Un’esperienza di

pastorale d’iniziazione cristiana

in università

messa 1

L’Equipe di pastorale universitaria della cappellania di una Facoltà Pontificia romana ha sperimentato un processo di interazione tra catechesi e sacramenti d’iniziazione e universitari. L’Equipe coordinata da una responsabile, si fa carico di consegnare personalmente agli studenti, o mettendolo a disposizione sulla bacheca, un semplice e breve questionario con domande che riguardano la vita di fede e i sacramenti cristiani. L’Equipe chiede di compilare e di restituire il questionario in forma anonima (o firmato se si desidera). Tra le domande una chiede se sono stati ricevuti i tre sacramenti iniziatici. In caso di risposta affermativa, il nucleo di domande si chiude. Se invece l’iniziazione cristiana non è stata completata allora le domande proseguono. Si chiede anche se c’è interesse o desiderio di riprendere il cammino interrotto, se c’è disponibilità ad approfondire la fede cristiana. Qualora chi compila intendesse avviare un cammino, potrà avvicinare uno dei responsabili nominati nel questionario per concordare tempi e modalità.
Questa modesta strategia investigativa ha consentito – e consente - di individuare sia giovani che hanno desiderio di completare il cammino d’iniziazione, sia giovani non battezzati, sia giovani interessati a maturare ulteriormente la vita cristiana. Il primo caso è stato facilmente risolvibile anche grazie a condizioni favorevoli quali l’appartenenza del giovane alla stessa Diocesi in cui è inserita la Facoltà; la frequentazione, sia pur saltuaria, di una comunità parrocchiale della Diocesi. Per questi casi il cammino di completamento iniziatico è stato concordato dialogando con il parroco o il settore pastorale del territorio. In università è garantita la formazione catechistica negli orari possibili e al giovane e nella parrocchia (o nel settore cresima del Vicariato di Roma della PU) per il conferimento del sacramento della cresima. Il processo è meno lineare per i casi di giovani provenienti da altre Diocesi e non inseriti in comunità parrocchiali del territorio. Le condizioni, infatti, sono più impegnative, sia per lo studente sia per l’Equipe di PU (spesse volte del singolo Cappellano universitario) sia per il settore di Pastorale giovanile del territorio... a meno che in Diocesi sia presente il settore pastorale per gli universitari. Il processo è più articolato nel caso di giovani non battezzati. Questi, per la comunità cristiana, si trovano nello stato di catecumeni che hanno incontrato in università il Vangelo di Gesù. La pastorale per universitari catecumeni richiede l’attuazione delle disposizioni delle Diocesi e l’attivazione di una rete di risorse pastorali sul campo. In dialogo con il responsabile Diocesano del catecumenato ma soprattutto con il giovane e il suo reale desiderio di camminare nella vita cristiana, l’equipe di PU può portare a compimento la finalità della pastorale iniziatica. Non sempre, però, gli esiti sono stati positivi per diverse cause, tra le quali i limiti temporali e logistici non sempre conciliabili con gli impegni di studio universitario e quelli esigiti da un percorso formativo sistematico.
Per chi viene da fuori diocesi il processo iniziatico si complica ulteriormente. Certamente è la cappellania universitaria in primis chiamata in causa a entrare in una rete articolata di collegamenti con le diocesi di provenienza del giovane. Si comprende bene la necessità di interazione e convergenza verso la stessa finalità iniziatica di diversi responsabili… ed anche un investimento di diversi tipi di risorse. Per il caso dei catecumeni, inoltre, le attuali disposizioni determinano che il cammino deve avvenire nella Diocesi a cura del settore del catecumenato. Questo, è evidente, l’IC non può avvenire in Università… anche se qui il giovane trascorre la maggioranza del suo tempo. La comunità cristiana, prima e principale responsabile di ogni azione pastorale è chiamata in causa nell’individuare e proporre azioni di cura pastorale in sinergia, insieme alla voglia di voler fare pastorale seriamente, di voler accompagnare il giovane tenendo conto dei tempi ed orari di studio, di lezione e… di viaggio!