Pastorale dei ragazzi: il «ritiro spirituale»


(NPG 1977-01-83)


Presentiamo uno schema di ritiro spirituale organizzato per i ragazzi da una parrocchia del centro storico di Torino. Si tratta di un momento importante della vita di quella comunità, al quale hanno partecipato il sacerdote, i catechisti-animatori e i ragazzi. Si è tenuto tra il sabato e la domenica di Pentecoste.

Schema essenziale del ritiro

– Ore 14: partenza.
– Ore 16: presentazione del ritiro in chiesa. Sono presenti 70 ragazzi, alcuni adulti, il sacerdote.
– Ore 16.30-18: lavoro di gruppo. Il ritiro è tutto rivolto al sabato sera, in cui verrà celebrata la veglia di Pentecoste. I gruppi sono sei, come sei sono le letture della liturgia: Gen 11,1-9 = Salmo 36.
Es 19,3-8a.16-20b = Salmo 118. Es 37,1-14 = Salmo 138.
Gl 2,28-32 = Canto delle creature. 1 Cor 12,36-37.12-13. Gv 20,19-23.
Ad ogni gruppo è affidata la riflessione su una lettura e vengono suggerite queste domande: Come è giudicata la nostra parrocchia da questa parola di Dio?
Come ne è giudicato il nostro gruppo?
Come ne è giudicata la mia vita di cristiano (a scuola, a casa, in parrocchia)?
Come ne è giudicato il mio futuro?
– Ore 18-19,30: giochiamo e cantiamo insieme. Ceniamo.
– Ore 21: Veglia di Pentecoste. Celebrazione vivissima: nel canto, nella preghiera, nell'ascolto. Anche i più piccoli gustano la presenza di Gesù che ci dona il suo Spirito.
– Termina alle 23,30.
Chiedo ad uno di quinta: «Ti sei stancato?». Mi risponde: «No! Molte volte in casa i miei mi fanno stare su fino a mezzanotte senza parlare perché ci sono dei loro amici. Questa sera eravamo tutti amici, tutti protagonisti».
– Domenica mattina ore 9: celebrazione di Lodi (Salmo 50 e 97, Canto delle creature, Racconto della Pentecoste dagli Atti degli Apostoli).
– Lavoro di gruppo: ci si racconta che cosa si è compreso, vissuto; che cose ci dice per il futuro la veglia di Pentecoste.
– Ore 11-12.30: Adorazione eucaristica.
I gruppi si alternano a chiedere al Cristo il dono del suo Spirito per la nostra comunità parrocchiale, per le famiglie, i sacerdoti, per coloro che ricevono il battesimo, per il proprio gruppo, per ciascuno di noi. Uno Spirito di fortezza, fedeltà... (NB. queste sono le cose che ho udito chiedere dai ragazzi).
– Dopo pranzo, una sessantina di genitori e adulti della parrocchia ci fa visita.
– Ore 15: Assemblea generale.

Breve revisione del ritiro

Inizio io sottolineando le cose negative riscontrate nel ritiro perché i genitori ne tengano conto.
1. I ragazzi trovano difficoltà a stare insieme a tavola. Vedono la mensa come momento di
refezione e non di amicizia. È solo colpa della vita frenetica di oggi se la famiglia non sa stare a tavola?
2. I ragazzi che comprano più gelati... mi dicono che i genitori danno loro i soldi perché... stiano buoni... È da pagare la bontà del figlio?
3. I ragazzi avvertono sempre più la necessità della presenza degli adulti nei momenti educativi. Si alternano gli animatori dei vari gruppi a comunicare che cosa è stato il ritiro di fine d'anno per il nostro stare insieme.
Vengono fuori testimonianze ed esigenze molto forti. Non è però il caso di scriverle, perché devono essere verificate... dalla storia.
I genitori hanno pensato a noi. Paste dolci e Coca-cola ci trovano in festa al termine del ritiro. Io giro da un tavolo all'altro a salutare le famiglie. Sono soddisfatto perché l'anno scorso ero da solo a far questo. Ora vedo che anche gli animatori sono molto compresi nel parlare con papà e mamme della nostra vita di parrocchia.
NB.: Chi desiderasse conoscere altri particolari di questa esperienza e le testimonianze dei partecipanti, veda «Catechesi», 17 - nov. 1976.