Segnalazione
PREFAZIONE
Eugenio Borgna
Mi sono occupato molto del tema della debolezza, denominazione non diversa da quella di fragilità, nei miei lavori di psichiatria, cercando di coglierne gli aspetti psicologici e umani, che in modi diversi fanno parte della vita, e che sono mirabilmente descritti da Blaise Pascal in una delle sue sfolgoranti intuizioni. La vorrei citare come premessa alla mia prefazione a questo bellissimo saggio: «L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura, ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quando l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe anche allora più nobile di ciò che lo uccide, perché egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui. L’universo non ne sa nulla».
Alla psichiatria non è possibile se non seguire il cammino indicato da queste parole, ma in questo suo bellissimo saggio, dall’emblematico titolo di Disarmante debolezza, Giacomo Ruggeri ne amplia i significati come ci annuncia del resto il sottotitolo: Le fragilità nella formazione e nel discernere. La fragilità è il desiderio di ascolto, di gentilezza, di servizio a sé e agli altri, e ci consente di sfuggire al fascino stregato delle ideologie, al deserto della indifferenza e dell’egoismo, della aggressività e della violenza, e infine al silenzio di Dio. Mai le persone fragili sono capaci di fare del male, e la fragilità dischiude il loro cuore alla tenerezza e alla letizia francescana, alla comunione e alla solidarietà, alla coscienza dei propri limiti e alla preghiera, alla accettazione della vita e della morte, e sono queste alcune delle splendide linee tematiche del libro, ma non sono le sole.
La sua originalità e la sua profondità, la sua ricchezza emozionale e spirituale, la sua riscoperta della fragilità come comprensione del dolore e della sofferenza, della speranza e dell’attesa, del bene e del male, del vivere e del morire, della coscienza di sé e dei suoi limiti, allargano i confini della fragilità e ne annullano l’immagine dominante di una fragilità vissuta abitualmente come inutile e antiquata, immatura e malata, inconsistente e destituita di senso, estranea allo spirito del tempo. Sulla scia di parole molto belle l’autore del libro scrive che pensare alla fragilità significa guardare a ciò che in noi non è ancora maturo, e ci consente di capire quello che avviene in noi al fine di imparare cosa ci sia e cosa si agiti nel cuore degli altri. Ma vivere la fragilità come fonte di conoscenza di sé e dell’altro da noi ci consente di cogliere le luci e le ombre delle parole, di queste creature viventi, che si nutrono della fragilità, e delle precarietà, delle scelte della nostra vita. Certo, quando la fede e la speranza fanno parte della nostra vita, la fragilità dà un senso anche alle ore del dolore, dell’angoscia e della tristezza.
Il grande merito di questo libro è (anche) quello di considerare la debolezza, la fragilità, non solo nei suoi aspetti psicologici umani, ma nelle sue ascendenze evangeliche, che giungono a ricondurre la fragilità nel cuore della fede, della preghiera e della speranza, della morte. La fragilità è condivisione delle attese e delle speranze degli altri, ed è antidoto alla tristezza e alla rassegnazione, e questo lo si dice sulla scia di alcuni splendidi riferimenti biblici.
Un libro bellissimo che vorrei siano in molti a leggere, e a meditare, raccogliendone le molteplici sorgenti psicologiche, umane e spirituali, della fragilità, e dei suoi valori. Un libro che si legge con interesse, e con emozione, e che rende più ricca la nostra fede e la nostra speranza, la nostra comprensione del dolore e della fatica di vivere, la nostra vocazione alla solidarietà e alla comunione, che sono così necessari in una epoca divorata dalla indifferenza e dall’egoismo, e dalla crisi di speranza.
INDICE
Prefazione (Eugenio Borgna)
Debolezza
Un testo sulla debolezza
Perché la debolezza
La debolezza e il mondo
La debolezza e il dolore La debolezza, la morte fisica, la morte interiore
La debolezza, il male, il bene
La debolezza e le relazioni
La debolezza e l’idea di sé
Fragilità
Fragilità, forza nascosta
Fragilità, strada verso casa
A tu per tu con la fragilità: che fare?
I doni della fragilità
La fragilità nutre la perseveranza
Condividere e trafficare la fragilità
Fragilità, antidoto a tristezza e rassegnazione
Postfazione (P. Anselm Grün, OSB)
Qui il Link della collana:
http://www.ilpozzodigiacobbe.it/discernere-hic-et-nunc/
Qui il link del primo volume:
http://www.ilpozzodigiacobbe.it/discernere-hic-et-nunc/disarmante-debolezza/