Messaggio ai giovani degli oratori

Inserito in NPG annata 2001.

 

Comunità «Soggiorno Proposta» Ortona

(NPG 2001-03-2)

Siamo circa 200 giovani che da oltre 15 anni abbiamo sconfitto la nostra emarginazione e siamo tornati a vivere come anime libere e solidali nelle nostre città. Abbiamo voluto celebrare il dono della vita ritrovata, abbiamo innalzato il nostro grazie a Dio e a coloro che ci hanno aiutato nella nostra grande impresa, abbiamo inteso rinnovare le energie e gli impegni per un domani da vivere e da godere.
Con il desiderio di coinvolgere altri giovani a questa festa della vita e a questo impegno per la vita ci è parso bello, ma anche importante, coinvolgervi, e abbiamo deciso di inviarvi questo nostro messaggio, perché vi accomuni la lotta all'emarginazione e al disagio di tanti o forse di troppi. E non solo, ma vorremmo avervi come compagni nella battaglia quotidiana perché la vita dei giovani sia più vita, perché ne possano godere tutti e perché davvero essa si riveli come il dono gradito del padre.

Perciò scriviamo a voi

Aprite le porte a tutti. Non smettete di sognare. Non smettete d'amare. Gridate ancora il vostro amore, indistintamente per tutti senza farsi alcun pregiudizio.
Sentitevi liberi e protagonisti della vostra crescita e di quella dei vostri amici. Liberi come l'aria, amanti della vita. Credete più forte nei vostri ideali. Sappiate ancora sorridere alla vita e siate sempre voi stessi. Ricordatevi di ciò che don Bosco vi ha detto: «Mi basta sapere che siete giovani perché io vi ami». Le cose importanti della vita non si possono acquistare, ma si possono conquistare, grazie anche al vostro impegno e al vostro esempio. Cercate di combattere con tutti i mezzi a vostra disposizione il marcio che c'è intorno a voi, oltre che il male che è dentro di voi.
Cercate di impiegare le vostre forze per i problemi reali e non quelli fittizi.
Cogliete al volo per voi tutte le opportunità di crescita che l'oratorio vi offre e, se sono poche, createle voi o cercatene altre, ma non vi rassegnate.
Leggete spesso il Vangelo, innamoratevi di esso, così da viverlo e portarlo per le strade delle vostre città.
Incontrate quanti più è possibile. Perciò non rendete l'oratorio un ghetto o un'isola felice, ma diventi sempre più luogo dí incontro e di accoglienza per molti.
Inventate giochi nuovi, veri, che coinvolgano realmente coloro che vivono il disagio. Accogliete tutti alla stessa maniera senza distinzioni sociali. Valorizzate le persone nella loro concretezza in modo da non alienarle dalla loro realtà di vita.
Siate molto attenti ai così detti bravi ragazzi. È tempo di trovare altri luoghi per fare oratorio, ma anche altri giovani per vivere l'oratorio.
Continuate nel tempo a mantenere i vostri impegni non allontanandovi dai veri maestri, e tenetevi lontani dai falsi maestri.
Siate una realtà in continua evoluzione per essere al passo con i tempi e con le esigenze sempre mutevoli dei giovani.