Rievocazione battesimale

 

Sergio Pierbattisti

(NPG 1979-05-72)

Secondo quanto afferma C. Molari a proposito della natura linguistica e simbolica dei sacramenti, nessun atteggiamento umano può esistere concretamente se non diventa gesto, formula, fantasma, idea: se non si struttura linguisticamente. Le molteplici possibilità che ogni uomo porta con sé si attuano attraverso la loro concretizzazione espressiva. Ogni gesto dell'uomo non è perciò solo la manifestazione di ciò che egli è già, ma anche l'emergere di ciò che egli non è ancora. Un gesto di amore, per es., non è solo la manifestazione di una situazione già definita e compiuta, ma il modo per rendere concreto e reale ciò che ancora è in formazione. Se mancano concretizzazioni espressive, necessariamente l'amore viene meno anche come possibilità reale. In questo senso ogni linguaggio ha una dimensione simbolica: per sua natura si riferisce ad altro; esprime cioè l'uomo nel suo divenire e non lo fotografa solamente nella sua situazione presente.
Ma vi è un linguaggio che è simbolico in un altro senso.
E. Fromm lo descrive così: «nel linguaggio simbolico le esperienze interiori vengono espresse come se fossero sensoriali, cioè come qualcosa che abbiamo fatto o subito nel mondo esteriore; in esso il mondo esterno è un simbolo del mondo interno, un simbolo per le nostre anime e per le nostre menti» (Il linguaggio dimenticato, Milano 1973, p. 20). Tale linguaggio è il modo immediato in cui le esperienze vitali vengono «oggettivate» e quindi «espresse». Le esperienze dell'amore materno, o della solitudine o della paura in un «infante» si concretizzano in immagini, in stati d'animo o fantasie che rendono «concreta» l'esperienza stessa e ne permettono il richiamo. La situazione viene vissuta appunto attraverso queste emergenze «figurative». Così quando una situazione vitale viene rievocata attraverso ad esse può essere colta in tutto il suo significato, mentre quando viene tradotta in termini logici perde gran parte del suo valore espressivo.
Anche la vita di fede ha un suo linguaggio immediato e intrinseco: ogni scelta vitale compiuta con un atteggiamento di fiducia in Dio, manifestato in Cristo, ha una sua dimensione linguistica immediata e intrinseca, come ogni altra situazione esistenziale. Per coglierne tutto il valore semantico è necessario rievocare tale linguaggio simbolico.
(Cfr. Dizionario teologico, Cittadella Editrice, p. 652).
Interiorizzare comportamenti, riti liturgici, sacramenti, è di molta importanza per la formazione religiosa del preadolescente. Egli, portato a interpretare magicamente cerimonie e riti, facilmente esegue senza capire ciò che il rito significa. Ha bisogno perciò di ripetere gli stessi gesti del rito per comprendere, rivivere e interiorizzarne il significato.
Come esempio di interiorizzazione si propone una rievocazione battesimale. Il sacramento del battesimo generalmente è sentito dal ragazzo come lontano.
Se ha potuto partecipare a qualche liturgia battesimale, in genere, le circostanze per lui sono state troppo dispersive e, d'altra parte, la rinnovazione pasquale delle promesse battesimali non sempre può aver dato luogo ad una sufficiente interiorizzazione.

ALCUNE PREMESSE

Come preparare i ragazzi
Perché questa celebrazione ottenga il suo scopo è importante che i ragazzi siano stati preparati precedentemente e che la funzione sia inserita in un contesto adeguato: esercizi spirituali, giorno di ritiro, conclusione di un corso di catechesi sul Battesimo, o anche in preparazione alla Prima Comunione o alla Cresima. In essa i canti, le preghiere, gli ammonimenti saranno snelli: il ragazzo desidera che tutto finisca presto. Il numero dei partecipanti non dovrà essere eccessivo (non superi possibilmente la trentina). In caso contrario si dovranno modificare quei momenti di azione singola che appesantirebbero troppo la cerimonia.
Essa sia presieduta possibilmente da un sacerdote, ma con alcune opportune modifiche per ciò che riguarda soprattutto le benedizioni, potrà essere guidata anche da un laico.

Come preparare il luogo
Esso potrà essere il battistero, oppure il presbitero della chiesa, una cappellina o un'aula scolastica convenientemente adattata.
Al centro si collochi il cero pasquale. Di fianco ad esso un piccolo tavolo con tovaglia bianca su cui sono posti: una bacinella di acqua benedetta, un vasetto con olio profumato, due vassoi con fazzoletti bianchi e candeline in numero corrispondente a quello dei ragazzi.
La cerimonia si svolga sull'imbrunire perché il segno della luce abbia tutta la sua forza suggestiva.
Si eviti la dissipazione e si faccia ogni cosa con calma. Il celebrante faccia precedere ogni intervento da una breve pausa.

Accoglienza
I ragazzi entreranno in silenzio e si disporranno in semicerchio attorno al cero da cui si diffonde l'unica luce. Se la luminosità fosse troppo scarsa sarà bene illuminare il tabernacolo, oppure, se si è in una stanza, si potrà collocare presso la parete di fronte una croce e, mediante un faretto posto ai suoi piedi, proiettarne l'ombra sullo sfondo. Tutta la celebrazione dovrà essere ritmata dall'alternarsi di tempi di ascolto, di tempi di meditazione silenziosa e di tempi di espressione comune.
I ragazzi staranno in piedi; si inginocchieranno solo per il canto delle litanie.

RIEVOCAZIONE BATTESIMALE

Rito di accoglienza
Celebrante. Il celebrante, rivestito di camice (e stola), accolga i ragazzi con parole semplici e cordiali. Spieghi loro il significato del cero (Cristo) e della sua luce (la Fede che «illumina», cioè svela il senso della vita). Dal momento del nostro Battesimo anche la nostra anima risplende di una luce nuova.
Canto. Sia breve ed esprima il concetto che il Signore è la luce.
Celebrante. Che nome avete ricevuto nel Battesimo? Fa cenno ad alcuni di rispondere.
Ragazzi. N... N... N...
Celebrante. Il vostro nome è il nome di un santo. Lo ricordate nel giorno del vostro onomastico. Avete ricevuto il nome di un santo perché Dio vi ha santificati rendendovi proprietà del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ognuno ripeta sulla sua fronte il segno di appartenenza alla famiglia di Dio, così come faccio io +.
Ragazzi. Ognuno fa col pollice un segno di croce sulla sua fronte.

Liturgia della parola
Lettore. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. (6,3-11 passim)
Fratelli, per mezzo del Battesimo siamo stati sepolti con Cristo nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con la morte, lo saremo anche con la sua risurrezione.
Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. Parola di Dio.
Ragazzi. Rendiamo grazie a Dio.
Celebrante. Breve spiegazione. Si può far risaltare la novità di vita del battezzato. Iddio non restaura ma rinnova; non cancella solo il peccato, ma dona una nuova vita.
Un rottame riparato resterà sempre un rottame. Dio non ripara: rifonde.
Un corpo malato potrà rimanere in vita con una cura medica, ma sarà sempre un corpo consumato. Dio non cura soltanto: ringiovanisce.
Un corpo privo di vita potrà essere preservato dalla corruzione con sostanze mummificanti, ma sarà sempre un cadavere. Dio non preserva da corruzione: fa risorgere a vita nuova.
(Il commento potrà anche essere letto. A questo scopo riportiamo quello di Teresio Bosco in «Nuova Frontiera», LDC, Leumann, p. 25-26).
«Sembrano piramidi irregolari, altissime. Coprono immense estensioni di terreno alla periferia della città. Se ti avvicini rimani stupito: sono i grandi cimiteri della nostra civiltà. Le auto che si sono schiantate sulle autostrade, gli elettrodomestici passati di moda che le signore hanno gettato nella pattumiera, gli innumerevoli barattoli che hanno contenuto carne olio verdure vernici, gli stessi giocattoli inservibili che i bambini hanno gettato, sono qui accatastati, in preda alla ruggine che li corrode.
Ogni tanto, su piccoli binari, giungono lunghe file di vagoncini. I rottami sono caricati e portati verso gli «altiforni». Qui i vasconi corazzati delle fonderie si aprono ad inghiottirli in un fuoco bianco. Quelle macchine inservibili, quei giocattoli arruginiti si mutano all'istante in una massa liquida e spumeggiante, che viene «gettata» in forme e stampi nuovi. Nel giro di pochi giorni i rottami si sono mutati in nuovissimi strumenti di lavoro, in laminati lucenti, in lingotti di duro acciaio...
Quando nascemmo, eravamo «uomini vecchi», corrosi e rovinati dal peccato. Ma nella vasca del Battesimo noi fummo immersi nella morte di Gesù. - Potremmo dire che il nostro uomo vecchio, fatto di materiale scadente, fu «fuso», per essere «gettato» in una forma nuovissima, modernissima, la «forma di Cristo».. Entrammo nel battistero rottami di uomini, uscimmo immagini viventi di Cristo...»; (Si possono scegliere altri brani, ad es. Mc 1,9-11; 10,3-16; Gv 3,1-6; Mt 28,18-20).

Pausa di meditazione

Preghiera di intercessione
Celebrante. Il Signore libera la nostra anima da ogni peccato, ma vuole che comprendiamo bene perché il peccato è male: esso è rovina nostra, dei fratelli e del mondo. Per questo ci invita a «convertirci», cioè a pensare come figli di Dio. Segno di questa conversione è chiedere perdono.
Ragazzi. Ritornello cantato: Io ti chiedo perdono (oppure: Apri le tue braccia o altro ritornello penitenziale).
Seguono le intenzioni: siano brevi! Il ritornello sarà bene ripeterlo solo dopo l'enunciazione di più intenzioni.
Celebrante. Invita i presenti ad invocare i santi protettori di ciascuno. Essi fanno parte come noi della stessa famiglia di Dio. Con la loro intercessione ci aiutano a vivere come veri figli di Dio. Durante le invocazioni sarà bene mettersi tutti in ginocchio.
Le litanie siano cantate. Per non appesantire si consiglia di cambiare solista ogni cinque o sei invocazioni.

Solista Ragazzi
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.
San Giovanni Battista, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Pietro e Paolo, prega per noi. San... (invocare i santi di tutti i presenti) prega per noi.
San... prega per noi.
Santi tutti di Dio, pregate per noi.
Celebrante. Tenendo sollevata con le due mani la bacinella dell'acqua benedetta. Nell'acqua del vostro Battesimo è discesa la potenza dello Spirito Santo perché voi tutti, sepolti con Cristo nella morte, con Lui risorgeste alla vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

Rinuncia a Satana e Professione di Fede
Celebrante. Il Battesimo che avete ricevuto è stato per voi segno di morte al peccato e risurrezione alla vita nuova in Cristo. È stata la vostra «conversione». Avete smesso di pensare come figli della terra per pensare e organizzare la vostra vita come figli di Dio nel fare il bene e rifiutare il male. Se veramente rifiutate il male che proviene da Satana e dalle sue opere, rispondete alle mie domande: Rinuncio. E poi, se veramente avete scelto Dio e l'avete preso come vostro maestro, rispondete: Credo.
Breve pausa.
Celebrante. Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Ragazzi. Rinuncio.
Celebrante. Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Ragazzi. Rinuncio.
Celebrante. rinunciate a Satana, origine e causa di ogni peccato?
Ragazzi. Rinuncio. Breve pausa.
Celebrante. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Ragazzi. Credo.
Celebrante. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Ragazzi. Credo.
Celebrante. Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Ragazzi. Credo.
Celebrante. Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.
Ragazzi. Amen.

Rievocazione del rito battesimale
Celebrante. Ed ora rievochiamo singolarmente il nostro Battesimo. Ognuno di voi si avvicini e segnandosi con l'acqua benedetta dica: Io, N..., sono stato battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti gli altri risponderanno: Amen.
Ragazzi. Si accostano a turno.

Unzione con olio profumato
Celebrante. Spiega il significato dell'olio. Esso è segno di consacrazione. Con esso si consacravano i sacerdoti che potevano entrare in contatto con Dio, i re che tenevano il posto di Dio e i profeti che parlavano al posto di Dio. Il Battesimo infatti ci rende figli di Dio, fratelli di Gesù sacerdote eterno, profeta e signore del mondo. Noi siamo in contatto con Dio, con la preghiera, teniamo il suo posto nel mondo, e parliamo a suo nome.
Breve pausa.
Celebrante. Preghiamo. Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, vi ha liberati dal peccato e vi ha fatti rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, unendovi al suo popolo; egli stesso vi ha consacrati con il crisma di salvezza, perché inseriti in Cristo, sacerdote, re e profeta, siate sempre membra vive del suo corpo per la vita eterna.
Ragazzi. Amen.
Celebrante. Con l'olio profumato segna la fronte di ciascuno.

Consegna della veste bianca e del cero
Celebrante. Il Battesimo vi ha purificati dal peccato. Come segno della purezza della–vostra anima vi viene consegnato ora un velo bianco che voi riceverete spiegato sulle mani aperte. Pausa.
Con il Battesimo siete diventati nuova creatura rivestita di Cristo per vivere come' Lui. Questo velo bianco sia segno della vostra nuova dignità: aiutati dall'esempio vicendevole portatela senza macchia per la vita eterna.
Ragazzi. Amen.
Celebrante. Il celebrante consegna a ciascuno il fazzoletto bianco.
Ed ora con la mano ricoperta dal fazzoletto bianco passate a ricevere la candela che voi stessi accenderete presso il cero. Pausa.
Ricevete la luce di Cristo. Illuminati da Lui, vivete sempre come figli della luce e illuminate i fratelli con la vostra vita cristiana.
Il celebrante consegna una candelina che ciascuno accende presso la fiamma del cero. Pausa.

Preghiera dei fedeli
Celebrante. Il Battesimo ci ha introdotti nella famiglia di Dio. Con Gesù, nostro fratello, rivolgiamoci a Dio Padre per chiedergli di aiutarci a sviluppare il dono della' sua nuova vita.
Lettore. Con Cristo siamo sepolti al peccato. Aiutaci a non far mai rispuntare in noi il male, l'egoismo, l'indifferenza per Dio e per gli altri: noi ti preghiamo.
Ragazzi. Ascoltaci, o Signore.
Lettore. Con Cristo risorto possiamo risorgere ogni giorno nel cammino verso di te per conoscerti di più e riscoprirti nei fratelli: noi ti preghiamo.
Ragazzi. Ascoltaci, o Signore.
Lettore. Concedi a noi tutti, santificati dalla grazia del Battesimo, di vivere sempre come tuoi figli adottivi: noi ti preghiamo.
Ragazzi. Ascoltaci, o Signore.
Lettore. Perché, come Gesù, diventiamo «Luce» per i nostri fratelli: perché chi ci osserva nella famiglia, nella scuola, nella strada, scopra la bellezza di vivere come figli di Dio, noi ti preghiamo.
Ragazzi. Ascoltaci, o Signore.

Conclusione
Celebrante. Stringendo con le due mani la candela, segno della nostra fede, e sollevandola verso il cero, segno di Cristo, riconosciamo di essere diventati in Gesù figli di Dio, e come sacerdoti del mondo insieme con Cristo preghiamo.
Ragazzi. Padre nostro... possibilmente cantato.
Celebrante. Iddio che ci ha fatto rinascere alla vita nuova nell'acqua e nello Spirito Santo, vegli sempre su di voi (noi) come Padre buono. Benedica voi (noi) tutti perché sempre e dovunque siate (siamo) membra vive del suo popolo: in Cristo Gesù nostro Signore.
Ragazzi. Amen.
Celebrante. E vi (ci) doni la sua pace Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo.
Ragazzi. Amen.
Canto finale di grazie, se lo si riterrà opportuno.