Mario Filippi - Ubaldo Gianetto
(NPG 1977-04-63)
La pubblicazione in lingua italiana delle nuove Preghiere eucaristiche e del Lezionario per la Messa con i fanciulli, ci offre l'opportunità cli presentare alcuni passi della Nota della Commissione episcopale per i paesi di lingua francese, che riprendendo il Direttorio del '73 ne evidenzia suggerimenti concreti sulla iniziazione e partecipazione dei fanciulli all'Eucaristia. Di questo documento riportiamo alcuni passi che possono diventare programmatici in ordine alla maturazione religiosa dei fan,, ciulli, ma anche dei preadolescenti.
• «Prendere sul serio la fanciullezza significa prendere sul serio il fanciullo nei suoi modi di essere, di conoscere, di esprimersi, di vivere insieme. Significa prendere sul serio ogni fanciullo nel suo ambiente di vita, nel suo inserimento ecclesiale, nel suo cammino nella fede. Quindi significa ugualmente prendere sul serio le ricerche psicologiche, pedagogiche, catechistiche e l'esperienza ormai acquisita da educatori e da vari movimenti».
• «È evidente che gli stessi fanciulli catechizzati non si pongono in un medesimo rapporto con la celebrazione eucaristica (a parte il fatto che ogni paese ha specifici problemi in proposito):
– Alcuni fanciulli partecipano alla Messa parrocchiale con i genitori (in certi luoghi sono pochissimi: ad esempio, la pratica domenicale degli adulti in Francia non raggiunge il 20%).
– Fra questi, una minoranza privilegiata, talvolta, partecipa a delle «Messe di gruppo» con gli adulti.
– Alcuni fanciulli (anche di famiglia non praticante) hanno, talvolta, l'occasione di partecipare all'Eucaristia nell'ambiente spesso molto favorevole dei campeggi o dei raduni promossi da alcune organizzazioni, o anche nell'ambito del catechismo.
– Moltissimi fanciulli in età di catechismo vivono la Messa unicamente come un avvenimento rarissimo, oppure non hanno mai l'occasione di vederla come l'atto di una comunità diversificata, in cui gli adulti sono i membri più numerosi».
• «Il catecumenato degli adulti e le ricerche attuali di pastorale sacramentale hanno messo in luce l'importanza di un carnmino graduale degli individui se si vuole che ricevano con frutto i sacramenti. Tutto ciò s'accorda con le preoccupazioni degli educatori, quando si propongono di «iniziare» i fanciulli, oltrepassando ogni spiegazione teorica, facendo partecipare all'esperienza, nella Chiesa, di un rapporto vivo con Gesù Cristo.
A questo scopo, nella maggior parte dei nostri paesi, si sono sviluppate delle celebrazioni liturgiche non eucaristiche, intese a favorire una tale esperienza secondo un ritmo di graduale maturazione, in stretto contatto con l'educazione alla fede che si attua in famiglia, al catechismo, nei vari movimenti, nella Chiesa intera che dispiega il mistero del Cristo lungo l'anno liturgico.
Ugualmente a questo scopo vengono organizzate qua e là delle celebrazioni incentrate più sistematicamente sull'iniziazione alla Messa».
• «Promuovere una migliore integrazione dei fanciulli nelle Messe parrocchiali e sviluppare delle celebrazioni che ne favoriscano la maturazione, non deve eliminare l'interesse a riunire talvolta i fanciulli, se è possibile con alcuni adulti, per celebrare l'Eucaristia in un modo tutto speciale per loro. In questo senso il Direttorio romano apre parecchie prospettive, quasi come un invito a dar prova di immaginazione creatrice.
Le occasioni e le circostanze saranno diverse a seconda delle situazioni locali. Gli educatori dovranno scegliere con attenzione il tempo, il luogo, la frequenza di tali celebrazioni, tenendo presente, come criterio, sia la vita di gruppo dei fanciulli, sia l'anno liturgico con le sue grandi festività. La preoccupazione di adattare la celebrazione ai fanciulli non deve far dimenticare che è ancor più necessario, se così si può dire, adattare i fanciulli alla celebrazione, prepararveli, fargliela desiderare.
Tuttavia, dobbiamo tener sempre presente che lo scopo non è quello di impegnare e neppure di interessare i fanciulli, bensì di portarli a vivere la Messa, così come l'abbiamo ricevuta dal Signore nella comunità dei credenti, non una Messa a scartamento ridotto».
A completamento del ciclo dei Catechismi per l'iniziazione cristiana, è uscito il terzo volume del Catechismo dei fanciulli, Sarete miei testimoni, al quale pensiamo debbano essere interessati anche coloro che si occupano di preadolescenti. Il testo si rivela uno strumento valido sia per la preparazione al sacramento della Cresima, sia per un adeguato consolidamento post-cresimale. Due esperti del Centro Catechistico Salesiano di Leumann ce ne presentano una visione sintetica per una proficua utilizzazione nella catechesi dei fanciulli e dei preadolescenti.
1. PERCHÉ IN QUESTE PAGINE – DIRETTE AGLI ANIMATORI DEI PREADOLESCENTI – UNA PRESENTAZIONE DEL «CATECHISMO DEI FANCIULLI»?
La pubblicazione del 3° momento del Catechismo dei Fanciulli, intitolato Sarete miei testimoni (1) completa il ciclo dei catechismi per l'iniziazione cristiana e costituisce un avvenimento di notevole importanza per la Chiesa italiana. Ma non è questo il solo motivo per cui crediamo che interessi direttamente anche chi si occupa della catechesi dei preadolescenti. Sappiamo che anche per questa età è in avanzata elaborazione un catechismo proprio, come anche per i giovani e per gli adulti. Tuttavia il volume ultimo dei fanciulli ha già una sua particolare importanza anche per l'età immediatamente successiva. Lo dimostra anche il semplice fatto che in copertina non si è creduto bene porre il sottotitolo «Catechismo dei fanciulli» come nei due volumi precedenti. L'averlo «relegato» alla sola pagina di frontespizio denota la coscienza di trovarci di fronte a una proposta di catechesi che non si esaurisce del tutto con l'età della fanciullezza.
Inoltre, il volume, com'è noto, è incentrato sul sacramento della Confermazione, che le decisioni della Conferenza Episcopale Italiana pongono «a cavallo» tra l'ultimo anno delle elementari e il primo delle medie e che la prassi spesso e volentieri tende a spostare verso un'età ancora superiore in molte parti d'Italia. Il linguaggio e le tematiche affrontate nel volume appaiono a volte decisamente più in consonanza con i preadolescenti che con i fanciulli della quinta elementare. Tanto che alcuni dei sussidi già apparsi (come gli «albi» delle edizioni dehoniane) vi dedicano non il quinto, ma il sesto volume della serie.
Infine, è noto che il Catechismo dei Preadolescenti, per ovvi motivi di non ripetizione, eviterà di approfondire alcuni argomenti proprio perché sono già stati svolti qui con notevole ampiezza, oppure li svolgerà in modo diverso. Si può forse dire che i due lavori saranno in una certa misura complementari, con caratteristiche proprie che tenderanno a completarsi a vicenda.
2. ALCUNE LINEE CARATTERIZZANTI DI «SARETE MIEI TESTIMONI»
Le linee caratteristiche di «Sarete miei testimoni», che non verranno riprese nel Catechismo dei Preadolescenti con la stessa forza di accentuazione, ma che pure hanno notevole importanza anche per quella età sembrano essere le seguenti. In primo luogo la dottrina sullo Spirito Santo e il suo ruolo nella vita cristiana: il progetto di vita che il ragazzo (e il mondo) sono chiamati a realizzare avviene «con la forza dello Spirito Santo» (cap. I); la ricerca della giustizia, della pace, della libertà hanno luogo «nello Spirito» e per opera sua; i comandamenti si completano nella «legge dello Spirito Santo» (cap. III), il Battesimo fa di noi «dimore dello Spirito Santo» (cap. IV), la pluralità dei doni e dei ministeri nella Chiesa viene dallo Spirito (cfr. tutto il cap. VI), lo Spirito Santo opera ín noi nella partecipazione alla celebrazione eucaristica (cap. VIII), ecc.
Allo Spirito Santo è strettamente connesso il tema della testimonianza; ad essa è dedicato interamente il centralissimo capitolo V: «Testimoni di Gesù risorto», attorno a cui ruotano un po' tutti gli altri.
Alla luce dello Spirito Santo e della testimonianza vengono lette la storia della salvezza (di cui si fa una sintesi nel cap. I) e diversi capitoli (specie iniziali) degli Atti degli Apostoli, in cui, più che il Lbro degli Atti, si presenta la vita della Chiesa, animata dallo Spirito, come negli Atti è descritta.
Storia della salvezza e Atti degli Apostoli saranno ripresi dal Catechismo dei Preadolescenti, ma sotto una luce diversa, più direttamente collegata con la crescita e i problemi di quell'età.
Altri temi che verranno ripresi in seguito, ma che sono già qui presenti sono: l'elaborazione di un progetto di vita, la pedagogia dei modelli viventi, l'entrata più cosciente nella Chiesa, una motivazione più approfondita della pratica religiosa, gli inizi di una riflessione vocazionale.
Molto più sviluppato sarà l'impegno nel mondo, ma solo verso la fine del Catechismo dei Preadolescenti, per cui la tematica, come qui è già iniziata e svolta (soprattutto nel cap. VII: Uomini nuovi per un mondo nuovo) è una utile introduzione.
3. LA PROPOSTA CATECHISTICA GLOBALE
Struttura generale e piste di lettura
Dal punto di vista contenutistico «Sarete miei testimoni» si struttura in otto grossi capitoli o unità didattiche. All'interno di essi non sono rilevabili (come nei precedenti volumi) delle enucleazioni o delle lezioni, ma piuttosto delle piste di lettura:
– pista esperienziale: data dalle pagine di apertura, dalle foto, dai corsivi che di tanto in tanto punteggiano lo sviluppo del discorso;
– pista biblica: vetero-testamentaria, ma soprattutto cristologica;
– pista ecclesiale: che percorre momenti di storia della Chiesa, agiografia, testimonianze di vita della comunità;
– pista liturgica-sacramentale: che tenta di proporre un itinerario catecumenale;
– pista testimoniale: che ricupera gli aspetti individuali e comunitari dell'agire e dell'esperienza cristiana.
Venendo ad una rapida analisi della linea contenutistica: Il primo capitolo è come una introduzione, che anticipa e riassume i temi di fondo del Catechismo: il progetto - il popolo - la storia...
Il quinto capitolo è come il vertice, il punto focale del Catechismo al quale tendono e portano i precedenti capitoli, e dal quale si dipartono i seguenti che ne sono come lo sviluppo e la attualizzazione nella vita. La celebrazione della Confermazione, posta alla conclusione di questo capitolo, non è quindi una proposta di tipo cronologico (quasi che a questo punto si debba celebrare il sacramento), ma indica piuttosto la dinamica di tutto il Catechismo che vede nel dono dello Spirito e nella testimonianza pasquale il vertice della vita cristiana, il punto terminale di un itinerario di crescita della fede.
La linea dei contenuti
Può essere utile vedere come si dipana lungo gli otto capitoli la linea dei contenuti proposti. Lo faremo in maniera veloce e sintetica indicando, di volta in volta, non solo lo sviluppo contenutistico, ma anche una parola-chiave che lo riassume a livello di esperienza proposta, di immagine portante e di suggestione metodologica.
1. Un progetto da realizzare insieme Parola-chiave: progetto (anche: popolo, storia...).
Capitolo di apertura che presenta il mondo come un grande cantiere in costruzione, pieno di tanti progetti degli uomini. Al di sotto di questi progetti si individua un progetto al quale, in qualche modo, tutti lavorano: la costruzione di un mondo più giusto e più umano. Guardando al mondo con gli occhi della fede ci accorgiamo che questo progetto non è costruito solo dalle mani dell'uomo, ma si tratta di un progetto che ci è anche donato da Dio. Una realizzazione ideale, ma anche storica di questo progetto la troviamo nella comunità primitiva dove tutti vivevano da fratelli ed erano «un cuore ed un'anima sola». Questo progetto la cui costruzione è affidata all'uomo, ma che è contemporaneamente dono di Dio ha una storia, che per noi è storia di salvezza. Questa storia viene presentata come la memoria di un popolo che scopre negli avvenimenti il compiersi progressivo di un disegno di amore, di un progetto di salvezza.
2. Un popolo sulla via di Cristo Parola-chiave: via, scelta.
Partendo dalla Didaché, il primo catechismo cristiano, si presenta la vita dell'uomo come una via, cioè come una scelta continua.
La via del cristiano è Cristo che ha detto: Io sono la via. Per questo si presentano la via o le scelte di Cristo che sono: fedeltà a Dio fino al dono della vita e fedeltà all'uomo nella condivisione totale della sua condizione. Percorrendo la pista storica si presentano le scelte della Chiesa che ripercorre la via di Cristo (persecuzioni, martiri, servizio all'uomo...). Si conclude con la presentazione delle promesse battesimali che riassumono le scelte del cristiano.
3. Per rivelare al mondo il volto di Dio Parola-chiave: volto.
Come ogni persona, anche la società ha un volto, si dà un volto che è rivelatore delle sue scelte (il volto della pubblicità, del consumismo...). Viene presentato il volto che si è dato il primitivo popolo di Dio: il volto della legge, del decalogo, come segno di fedeltà al patto di alleanza con Dio. Viene esplorato il volto del nuovo popolo di Dio, il cui volto è dato dalla legge dell'amore, che rivela al mondo il volto intimo di Dio
(Dio amore trinitario). Si cerca di delineare in concreto i tratti del volto della Chiesa e si ritrovano in modo particolare: nella famiglia aperta, in un lavoro più umano, nell'attenzione verso i poveri.
4. Fedeli al Signore ogni giorno Parola-chiave: fedeltà, infedeltà...
Nonostante che il volto della comunità cristiana sia definito dalla legge dell'amore, non sono poche nella sua storia le controtestimonianze e le rughe che deturpano il suo volto: la Chiesa è una comunità di santi, ma anche di peccatori. Il male è sempre in agguato: divisioni, infedeltà e dilacerazioni sono presenti fin dai primi passi della Chiesa. Ma è presente anche una grande forza di riconciliazione, dí perdono, di unità (vedi gli sforzi per l'ecumenismo). A questo punto si inserisce la celebrazione della Penitenza. Come appendice è presentato un interessante excursus sul peccato originale, come chiave di lettura e di interpretazione della presenza del male nel mondo.
5. Testimoni di Gesù risorto Parola-Chiave: testimonianza.
L'evento della Pentecoste dà inizio ad una nuova era nella storia della umanità: l'era della Chiesa, l'era dello Spirito che trasforma gli uomini e li rende testimoni della risurrezione. è il grande progetto di Dio che con il dono dello Spirito va gradualmente trasformando il mondo. Un excursus sullo Spirito Santo cerca di tratteggiare le linee del volto di questo misterioso personaggio, sempre presente nella storia del popolo di Dio, nella Chiesa e nel mondo. La celebrazione della Confermazione si pone come punto terminale e riassuntivo del cammino del capitolo.
6. A servizio del Signore e degli uomini Parola-chiave: doni (talenti), servizio.
Il dono dello Spirito nella Confermazione è come il «lancio» del cristiano nella Chiesa e nel mondo perché assuma le sue responsabilità e trovi il suo ruolo attivo di servizio e di promozione. è il discorso della vocazione, inteso come messa a disposizione dei propri doni a servizio della comunità dei fratelli. Il testo si ferma in particolare a delineare tre vie nelle quali si realizza la vocazione del cristiano: la via del matrimonio, la via della consacrazione religiosa, la via del servizio ministeriale. Queste tre vie tra loro distinte, ma convergenti costruiscono la grande realtà della Chiesa come comunione di tutti i fedeli in Cristo.
7. Uomini nuovi per un mondo nuovo Parola-chiave: novità.
Richiamandosi al primo capitolo che presentava il mondo come un grande cantiere in costruzione, si scoprono i limiti di tanti progetti umani che propongono un progresso ambiguo e sfociano spesso in fallimenti paurosi.
La via del vero progresso e del superamento di tutti i progetti falsi degli uomini viene indicata in Cristo-uomo-nuovo che con le parole, con le scelte e con tutta la sua persona traccia le linee fondamentali di un nuovo mondo fondato sulla legge dell'amore. Il volto del nuovo uomo viene presentato sulla traccia delle virtù cardinali che danno un contenuto concreto al comandamento dell'amore. Dal punto di vista metodologico le virtù cardinali sono presentate attraverso la testimonianza di «uomini nuovi» che diventano per il ragazzo come dei modelli viventi ai quali ispirarsi nell'impostazione della sua esistenza cristiana.
8. In festa nel giorno del Signore Parola-chiave: festa (assemblea).
Partendo dall'esperienza della festa se ne trova il significato intimo nel «celebrare insieme» e nel radunarsi in assemblea. Attraverso una ricerca storica-etnologica si ritrova il significato della festa cristiana, specialmente della domenica, che ci rimanda alla Pasqua e ci proietta nella escatologia. In questo contesto trova luogo una presentazione della Messa come memoria dei mirabilia Dei, come celebrazione della nostra salvezza, come anticipo, attesa e profezia del futuro (il banchetto della festa senza fine).
Sono queste le linee centrali che «Sarete i miei testimoni» propone per una catechesi molto nutrita e impegnata. Sviluppi, approfondimenti, adattamenti alle varie situazioni sono affidati ad altri sussidi, di vario tipo, di cui ora diamo una prima panoramica.
4. BIBLIOGRAFIA
Immediatamente dopo il Catechismo della Cei sono uscite diverse pubblicazioni sul medesimo, che dividiamo in:
Sussidi per la presentazione e l'accoglienza
1. A cura dell'UCN, Il catechismo dei fanciulli/3: Sarete miei testimoni, fogli e appunti per lo studio e l'accoglienza, CEI-UCN, Roma, giugno 1976, pro-manuscripto.
2. Vari, Il 3° momento del Catechismo dei fanciulli, Numero monografico della rivista «Catechesi», agosto-settembre 1976/13-14. LDC, Leumann (To).
3. Il gruppo di «Catechesi», Il catechismo dei fanciulli, 3° momento, Un contributo per la sperimentazione di «Sarete miei testimoni», LDC, Leumann (To), 1976, pp. 112. Riprende gli articoli pubblicati su «Catechesi» e aggiunge parecchi altri interventi.
4. Vari, Sarete miei testimoni, Un catechismo per la comunità, Numero monografico della Rivista «Via Verità e Vita», settembre-ottobre 1976, Centro Catechistico Paolino, Roma.
5. Anche la rivista «Evangelizzare» della Queriniana (Brescia) dedica alcuni articoli di presentazione al Catechismo nel N. 18, agosto 1976.
6. Vari, Sarete miei testimoni, Leggiamo insieme il Catechismo dei fanciulli, Ed. Dehoniane di Bologna, 1976, pp. 144.
Guide
1. M. Filippi, Guida a «Il catechismo dei fanciulli» 3, Sarete miei testimoni, LDC, Leumann (To), 1976-77. Esce a fascicoli di 112 pagine che presentano di volta in volta due unità didattiche. Sono a disposizione i primi tre fascicoli (6 unità didattiche).
2. Équipe di ricerche per la Pastorale e la Catechesi, Sarete miei testimoni, Guida per catechisti, Esperienze, Fossano 1976.
3. Come per i precedenti volumi anche per il CdF/3, la rivista «Catechisti parrocchiali» va presentando tracce di guida nei numeri del 1976/77.
Quaderni attivi
1. Renato Giordano-Michi Costa, Il cammino di Fede /5, L'anno dei testimoni, Diario del ragazzo, LDC, Leuman (To), pp. 64.
2. Renato Giordano-Michi Costa, Il cammino di Fede /5, L'anno dei testimoni, Guida per i catechisti, LDC, Leumann (To), pp. 144.
NB. è in preparazione un secondo quaderno attivo con relativa guida: Il cammino di Fede /6, L'anno della comunità.
3. Vari, Sarete miei testimoni, Cresima e crescita nella fede, Albo attivo per i ragazzi, Ed. Dehoniane, Bologna 1976, pp. 128.
4. Un gruppo di animatori del catechismo, Sarete miei testimoni, Edizioni Dottrinari, Salerno 1976.
NOTE
(1) Edizioni Conferenza Episcopale Italiana, 1976, pp. 160.