A servizio della pastorale universitaria diocesana
L'esperienza del
tirocinio curricolare
a Pavia /1
a cura di Chiara Dimodugno e Paola Garlaschelli
Il tirocinio alla «Pastorale Universitaria» di Pavia mi ha dato quello spazio d’azione che non sempre si riesce ad avere in altri contesti, ma di cui, alla nostra età, abbiamo bisogno.
È stato – ed è tutt’ora – il momento in cui mettersi in gioco: insieme con i miei colleghi, ora amici, mettiamo in campo le nostre competenze per riuscire al meglio nel nostro obiettivo. Obiettivo che ci può arrivare dai nostri coordinatori, o che ci poniamo noi stessi, ma che, in ogni caso, ci lascia la massima libertà d’azione. Questo può spaventare, all’inizio: ma insegna presto a credere in se stessi, ed è quello che spesso è trascurato dagli altri ambienti che frequentiamo costantemente noi giovani, in primis l’università. Essere autonomi non significa fare ciò che si vuole, ma impegnarsi per rendere migliore il mondo in cui viviamo e, in questo caso, la Diocesi di Pavia per cui lavoriamo. Questi mesi, ricchi di incontri e di nuove conoscenze, hanno permesso a noi ragazzi tirocinanti di mettere a frutto le nostre competenze e le nostre capacità per raggiungere insieme l’obiettivo comune: creare una comunità di confronto e di crescita.
Ne è un esempio uno dei primi lavori che mi sono stati commissionati, ovvero la realizzazione digitale di un volantino che esprimesse gli obiettivi della Pastorale. Attraverso le mie competenze digitali, sono riuscita, in autonomia, a portare a termine il compito in maniera più che soddisfacente, in un continuo e costruttivo dialogo con i miei coordinatori. Come una prova del fuoco, questo lavoro ha permesso loro di fidarsi di me in quanto persona non solo in grado di portare a termine un compito affidatole, ma anche di rispettare i tempi e le modalità. Difatti, dopo poco, mi è stato affidato un altro volantino, questa volta per una diversa attività, sempre legata alla Pastorale Universitaria: la mostra dedicata a San Riccardo Pampuri. In questo caso, il mio impegno non si è limitato a quello, ma si è spinto oltre. Insieme agli altri tirocinanti, abbiamo preso parte attiva all’organizzazione stessa della mostra e ci è stato affidato altresì il ruolo di guida al suo interno. Il contesto si è ampliato: abbiamo avuto modo di aprirci anche all’esterno della Pastorale. Qui ci era affidata la responsabilità di dimostrare che nell’associazione lavorano persone competenti e volenterose, e così abbiamo fatto.
Altra attività che ci è stata affidata, sempre a questa collegata, è stata la mostra L’acqua che tocchi, organizzata dalla professoressa Crotti, sull’importanza dell’acqua a Pavia. La mostra si costituiva di diverse opere d’arte, tra cui il Codice atlantico di Leonardo, e ad alcuni di noi tirocinanti è stata offerta l’opportunità di fare da guida. Anche in questo caso, la nostra autonomia e le nostre specifiche competenze sono state fondamentali: non solo abbiamo svolto il nostro ruolo con serietà, ma è stata un’occasione per imparare cose nuove sull’arte, è vero, ma anche su di noi.
Non è da dimenticare, infatti, che la Pastorale Universitaria si propone come esperienza tutta umana. È tra i suoi obiettivi principali quello di creare una rete di studenti competenti ed entusiasti che abbiano a cuore la propria educazione e quella altrui. Per questo al suo interno lavoriamo continuamente per raggiungere, con iniziative nuove e accattivanti, i giovani di Pavia o che qui studiano: per dare a tutti l’opportunità vera di mettere in campo la propria attitudine che, se correttamente stimolata, può portare a grandi benefici per tutti. Ci occupiamo anche dei ragazzi che vengono qui con il programma Erasmus, perché anche loro sono una risorsa indispensabile per la nostra crescita, ma anche noi possiamo diventare per loro, a nostra volta, risorsa. Dobbiamo ricordarci che arrivano da un altro Paese e che possono avere bisogno di integrarsi, di trovare un gruppo, di trovare un supporto, o semplicemente qualcuno che risponda alle loro domande. Non importa l’etnia né la fede religiosa: l’aiuto che diamo è rivolto all’uomo. Nel prossimo articolo segnaleremo una bella iniziativa sorta da questo spirito.