in realtà una sfida tecnica per gli specialisti?
    No. Come ha sottolineato san Giovanni Paolo II ricordando la conferenza mondiale per lo sviluppo sostenibile a Johannesburg nel 2002, ogni cristiano ha una “vocazione ecologica” che è “divenuta più che mai urgente nel nostro tempo” (Angelus, 25 febbraio 2002). Il suo concetto guida era quello dell’“umanità ecologica”, al cui centro si trova la dignità dell’uomo. Questo significa anche comprendere a partire da Dio, in quanto creatore buono di un mondo in sé buono, temi come “rispetto della vita”, “lavoro”, “responsabilità”. “Pace con Dio creatore” significa “pace con tutto il creato” (Giovanni Paolo II, Messaggio per la giornata mondiale della pace, 1 gennaio 1990).

    259. Come ha contribuito la Chiesa al tema ecologico?

    La Chiesa non ha una competenza ecologica specifica. Nella sua Enciclica Laudato Si’ papa Francesco parla tuttavia della terra come della “casa comune” di tutti gli esseri umani. Loda inoltre gli sforzi di tutti gli esseri umani che si assumono la responsabilità di mantenere questa casa e sollecita i cristiani a una radicale conversione ecologica: “La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune” (LS 13).

    260. In che cosa consiste uno sviluppo ecologico integrale?

    Papa Francesco dice: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”. E in un altro passaggio il Papa aggiunge: “Non basta più parlare solo dell’integrità degli ecosistemi. Bisogna avere il coraggio di parlare dell’integrità della vita umana, della necessità di promuovere e di coniugare tutti i grandi valori” (LS 224).

    Cinema & Ecologia


    Wall-E (2008) è un film di animazione. È insolito che un film adatto a giovanissimi inizi in un contesto così drammatico, distopico. Come si è arrivati alla situazione iniziale? È davvero inverosimile come scenario? Quali sono gli esempi di come l’umanità abbia fallito sia dal punto di vista ecologico sia dal punto di vista sociale/relazionale?
    Avatar (2009) è un film di avventura. Permette due tipi di interrogativi. Il primo: cercare analogie tra l’arrogante comportamento della ditta che estrae minerale sul pianeta Pandora, da una parte, e il comportamento di multinazionali in zone povere sul nostro pianeta, dall’altra parte; riflettendo così sul ruolo di chi difende gli interessi particolari di una minoranza che controlla i capitali, che è in grado di determinare e imporre «ciò che va fatto a qualsiasi costo».
    Il secondo interrogativo riguarda quella super-intelligenza naturale, il grande spirito Eywa che guida i “gentili selvaggi azzurri”, custodisce memorie e comanda gli animali. Una simile entità è compatibile con l’escatologia cattolica, con la visione cattolica della creazione? Con una speciale responsabilità da parte degli esseri umani?
    Per quale motivo Benedetto XVI scrisse: «è contrario al vero sviluppo considerare la natura più importante della stessa persona umana. Questa posizione induce ad atteggiamenti neopagani o di nuovo panteismo: dalla sola natura, intesa in senso puramente naturalistico, non può derivare la salvezza per l’uomo» (Caritas in Veritate § 48) e Francesco, a sua volta, ha messo in guardia contro il biocentrismo? (cf. Laudato Si’ § 118).

    Ecologia e felicità


    Baden Powell ha scritto e illustrato il libro per adolescenti Rovering to success (1922). Quel grande educatore mise in guardia contro i finti volti del successo (per esempio riporre la felicità nella ricchezza, nell’alcool o nel gioco), incoraggiando ad andare verso la felicità, verso il compimento di se stessi, e il servizio. Cosa rende i giovani davvero felici? Quali sono i «presupposti di una vita buona e significativa» (Benedetto XVI, Discorso all’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, 27 maggio 2010)? Quali sono le cose più importanti – sul lungo termine – e le cose più urgenti? Quante e quali di queste cose sono collegate in qualche modo alla natura? Quali portano verso l’interiorità, verso quello che c’è nel profondo della persona? Perché Dio ti ha messo nel giardino?
    Si pensi anche al lavoro dei medici: tumori, malnutrizione, problemi respiratori o di fertilità possono essere causati anche dai danni arrecati all’ambiente. Gli esperti della sanità possono testimoniare che «malattie rare sono conseguenze della malattia che noi facciamo all’ambiente» (Benedetto XVI, Discorso all’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, 27 maggio 2010). Possono altresì testimoniare di altre patologie: depressione, stress, burnout, dipendenze da sostanze o da contenuti allo schermo, ansia… il benessere di una persona è veramente una questione integrale, olistica.

     

    Ecologia ambientale + Ecologia umana e sociale


    È alla moda essere “bio”, sano, naturale. Si vogliono spesso acquistare prodotti non collegati a microplastiche, a interferenti endocrini, all’uso d’idrocarburi. Bisogna però ragionare anche in termini di ecologia umana e sociale.
    Un pannello fotovoltaico prodotto da manodopera schiava è accettabile?
    Quali forzature non-naturali (in atto o previste per un futuro prossimo) si possono discernere, denunciare, combattere?
    Concepire gli uteri in affitto, far nascere bambini come pezzi di ricambio oppure per coppie dello stesso sesso, programmare la nascita di un bambino “à la carte” con determinati parametri... Se Paolo VI parla di pornografia chiedendosi dov’è l’ecologia umana, forse la pornografia è (considerando ciò che propone e che implica) una sorta di “inquinamento umano”? Fin dove arriveranno le teorie e le esperienze orientate all’eugenetica, all’avvento di un “uomo aumentato” e affrancato dai propri limiti?

     

    Ecologia vs Tecnologia?


    Cosa ci ispirano i protagonisti del film The Island, thriller fantascientifico (2005)?
    Cosa pensare del modo di organizzare le nascite, e dunque la società, nel romanzo Il nuovo mondo (1932)? Sembra inverosimile?
    Si leggano i paragrafi Laudato Si’ § 102-105 e 131 sulla tecnologia. Papa Francesco osserva: «Mai l’umanità ha avuto tanto potere su sé stessa e niente garantisce che lo utilizzerà bene, soprattutto se si considera il modo in cui se ne sta servendo» (§ 104). E subito cita alcuni esempi. È possibile dare altri esempi?

     

    Una preghiera e una canzone


    San Francesco d’Assisi – Cantico di Frate Sole (1226)
    Altissimo, onnipotente, buon Signore, tue sono le lodi, la gloria e l’onore e ogni benedizione.
    A te solo, Altissimo, si confanno, e nessun uomo è degno di te mentovare.
    Lodato sii, mio Signore, con tutte le tue creature, specialmente messer fratello sole, il quale è giorno, e allumini noi per lui.
    E esso è bello e raggiante con grande splendore: di te, Altissimo, porta significazione.
    Lodato sii, mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate chiarite e preziose e belle.
    Lodato sii, mio Signore, per fratello vento e per aere e nubilo e sereno e ogni tempo, per il quale alle tue creature dai sostentamento.
    Lodato sii, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile e preziosa e casta.
    Lodato sii, mio Signore, per fratello fuoco, per il quale illumini la notte: e esso è bello e giocondo e robustoso e forte.
    Lodato sii, mio Signore, per sora nostra madre terra, la quale ci sostenta e governa, e produce diversi frutti con coloriti fiori e erba.
    Lodato sii, mio Signore, per quelli che perdonano per il tuo amore e sostengono infermità e tribolazione.
    Beati quelli che lo sosterranno in pace, ché da te, Altissimo, saranno incoronati.
    Lodato sii, mio Signore, per sorella nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scappare: guai a quelli che morranno nei peccati mortali; beati quelli che troverà nelle tue santissime volontà, ché la morte seconda non farà loro male.
    Lodate e benedite il mio Signore e ringraziate e servitegli con grande umiltà.

     

    In musica: Angelo Branduardi


    Cantico delle Creature (dall’album “L’infintamente piccolo”, 2000).

     


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